
Mi risuonano forti le ultime parole di Benedetto XVI all'Udienza del 27 febbraio scorso:
«In questo momento, c'è in me una grande fiducia, perché so, sappiamo tutti noi, che la Parola di verità del Vangelo è la forza della Chiesa, è la sua vita… Questa è la mia fiducia, questa è la mia gioia». Anche quando «il Signore sembrava dormire…, ho sempre saputo che in quella barca c'è il Signore e ho sempre saputo che la barca della Chiesa non è mia, non è nostra, ma è sua. E il Signore non la lascia affondare; è Lui che la conduce, certamente anche attraverso gli uomini che ha scelto, perché così ha voluto».
«Si può toccare cosa sia la Chiesa: non un'organizzazione, un'associazione per fini religiosi o umanitari, ma un corpo vivo, una comunione di fratelli e sorelle nel Corpo di Gesù Cristo, che ci unisce tutti. …La Chiesa è viva oggi!».
«Vorrei invitare tutti a rinnovare la ferma fiducia nel Signore, ad affidarci come bambini, nelle braccia di Dio, certi che quelle braccia ci sostengono sempre e sono ciò che ci permette di camminare ogni giorno, anche nella fatica».
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