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venerdì 20 gennaio 2023

Da dove iniziare


3a domenica del Tempo ordinario (A)
Isaia 8,23b • Salmo 26 • 1 Corinzi 1,10-13.17 • Matteo 4,12-23
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

Il Signore Gesù ama le periferie! E dalla frontiera inizia la sua missione: "Si ritirò nella Galilea, lasciò Nazaret e andò ad abitare a Cafarnao, sulla riva del mare…" (Mt 4,12-13). La Galilea è la frontiera: una frontiera geografica e teologica, abitata da una popolazione eterogenea, "Galilea delle genti", periferia della terra promessa. Da qui Gesù "cominciò a predicare" e ad invitare alla conversione perché il regno di cui lui è portatore è vicino (cf. Mt 4,17). Ed è da questa periferia che chiama i suoi primi stretti collaboratori, come ci viene raccontato dal vangelo proposto per questa domenica (cf. Mt 4,12-23).
Il Verbo si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi, luce che illumina ogni uomo (cf. Gv 1,1-18). La profezia di Isaia si realizza: "Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta" (Mt 4,16; Is 8,23b-9.3: I lettura).
Anche la Chiesa è mandata con la stessa missione del Maestro, invitata ad uscire da sé per incontrare questa umanità assetata di pace, di speranza, di luce. I discepoli di Gesù, stando nel mondo senza appartenergli, sono luce che illumina e sale che dà sapore all'esistenza. "Il regno dei cieli è vicino", il Signore viene ad abitare i nostri confini, i nostri limiti, come luce in mezzo alle tenebre. Questa è la missione a cui la Chiesa, la comunità dei credenti, è chiamata, in un cammino, sull'esempio del Maestro, che non ha sosta, lungo il mare della nostra Galilea, chiamandoci alla sequela di Gesù e farci diventare concittadini del Cielo. Chiamandoci a formare un popolo di fratelli e sorelle che si sforzano di evitare ogni divisione, sapendo di aver ricevuto il battesimo nel nome di Cristo ed essere stati immersi nel suo Spirito, per mezzo del sangue del Figlio di Dio (cf. 1Cor 1,10-13.17; II lettura).
Lasciare tutto per seguire il Maestro è mettere in gioco la nostra vita sapendo che Dio è sempre fedele, nonostante noi.

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce (Mt 4,16)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata:
 Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono (Mt 4,20) - (20/01/2020)
(vai al testo…)
 Convertitevi, il regno dei cieli è vicino (Mt 4,17) - (22/01/2017)
(vai al testo…)
 Convertitevi perché il regno dei cieli è vicino (Mt 4,17) - (26/01/2014)
(vai al testo…)
 Non vi siano divisioni tra voi (1Cor 1,10) - (23/01/2011)
(vai al testo…)

Vedi anche il post Appunti per l'omelia:
Un annuncio che rinnova la vita (24/01/2020)
L'Amore di Dio, fonte della nostra felicità (20/01/2017)
La gioia di seguire Gesù (24/01/2014)

Commenti alla Parola:
  di Antonio Savone (VP 1.2023)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 1.2020)
  di Cettina Militello (VP 11.2016)
  di Gianni Cavagnoli (VP 1.2014)
  di Marinella Perroni (VP 1.2011)
  di Enzo Bianchi

(Immagine: Abitare la Galilea delle genti, da sito www.ottogiorni.it)

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