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giovedì 31 agosto 2023

La Sinodalità come stile diaconale:
Diaconi insieme a servizio della missione della Chiesa








Il diaconato in Italia n° 236/237
(settembre/dicembre 2022)


La Sinodalità come stile diaconale
Diaconi insieme a servizio della missione della Chiesa

ATTI DEL XXVIII CONVEGNO NAZIONALE
Assisi 3 - 6 Agosto 2022


I diaconi possono sensibilizzare sulla natura sinodale della Chiesa e sul significato della sinodalità per partecipare alla missione della Chiesa nella comunione che Cristo stabilisce tra noi
(Vademecum - 4.3 Il ruolo dei sacerdoti e dei diaconi nel processo sinodale)



Celebrazione di apertura: «Così fate anche voi» (Luis Marín de San Martín)

INTRODUZIONE: La sinodalilà come stile diaconale (Enzo Petrolino)

PROLUSIONE: La sinodalità nella vita e nella missione della Chiesa (Luis Marín de San Martín)

RELAZIONI
I fondamenti biblici della sinodalità (Emanuela Buccinnì)
Dal conflitto alla pace: sulla strada della dignità di ogni persona (Paolo Beccegato)
Sinodalilà e diaconia (Erio Castellucci)

LECTIO
La strada di Emrnaus: dalla Fuga al ritorno (Paola Dall'Olio)
La strada di Gerico (Giorgio Agagliati)
La strada di Gaza: Filippo e l'eunuco di Candace (Atti 8,26-40) (Claudio Baima Rughet)

RESOCONTO WEBINAR
Leadership diaconale per una Chiesa locale sinodale (Calogero Cerami)

PROGETTO INTERNAZIONALE: Rete delle spose (Marie Maincent)
LABORATORI: Sintesi lavori (Calogero Cerami - Luigi Vidoni)

ESPERIENZE - TESTIMONIANZE
Le quattro sessioni dei laboratori (Luca Garbinetto - Giorgio Agagliati)
Il diaconato permanente nel XXXI Sinodo della Chiesa di Napoli (Davide De Rosa)
Il teorema del mediano e le unità pastorali (Marcello Musacchi)
Diaconi sulla strada a servizio della missione della Chiesa (Giuseppe Savi)
Un sogno da vivere insieme Fratelli Tutti (Roberto José dos Santos)
Pastorale carceraria e cammino sinodale (Pino Siddi)
La lavanda del piedi (Solomiya Kazanivsha)

CONCLUSIONE
Sognare una Chiesa sinodale e diaconale (Enzo Petrolino)


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mercoledì 30 agosto 2023

Il coraggio della sinodalità:
percorsi e metodi dei diaconi per camminare insieme








Il diaconato in Italia n° 235
(luglio/agosto 2022)


Il coraggio della sinodalità: percorsi e metodi dei diaconi per camminare insieme
Ai diaconi è assegnato un ruolo chiave nel camminare insieme in mezzo al Popolo di Dio, in unione con il vescovo e trovare modi nuovi e creativi per promuovere un'esperienza autenticamente sinodale.
(Vademecum - 4.3 Il ruolo dei presbiteri e dei diaconi nel processo sinodale)



ARTICOLI
Il coraggio per una diaconia sinodale (Enzo Petrolino)
La dimensione sinodale (Ernesto Diaco)
Una missione in Libano (Enzo Petrolino)
Il coraggio della sinodalità: percorsi e metodi diaconali per camminare insieme (Emanuela Marrocco)
Da dove ripartire: i luoghi della sinodalità (Cristiana Dobner)
Tracce di sinodalità (Mauro Salvatore)
Sinodo: la voce delle chiese italiane (Maurizio Rossi)
Diaconi e presbiteri: ministeri complementari (Laciano Bertelli)
Sinodo e trinità e pace - Il servizio del diacono (Gino Cintolo)

RUBRICHE
Dalle Diocesi: Giubileo d'oro del diaconato a Napoli (Giuseppe Daniele)
Testimonianza: Benito diacono itinerante (Benito Cutellè)
Magistero: Che cosa significa discernere? (Papa Francesco)
Formazione: Introduzione al sussidio


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lunedì 28 agosto 2023

Comunione – Partecipazione – Missione.
La Chiesa sinodale come diaconia








Il diaconato in Italia n° 234
(maggio/giugno 2022)


Comunione – Partecipazione – Missione. La Chiesa sinodale come diaconia
Dio ci chiama a percorrere verso una comunione più profonda, una partecipazione più piena e una maggiore apertura a compiere la nostra missione [di diaconi] nel mondo.
(Vademecum - 1.2 Cos'è la sinodalità? Il retroterra di questo Sinodo)



ARTICOLI
Conversione e, quindi, sinodia (Giuseppe Bellia)
Il discernimento comunitario in una chiesa sinodale (II) (Píero Coda)
Il sogno di una chiesa sinodale. Diaconi chiamatia camminare insieme (Enzo Petrolino)
La missione diaconale del prendersi cura. "Va' e anche tu fa' lo stesso" (II) (Luca Bassetti)
La diakonia dell'ascolto (Valentino Bulgarelli)
Il cammino sinodale va gestito (Francesco Bonini)
Diaconato e comunione (Giampiero Piras)
Una chiesa missionaria sinodale (Chiara Gabrieli)

RUBRICHE
Testimonianze:
Gioco di squadra… per il ministero in carcere (Alessandro Lodolo D'Oria)
In parrocchia senza presbitero residente (Samuela e Maurizio Bianchi)

Magistero: "Alzati, in fretta!" (Papa Francesco


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venerdì 25 agosto 2023

Chi sono io?


21a domenica del Tempo ordinario (A)
Isaia 22,19-23 • Salmo 137 • Romani 11,33-36 • Matteo 16,13-20
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

Il "Figlio dell'uomo"chiede cosa si pensi di lui, della sua identità. Lo chiede per la gente, lo chiede ai suoi più intimi. Forse Gesù ha bisogno di conferme sulla propria identità? Non è lui "figlio dell'uomo", "il Cristo, Figlio del Dio vivente"?
Anche Gesù, vero uomo, ha percorso il processo di autocoscienza del suo essere. Ora sembra abbia bisogno di una conferma esterna.
Prima di chiedere agli altri, Gesù ha chiesto a se stesso: "chi sono io?".
A questa domanda si risponde nell'intimo del proprio animo, ma non si può rispondere mai da soli. Gesù nel suo ininterrotto colloquio col Padre sa di chi è Figlio. Tuttavia, nel percorso della sua esistenza terrena ha bisogno di una risposta che nasca da una relazione. Gesù è il "Figlio dell'uomo" e "il Figlio di Dio": è Figlio. Quindi, per sua natura, in relazione.
La propria identità non si manifesta come una cosa astratta, né come un concetto psicologico. In Gesù l'identità è relazione. E relazione di figliolanza. Così è anche per ciascuno di noi.
Gesù è chiamato per nome e lui diviene se stesso rispondendo a quella voce che lo chiama. Anche noi siamo chiamati per nome e scopriamo e diventiamo noi stessi rispondendo a questa chiamata. Il nome, infatti, esprime la nostra identità. E noi rispondiamo e siamo noi stessi.
Così è stato per Simone, figlio di Giona.
Chi è in relazione con Dio si scopre figlio, sia pure con tutti i propri limiti, ma sempre figlio. Ed il nostro nome, il nostro vero nome, quello conosciuto e pronunciato dal Padre esprime tutto noi stessi, il progetto divino su ciascuno.
Così è stato per Pietro, così è per ciascuno di noi. È nel continuo rapporto con Dio che noi possiamo scoprire chi siamo veramente. E come per Gesù, il Padre manifesta a noi il nostro essere figli: figli nel Figlio!

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Ma voi, chi dite che io sia? (Mt 16,15)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata
 Ma voi, chi dite che io sia? (Mt 16,15) - (23/08/2020)
(vai al testo)
 Ma voi, chi dite che io sia? (Mt 16,15) - (27/08/2017)
(vai al testo)
 Ma voi, chi dite che io sia? (Mt 16,15) - (24/08/2014)
(vai al testo…)
 Ma voi, chi dite che io sia? (Mt 16,15) - (21/08/2011)
(vai al testo…)
 Ma voi, chi dite che io sia? (Mt 16,15) - (22/08/2008)
(vai al post "Risposta di fede")

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
  La fede messianica di Pietro (21/08/2020)
  La domanda che conta: Chi sono io per te? (25/08/2017)
  Il compito affidato a Pietro (22/08/2014)

Vedi anche il post:
  La gente chi dice che io sia? (21/08/2011)

Commenti alla Parola:
  di Antonio Savone (VP 8.2023)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 8-9.2020)
  di Cettina Militello (VP 7.2017)
  di Gianni Cavagnoli (VP 7.2014)
  di Marinella Perroni (VP 7.2011)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano

(Immagine: Chi sono io per voi?, di Bernadette Lopez)

giovedì 24 agosto 2023

Vescovi, presbiteri, diaconi e laici:
una comune responsabilità.
Narrazione ed esperienze








Il diaconato in Italia n° 233
(marzo/aprile 2022)


Vescovi, presbiteri, diaconi e laici: una comune responsabilità. Narrazione ed esperienze
Il processo sinodale deve promuovere un'ampia partecipazione dei fedeli e facendo ricorso alla piena diversità del Popolo di Dio: presbiteri, diaconi, uomini e donne consacrati e laici.
(Vademecum - 4.2 Il ruolo del vescovo nel processo sinodale)



ARTICOLI
Per una comunità sinodale (Enzo Petrolino)
Sinodo e sinodalità. Tempo di conversione, tempo di riforma (Rafael Luciani)
I discernimento comunitario in una chiesa sinodale (I) (Pietro Coda)
Il cammino sinodale come esperienza di corresponsabilità (Pierpaolo Triani)
Il ruolo dei sacerdoti e dei diaconi nel processo sinodale (Salvatore Alì)
Il sogno di una chiesa sinodale visto con gli occhi di una donna consacrata (Sabrina Pianta)
Considerazioni sparse a partire dall'esperienza (Luca Garbinetto)
Il cammino che Dio si aspetta dalla chiesa del terzo millennio (Cristiana Dobner)
1972: il diaconato permanente rinasce a Torino (Giorgio Agagliati)

RUBRICHE
Dalle diocesi: Chiesa Trentina
Analisi: Vescovi, presbiteri, diaconi, religiosi, laici: convivere nella corresponsabilità (Cristiano Falchetto)


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mercoledì 23 agosto 2023

Fare Sinodo nella vita e nella missione della Chiesa:
diaconi ministri di sinodalità








Il diaconato in Italia n° 232
(gennaio/febbraio 2022)



Fare Sinodo nella vita e nella missione della Chiesa: diaconi ministri di sinodalità
Ad immagine di Cristo, il vero potere è il servizio. … i diaconi hanno un ruolo cruciale da svolgere nell'accompagnare l'intero Popolo di Dio sul cammino della sinodalità.
(Vademecum – 2.3 Attitudini per partecipare al processo sinodale)


ARTICOLI
La categoria della diaconia. Chiave trasversale di approccio alla sinodalità (Enzo Petrolino)
Il discernimento come popolo del risorto. Annotazioni sulla Sinodalità (Vincenzo Di Pilato)
Per una pedagogia della sinodalità (Johnny Dotti)
Vivere in maniera evangelica l'amministrazione dei beni (Vanna Ceretta)
Il cammino sinodale. I passi della comunità cristiana in un cambiamento d'epoca (Carlo Tartari)
Il diaconato rifiorirà (Giuseppe Colona)
Diaconi a Venezia da 35 anni (Gino Cintolo)
IL silenzio parlante di Dio (Lilia Luca)
L'eserciizo del ministero nelle "cose ultime" (Claudio Moneta)
La sinodalità nella vita e nella missione dela chiesa. Il kairós della sinodalità (Comissione teologica internazionale)
Sinodo: il caso serio della Chiesa (Papa Francesco)
Le tappe del cammino sinodale delle choese che sono in Italia
Il diacono, ministro della parola. Annuncio e testimonianza nella nostra società (Stefano Russo)


(Vai ai testi…)

venerdì 18 agosto 2023

La fede che ribalta gli schemi


20a domenica del Tempo ordinario (A)
Isaia 56,1.6-7 • Salmo 66 • Romani 11,13-15.29-32 • Matteo 15,21-28
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

"La mia casa si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli" (cf. Is 56,7; I lettura). Il Signore è il Dio di tutti; il Figlio ha dato la vita per l'umanità intera. Questo dice il nostro credo, questa è la nostra fede. Ed è la verità, perché "Dio ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti" (cf. Rm 11,32; II lettura).
Tuttavia il comportamento di Gesù, come ci viene descritto dal vangelo proposto per questa domenica (cf. Mt 15,21-28), sembra dire il contrario. Questo è il mistero racchiuso nell'incarnazione del Verbo di Dio! Noi ci saremmo aspettati, secondo i nostri schemi, che Gesù si comportasse benevolo verso tutti, anche verso chi non appartiene al suo popolo. E facciamo difficoltà a comprendere. Ma, d'altro canto, sappiamo bene che il Figlio di Dio ha assunto la nostra natura umana, è entrato nella storia, ed in particolare nella storia di un popolo con la sua cultura, le sue credenze religiose, i suoi usi. Gesù non si sottrae alla condizione umana, ma sperimenta nella sua carne il limite umano. E questo limite Lui stesso lo ha superato e ci ha indicato il modo per superarlo: amando.
L'episodio della donna cananea è esemplare. Il dolore di questa donna, l'insistenza della sua richiesta di aiuto per la "figlia molto tormentata dal demonio", la fede di questa donna che non frequenta il tempio e prega dei stranieri, commuove il cuore di Gesù. Non il fastidio che i discepoli provano nel vederla corrergli dietro gridando, ma la fede "grande" di questa madre. Questa fa rompere gli schemi allo stesso Gesù, nonostante avesse dichiarato apertamente di essere "mandato se non alle pecore perdute della casa di Israele".
Il cammino umano del Figlio di Dio è il cammino stesso che la comunità dei credenti è chiamata a percorrere, sapendo scoprire nel dolore del prossimo la porta spalancata per andare oltre i nostri schemi. Schemi consolidati di persone che pretendono di possedere la verità… Questo cammino di "con-passione", di accoglienza del dolore altrui, ci fa fare l'esperienza di quella fraternità universale a cui siamo chiamati e per la quale Gesù ha dato la vita, affinché "tutti siano una cosa sola".

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Donna, grande è la tua fede! (Mt 15,28)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata
 Donna, grande è la tua fede! (Mt 15,20) - (16/08/2020)
(vai al testo)
 Pietà di me,Signore, figlio di Davide (Mt 15,22) - (20/08/2017)
(vai al testo)
 Donna, grande è la tua fede! (Mt 15,20) - (17/08/2014)
(vai al testo)
 Donna, grande è la tua fede! (Mt 15,28) - (16/08/2008)
(vai al post "Fidarsi e affidarsi a Dio")

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
  Un dono senza barriere (14/08/2020)
  La grande fede della donna cananea che "cambia" Gesù (18/08/2017)
  L'appartenenza a Cristo si fonda unicamente sulla fede (16/08/2014)

Commenti alla Parola:
  di Antonio Savone (VP 8.2023)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 8-9.2020)
  di Cettina Militello (VP 7.2017)
  di Gianni Cavagnoli (VP 7.2014)
  di Marinella Perroni (VP 7.2011)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano

(Immagine: Il grido della cananea, acquarello di Maria Cavazzini Fortini, luglio 2011)

lunedì 14 agosto 2023

In Maria il nostro futuro


Assunzione della B.V. Maria
Apocalisse 11,19;12,1-6.10 • Sal 44 • 1Corinzi 15,20-26 • Luca 1,39-56
(Visualizza i brani delle Letture - Messa del Giorno)
(Vedi anche i brani delle Letture della Messa vespertina nella vigilia)

Appunti per l'omelia

"Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle" (Ap 12,1; I lettura).
"Maria è assunta in cielo; esultano le schiere degli angeli" (Canto al Vangelo).
Maria ci precede, indicando il nostro futuro, l'adempimento della promessa, il frutto della redenzione, dove la morte è distrutta; e Cristo risorto dai morti diviene primizia di quelli che sono morti, ricevendo in Lui la vita (cf. 1Cor 15,20-24; II lettura).
Maria, la Donna, è figura della Chiesa, dell'umanità tutta che trova in Lei la sua piena realizzazione perché il Figlio di Dio, "svuotandosi" del suo privilegio divino ha preso carne umana nel seno di Maria. E come la carne del Figlio brilla nella risurrezione, così la carne della Madre ha la sua dimora accanto al Figlio. Ma questa carne è la nostra carne. E il nostro destino è lì, in Lei, la Donna, umanità redenta.
Il Signore, infatti, guardando all'umiltà della sua serva ha fatto per lei cose grandi. L'umanità in cammino realizza il suo destino credendo nell'adempimento del progetto divino: la beatitudine per coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano (cf. Lc 11,28; vangelo della vigilia).
La misericordia di Dio, infatti, porta a compimento nella storia, nei tempi di Dio, il rovesciamento delle logiche umane dove i superbi e i potenti vengono sbalzati dai loro piedestalli e i ricchi rimandati a mani vuote, mentre gli umili e i poveri saranno accolti nel regno del Padre (cf. Lc 1,39-56; vangelo).
L'umanità purificata troverà il suo posto dove l'ha preceduta Maria, la Donna vestita di sole: in Lei noi tutti siamo rappresentati, in Lei tutti realizzati, nell'unità dell'unico Corpo di Cristo, nato dalla Vergine Maria.

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
L'anima mia magnifica il Signore (Lc 1,46)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata:
Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano (Lc 11,28) (15/08/2021)
(vai al testo…)
 L'anima mia magnifica il Signore(Lc 1,46) (15/08/2020)
(vai al testo…)
 L'anima mia magnifica il Signore(Lc 1,46) (15/08/2019)
(vai al testo…)
 Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente(Lc 1,49) (15/08/2018)
(vai al testo…)
 L'anima mia magnifica il Signore(Lc 1,46) (15/08/2017)
(vai al testo…)
 Beata colei che ha creduto (Lc 1,45) (15/08/2015)
(vai al testo…)
 Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente (Lc 1,49) (15/08/2014)
(vai al testo…)
 Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente (Lc 1,49) (15/08/2013)
(vai al testo…)
 L'anima mia magnifica il Signore (Lc 1,46) (15/08/2012)
(vai al testo…)
 Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo! (Lc 1,42) - (14/08/2008)
(vai al post "Sintesi dell'umanità")

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
 Maria, fiore dell'umanità (13/08/2022)
 La consolante certezza del nostro destino (13/08/2021)
 La nemica della finta umiltà (13/08/2020)
 Abbiamo un Padre che ci aspetta con amore (13/08/2019)
 Saper "vedere" le meraviglie di Dio (14/08/2018)
 La vittoria definitiva sul "drago" delle nostre paure di morte (14/08/2017)
 In Maria splende il nostro luminoso destino (13/08/2016)
 Come Maria… (13/08/2015)
 La "cose grandi" compiute da Dio (14/08/2014)
 Gioia e gratitudine immensa (14/08/2013)
 La meraviglia del Cielo (14/08/2012)

Vedi anche i post:
 La festa del nostro corpo (15/08/2019)
 Maria Assunta, sintesi dell'umanità realizzata (15/08/2011)
 Il nostro luminoso destino (15/08/2010)

Commenti alla Parola:
  di Antonio Savone (VP 8.2023)
  di Antonio Savone (VP 8.2022)
  di Antonio Savone (VP 8.2021)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 8-9.2020)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 8.2019)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 8.2018)
  di Cettina Militello (VP 6.2017)
  di Luigi Vari (VP 7.2016)
  di Luigi Vari (VP 7.2015)
  di Gianni Cavagnoli (VP 7.2014)
  di Marinella Perroni (VP 6.2013)
  di Marinella Perroni (VP 7.2012)
  di Marinella Perroni (VP 7.2011)
  di Claudio Arletti (VP 7.2010)
  di Claudio Arletti (VP 7.2009)
  di Enzo Bianchi (Vol. Anno A)
  di Enzo Bianchi (Vol. Anno B)
  di Enzo Bianchi (Vol. Anno C)
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano

Immagine: Dipinto sull'Assunzione di Maria in Cielo, da "vaticannews.va"

venerdì 11 agosto 2023

Gesù ci tende sempre la mano e ci afferra


19a domenica del Tempo ordinario (A)
1Re 19,9a.11-13a • Salmo 84 • Romani 9,1-5 • Matteo 14,22-33
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

Dopo aver sfamato la folla che lo seguiva e guarito i malati, provando per loro grande compassione (cf. Mt 14,14seg.), Gesù "costringe i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull'altra riva, finché non avesse congedato la folla" (Mt 14,22).
Gesù alla fine vuole rimanere solo, in disparte, a pregare sul monte (cf. Mt 14,23). Non ha fretta di raggiungere i suoi, che lui stesso ha "costretto" a partire.
Non è un caso che Gesù si comporti così. Sa bene cosa sta dietro a questi avvenimenti, chi sono i suoi, quelli che lui ha scelto, di che pasta sono fatti. Per poter crescere nella fede occorre passare attraverso molte prove.
Le onde agitate e il vento contrario non sono tanto momenti straordinari per pescatori provetti come sono i suoi che si è scelto. È piuttosto la descrizione di uno scenario che rispecchia la situazione umana dei discepoli di allora , e di noi oggi, dove le avversità della vita ci mettono alla prova.
Quando non comprendiamo certe situazioni, anche per noi viene spontaneo gridare ai fantasmi, pur sapendo che i fantasmi non esistono.
Una cosa è certa: in questi momenti il Signore è lì, ci rinfranca e ci infonde coraggio. Se l'impulso a seguire Gesù, pur nelle situazioni umanamente impossibili, come camminare sulle acque, ci spinge a cose inaudite, ben presto facciamo l'esperienza che da soli non andiamo molto lontano. Allora, come a Pietro, verso Gesù si leva il nostro grido: "Signore, salvaci!". Non possiamo dubitare, nonostante la nostra poca fede. La certezza è che Gesù ci tende sempre la mano e ci afferra. Perché allora dubitare?
Se Gesù è presente nella barca della nostra vita, "il vento cessa e si fa grande bonaccia". Fidarsi totalmente di Lui è professare con cuore sincero la nostra fede che Lui è veramente il Figlio di Dio (cf. Mt 14,33). È Dio in mezzo a noi, nella nostra vita di ogni giorno, con i suoi alti e bassi, con i suoi momenti felici e bui. È Lui con noi, sempre!

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Davvero tu sei Figlio di Dio! (Mt 14,33)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata
 Coraggio, sono io, non abbiate paura! (Mt 14,27) - (09/08/2020)
(vai al testo)
 Coraggio, sono io, non abbiate paura! (Mt 14,27) - (13/08/2017)
(vai al testo)
 Uomo di poca fede, perché hai dubitato? (Mt 14,31) - (10/08/2014)
(vai al testo)
 Uomo di poca fede, perché hai dubitato? (Mt 14,31) - (07/08/2011)
(vai al testo)
 Coraggio, sono io, non abbiate paura (Mt 14,27) - (08/08/2008)
(vai al post "La certezza della Parola")

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
  Nel tumulto la sua presenza (07/08/2020)
  Verso il Signore sulla bellezza di una fede nuda,camminando sulla strada polverosa del buon samaritano (11/08/2017)
  Nella "tempesta" la presenza rassicurante di Gesù (08/08/2014)

Commenti alla Parola:
  di Antonio Savone (VP 8.2023)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 8.2020)
  di Cettina Militello (VP 6.2017)
  di Gianni Cavagnoli (VP 7.2014)
  di Marinella Perroni (VP 6.2011)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano

(Immagine: Gesù cammina sul mare, acquarello di Maria Cavazzini Fortini, 2012)

mercoledì 9 agosto 2023

Il Diaconato in Italia – Indice 2022



Il Diaconato in Italia
Periodico bimestrale di animazione per le chiese locali

Indice 2022 (anno 54°)





Titolo dell'annata: LA SINODALITÀ COME STILE DIACONALE
Diaconi insieme a servizio della missione della Chiesa



Temi monografici:
n° 232 – gennaio/febbraio 2022
Fare Sinodo nella vita e nella missione della Chiesa: diaconi ministri di sinodalità
Ad immagine di Cristo, il vero potere è il servizio. … i diaconi hanno un ruolo cruciale da svolgere nell'accompagnare l'intero Popolo di Dio sul cammino della sinodalità.
(Vademecum - 2.3 Attitudini per partecipare al processo sinodale)

n° 233 – marzo/aprile 2022
Vescovi, presbiteri, diaconi e laici: una comune responsabilità. Narrazione ed esperienza
Il processo sinodale deve promuovere un'ampia partecipazione dei fedeli e facendo ricorso alla piena diversità del Popolo di Dio: presbiteri, diaconi, uomini e donne consacrati e laici.
(Vademecum - 4.2 Il ruolo del vescovo nel processo sinodale)

n° 234 – maggio/giugno 2022
Comunione - Partecipazione - Missione. La Chiesa sinodale come diaconia
Dio ci chiama a percorrere verso una comunione più profonda, una partecipazione più piena e una maggiore apertura a compiere la nostra missione [di diaconi] nel mondo.
(Vademecum - 1.2 Cos'è la sinodalità? Il retroterra di questo Sinodo)

n° 235 – luglio/agosto 2022
Il coraggio della sinodalità: percorsi e metodi dei diaconi per camminare insieme
Ai diaconi è assegnato un ruolo chiave nel camminare insieme in mezzo al Popolo di Dio, in unione con il vescovo e trovare modi nuovi e creativi per promuovere3 un'esperienza autenticamente sinodale.
(Vademecum - 4.3 Il ruolo dei presbiteri e dei diaconi nel processo sinodale)

n° 236/237 – settembre/dicembre 2022
La Sinodalità come stile diaconale. Diaconi insieme a servizio della missione della Chiesa
Atti del XXVII Convegno Nazionale. Assisi 3-6 agosto 2022
I diaconi possono sensibilizzare sulla natura sinodale della Chiesa e sul significato della sinodalità per partecipare alla missione della Chiesa nella comunione che Cristo stabilisce tra noi.


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venerdì 4 agosto 2023

In cammino con Gesù verso la Pasqua


Trasfigurazione del Signore [18a] dom. T.O. (A)]
Daniele 7,9-10.13-14 • Salmo 96 • 2 Pietro 1,16-19 • Matteo 17,1-9
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

La manifestazione dello splendore della gloria del Figlio amato è una anticipazione della realtà del Risorto. Se la trasfigurazione è un mistero che riguarda anzitutto Gesù, tuttavia essa coinvolge anche noi. I discepoli, infatti, resi partecipi di questo evento, sono loro stessi avvolti dalla nube. È in'esperienza teofanica in cui tutti noi, Cristo capo e noi sue membra, siamo coinvolti. Nella nostra esperienza di Dio, nel nostro essere avvolti dalla nube dello Spirito, il Padre ci parla. Lì noi possiamo ascoltare la sua voce, come Pietro ce ne dà testimonianza: "Questa voce noi l'abbiamo udita discendere dal cielo mentre eravamo con lui sul santo monte" (2Pt 1,16; II lettura).
Il Padre ci parla e ci indica il Figlio: "Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo" (Mt 17,5).
Ascoltare il Figlio è accogliere la Parola del Padre. È essere, perché uniti al Figlio, oggetto del compiacimento del Padre.
Allora l'invito che ci viene rivolto è quello di non fermarsi in un momento sia pur speciale della benevolenza del Padre, ma di seguire Gesù fino alla sua Pasqua. È lì che comprenderemo il vero senso della storia, della sofferenza nostra e del mondo. Sofferenza illuminata dalla risurrezione di Gesù, dove il creato tutto è compreso, nell'attesa di "cieli nuovi e terra nuova nei quali avrà stabile dimora la giustizia" (cf. 2Pt 3,13).
Comprendiamo allora che la trasfigurazione non è l'esperienza isolata di un gruppo di privilegiati, ma è la realtà di una continua conversione dove decidiamo di riporre umilmente la nostra fiducia in Gesù, presenza viva dell'amore del Padre nella nostra storia. Storia fatta di luci e ombre, ma sempre avvolta dalla tenerezza del Padre.

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
E fu trasfigurato davanti a loro (Mt 17,2)
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PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata
E fu trasfigurato davanti a loro (Mt 17,2) - (06/08/2017)
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Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata nella II dom. di Quaresima (Anno A):
 Signore, è bello per noi essere qui! (Mt 17,4) - (05/03/2023)
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 Gesù fu trasfigurato davanti a loro (Mt 17,2) - (12/03/2017)
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 Signore, è bello per noi essere qui! (Mt 17,4) - (16/03/2014)
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 Signore, è bello per noi essere qui! (Mt 17,4) - (20/03/2011)
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Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
  Con Gesù, anche noi trasfigurati (04/08/2017)

Vedi anche il post Appunti per l'omelia, II dom. di Quaresima (Anno A):
  Ascoltare: fidarsi e affidarsi (03/03/2023)
  La fede, un cammino che viene dall'ascolto non dalla visione (06/03/2020)
  Un Dio che in Gesù fa risplendere tutta la nostra vita (10/03/2017)
  La Parola che ci trasfigura (14/03/2014)

Commenti alla Parola:
  di Antonio Savone (VP 8.2023)
  di Cettina Militello (VP 6.2017)
  di Enzo Bianchi

Vedi anche Commenti alla Parola, II dom. di Quaresima (Anno A):
  di Antonio Savone (VP 3.2023)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 3.2020)
  di Cettina Militello (VP 2.2017)
  di Gianni Cavagnoli (VP 2.2014)
  di Marinella Perroni (VP 2.2011)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano
  di Letture Patristiche della Domenica

(Immagine: Trasfigurazione, di Bernadette Lopez)

martedì 1 agosto 2023

La forza della perseveranza


Parola di Vita – Agosto 2023
(Clicca qui per il Video del Commento   -   oppure...)

«Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri» (Mt 15,28). [1]

Gesù̀ si dirige verso la regione di Tiro e Sidone, in terra straniera. Pare che cercasse con i suoi un po' di riposo finalmente, e forse anche solitudine, silenzio, preghiera, rifugio. All'improvviso giungono loro le grida di una donna, che, come altri personaggi nei vangeli, non ha nome. La sua presenza disturba e dà fastidio ai discepoli, che «implorano» Gesù̀ di esaudirla per liberarsene: «ci viene dietro gridando».
La donna non si blocca per il fatto di non essere israelita, né di essere donna, né perché il Maestro la ignori. È una madre, disperata per la figlia «molto tormentata da un demonio». Avvicina Gesù̀ con la tenacia di volere un incontro personale con lui, e riesce a «prostrarsi dinanzi» al Maestro mentre insiste nella sua richiesta di aiuto. Gesù̀ le rivolge parole di una durezza inaudita: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini».

«Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri».

La donna accetta il diniego; comprende che il suo mondo non fa parte della missione primaria di Gesù̀; assume che il suo Dio non è una macchina distributrice di grazie, ma un padre che chiede un rapporto secondo verità che passa dal riconoscere anche la propria personale povertà. Questa donna, consapevole di ciò, guarda Gesù̀ negli occhi: «È vero, Signore, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». Mette Gesù̀ – per così dire – con le spalle al muro, e lui si lascia commuovere dall'umiltà̀ di chi si accontenta delle briciole. Persino le sue grida sembrano esprimere una fede e lo chiama «Signore, Figlio di David!».

«Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri».

La sua grande fede viene scolpita nei vangeli da alcuni verbi: la donna esce e va verso Gesù̀; grida; piange; domanda pietà; lo riconosce Signore e gli si prostra innanzi; mantiene intatta la tenacia e la certezza che per il Signore l'impossibile è possibile; risponde alla durezza di Gesù̀ con una logica impeccabile. Amore materno e fiducia sono i suoi punti di forza. «E da quell'istante sua figlia fu guarita».
Questa Parola è la fotografia della fede viva e operativa in una persona. E, al contempo, mostra il travaglio ed il cammino della prima comunità cristiana, a cui Matteo si rivolge, nell'aprirsi al mondo non ebraico, che è alla ricerca e ospita grande fede.

«Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri».

Come per la donna sirofenicia «anche la nostra fede può essere messa in crisi da una difficoltà improvvisa, da un evento imprevisto che viene a sconvolgere i nostri progetti, da una grave malattia, dal prolungarsi di una situazione molto dolorosa» [2], e potremo aggiungere dalla non pace nel mondo, dalle ingiustizie strutturali, dal pianeta gravemente malato, da conflitti familiari e sociali…
E una delle nostre debolezze potrebbe essere la mancanza di perseveranza e di piena fiducia. «Dio permette che la nostra fede attraversi situazioni difficili e, a volte, assurde. Egli vuole purificarla, vuole vedere se noi sappiamo veramente abbandonarci in Lui, credendo che il suo amore è molto più grande dei nostri progetti, desideri o attese» [3].
È successo a Saliba. Anche lui pareva costretto ad abbandonare la sua città, Homs (Siria), e i suoi anziani genitori. Il negozio del padre, vetraio, era rimasto distrutto durante la guerra in una città sventrata. Come altri giovani, Saliba pensava di doversi costruire nuove opportunità altrove, ma non si è arreso. Con i suoi 22 anni e la caparbietà di chi non rinuncia a dare il proprio contributo al suo popolo ferito, ha colto l'occasione che gli è stata offerta dal progetto RestarT [4] per aprire il suo minimarket, dove i suoi concittadini troveranno formaggi, yogurt e burro realizzati artigianalmente dalla mamma, oltre a legumi, oli, spezie, caffè. Conta già su un frigorifero e un generatore di corrente. Con a suo fianco l'anziano padre, nei giorni in cui il minimarket sarà chiuso, distribuirà cestini di cibo tra famiglie senza risorse [5].

A cura di Victoria Gómez
e del team della Parola di Vita


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[1] Dal 1° al 6 di agosto 2023 si svolgerà a Lisbona la XXXVII Giornata Mondiale della Gioventù. Il tema evangelico scelto per l'incontro è: "Maria si alzò e andò in fretta" (Lc 1,39). Nel suo Messaggio di invito ai giovani, papa Francesco spiega: «La Madre del Signore è modello dei giovani in movimento, non immobili davanti allo specchio a contemplare la propria immagine o 'intrappolati' nelle reti. Lei è tutta proiettata verso l'esterno». E augura che la GMG sia un momento per ritrovare insieme «la gioia dell'abbraccio fraterno tra i popoli e tra le generazioni, l'abbraccio della riconciliazione e della pace, l'abbraccio di una nuova fraternità missionaria».
[2] C. Lubich, Parola di Vita giugno 1994, in eadem, Parole di Vita, a cura di Fabio Ciardi (Opere di Chiara Lubich 5; Città Nuova, Roma 2017) p. 550.
[3] Ibid.
[4] https://www.amu-it.eu/progetti-int/restart-ripartire-per-restare/
[5] Tratto da https://www.unitedworldproject.org/workshop/siria-il-minimarket-di-saliba-alzera-presto-la-serranda/


Fonte: https://www.focolaritalia.it
(Immagine: Eppure i cagnolini, acquarello di Maria Cavazzini Fortini, luglio 2011)

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