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venerdì 14 novembre 2025

Ciò che veramente rimane


33a domenica del Tempo ordinario (C)
Malachia 3,19-20a • Salmo 97 • 2 Tessalonicesi 3,7-12 • Luca 21,5-19
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

Si avvicina la fine dell'anno liturgico e la liturgia ci mette davanti a ciò cha un termine: la nostra vita, la storia, il mondo. Nell'attesa occorre non abbassare la guardia. Anzi, per il sentimento di non precipitare nella dimenticanza, vorremmo che qualcosa di noi restasse a testimonianza di ciò che noi siamo stati. Ma "di tutto ciò che vedete - dice Gesù - non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta" (cf. Lc 21,6).
L'autocompiacimento per qualcosa che abbiamo costruito, come il tempio di Gerusalemme (citato nel brano evangelico), "ornato di belle pietre e doni votivi", è destinato a farci percepire la transitorietà di ogni cosa, quasi uno smacco alla nostra presunzione di essere al centro del mondo.
Quante volte persone di chiesa sono state ricordate per quello che hanno costruito, in chiese, oratori, in "pietre" che durano nel tempo, ma che spesso, ora, rimangono vuote…
Invece ciò che resta è solo Dio! Se nell'attesa dell'incontro definitivo la storia è attraversata da guerre e distruzioni operate dagli uomini o dalla natura, anche la vita dei credenti è messa alla prova. Una prova che interesserà la loro fede, il tradimento degli amici e dei parenti: "Badate di non lasciarvi ingannare…". Non è la fine. È il momento della testimonianza. Noi siamo la chiesa, non fatta di mattoni, ma di persone, di "pietre vive", che hanno posto la loro fiducia nel Signore della storia.
Il Signore Gesù ci invita alla perseveranza, che non è tanto uno sforzo personale, quanto piuttosto la nostra fiducia in una promessa: "Nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto". Non è l'assenza di problemi o di persecuzioni o di dolori, ma la convinzione che la tenerezza di Dio ci accompagna sempre, anche nelle briciole della nostra esistenza, un capello del nostro capo.
Solo l'amore resta!

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Io vi darò parola e sapienza (Lc 21,15)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata
 Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto (Lc 21,18) - (13/11/2022)
(vai al testo)
 Avrete allora occasione di dare testimonianza (cf Lc 21,19) - (17/11/2019)
(vai al testo)
 Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita (cf Lc 21,19) - (13/11/2016)
(vai al testo)
 Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita (Lc 21,19) - (17/11/2013)
( vai al testo…)
 Nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto (Lc 21,18) - (12/11/2010)
(vai al post "Oltre ogni paura")

Vedi anche il post Appunti per l'omelia:
  Nella prova sostenuti dalla sua Parola (11/11/2022)
  La storia nelle mani del Padre (15/11/2019)
  Il male si vince con la perseveranza (11/11/2016)
  Nell'attesa di quel giorno (15/11/2013)

Commenti alla Parola:
  di Goffredo Boselli (VP 10.2025)
  di Antonio Savone (VP 10.2022)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 10.2019)
  di Cettina Militello (VP 9.2016)
  di Marinella Perroni (VP 9.2013)
  di Claudio Arletti (VP 9.2010)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano

(Illustrazione: "Vi perseguiteranno, consegnandovi alle prigioni", G. Trevisan, La Domenica 16 novembre 2025)

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