

È sempre una esperienza coinvolgente, fatta non soltanto di interventi di approfondimento e di studio, ma anche di preghiera (magistrali le Lectio di padre Bruno Secondin) e di comunione fra tutti.
Circa 150 i partecipanti dalle varie diocesi d'Italia: oltre ai diaconi, una quarantina di mogli ed una decina di delegati vescovili. La presenza e la visita di alcuni vescovi, tra cui l'arcivescovo di Napoli card. Sepe che ha concluso l'incontro, l'ausiliare mons. Lucio Lemmo, il vescovo di Campobasso mons. Bregantini che ha voluto accompagnare alcuni della sua diocesi, hanno dato al Convegno uno spessore ecclesiale particolare.

Ecco alcuni momenti salienti:
• L'introduzione di don Giuseppe Bellia, direttore della rivista Il Diaconato in Italia, ha posto l'accento sull'educazione alla diaconia dell'ascolto, quale identità diaconale. La diaconia, infatti, non è relegata solamente alla carità, ma è indirizzata innanzitutto al ministero della Parola. Educare quindi all'ascolto è accogliere con urgenza ciò che Dio dice e propone: il Dio della fede di Israele è un Dio che "ascolta il grido dei poveri"… Ma Dio non si accontenta di essere ascoltato, ma vuole entrare profondamente in rapporto con noi… Di conseguenza, non ci si può illudere di ascoltare senza obbedire…

• La relazione della prof.ssa Giuliana Martirani, docente di geografia politica ed economica, sul tema Nord Sud: reimparare ad andare alla scuola dei poveri. Nel presentare i vari punti sulla illegalità della povertà e nel rapportarsi alla Caritas in veritate, si coglieva l'urgenza di accogliere il dono del povero, di lasciarsi rievangelizzare dai poveri, di andare alla scuola dei poveri.

• La relazione della prof.ssa Cettina Militello, docente di Ecclesiologia e Liturgia, su La diaconia edifica la Chiesa: i diaconi al servizio del popolo di Dio e del mistero pasquale, approfondendo il tema della diaconia quale struttura permanete della Chiesa, della natura stessa della Chiesa. Non si dà, infatti, Popolo di Dio, Corpo di Cristo, senza la dimensione del "servizio".



Interessanti, infine i vari gruppi di studio nei quali si è potuto approfondire quanto esposto nelle relazioni e, soprattutto, comunicarci esperienze personali e delle proprie diocesi. Di particolare importanza è stato lo spazio riservato alle mogli dei diaconi in un loro specifico incontro di scambio di esperienze e di una maggior presa di coscienza della propria identità accanto ai mariti diaconi; del valore profondo del loro "consenso", quale personale e cosciente partecipazione alla chiamata del marito, che diventa di conseguenza risposta alla chiamata personale di Dio rivolta a loro.
Molto interessante la visita alle Catacombe di San Gennaro.



Luigi, sei troppo forte!
RispondiEliminaOttimo lavoro, e, poi, molto puntuale e in tempi molto rapidi.
Bravissimo!
Un abbraccio.
Diacono Antonio Gamberi (Diocesi Volterra)
Ciao Antonio! Grazie anche a te per questi giorni così intensi e pieni...
EliminaAndiamo avanti nella consapevolezza della grandezza della nostra chiamata!
Luigi