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domenica 22 agosto 2010

Quella porta stretta!


Mi ritorna sempre alla mente il pensiero di questa "porta stretta" di cui parla Gesù nel vangelo. Anzi, mi immagino la scena di quella folla che si accalca per poter entrare nell'unica porta che conduce alla vita. Molti, come spesso succede, fanno i furbi cercando di entrare per una porta laterale, secondaria. Ma non c'è… O meglio, loro credono che ci sia, ma poi s'accorgono che hanno sbagliato strada e tornano indietro, ma è troppo tardi… Oppure si perdono, allettati da altre mete.
Certo, quella porta è "troppo" stretta per tutta quella moltitudine…
Ma Gesù si è identificato per quella porta; anzi è lui stesso quella porta stretta.
Il fatto che sia stretta, rimanda sicuramente alla difficoltà per potervi entrare, magari alle penitenze che bisogna fare… Tutto vero.
Ma a me piace vedere che quell'essere "stretto" non è nient'altro che il "nulla d'amore" di Gesù attraverso il quale tutti passano. Egli si è fatto nulla, si è svuotato, quale perfetto "diacono" del Padre… Ed in quel nulla ci passano le moltitudini…
Anche noi, che lo vogliamo seguire, abbiamo l'ardire di fare la stessa scelta di "svuotamento", sperimentando la "strettezza" di quella Porta, che altro non è se non il nulla d'amore di un Dio fattosi come noi. E ci troviamo al di là, nel seno del Padre…
È l'invito a farsi "vuoto" davanti ad ogni prossimo… e questo costa fatica…
La Chiesa è strumento di quella Porta di salvezza. Per essa passerà la moltitudine delle genti, se i suoi membri sapranno, sulle orme del loro Fondatore, farsi quel "vuoto" d'amore che tutti accoglie.


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