Archivio blog
-
▼
2020
(119)
-
▼
febbraio
(11)
- Cenere e vita
- La fonte della felicità
- Vivere nel Cuore del Padre
- Figli del Padre... come il Padre
- La "nuova" Legge
- Per un cammino di santità
- Donare sapore e luce alla storia umana
- Il ministero diaconale tra santità e missionarietà
- Le Beatitudini: tra discernimento e formazione la ...
- Nella diaconia agli ultimi il ministero di santità...
- La fede, dono da chiedere con perseveranza
-
▼
febbraio
(11)
Etichette Argomenti
- 31 dicembre (14)
- accoglienza (95)
- Benedetto XVI (39)
- chiesa (83)
- comunità (33)
- convegno 2009 (9)
- Convegno 2011 (3)
- Convegno 2013 (10)
- Convegno 2015 (4)
- Convegno 2017 (4)
- Convegno 2019 (3)
- Convegno 2022 (3)
- Convegno 2024 (1)
- Coronavirus (23)
- diaconato (328)
- diaconato e lavoro (5)
- diaconia (206)
- diaconia e politica (40)
- dialogo (7)
- ecumenismo (15)
- esperienze (188)
- evangelizzazione (40)
- famiglia diaconale (42)
- fraternità (4)
- Giovanni Paolo II (13)
- Giubileo della Misericordia (33)
- Il Diaconato in Italia (149)
- la Parola (855)
- liturgia (851)
- misericordia (51)
- pace (9)
- papa Francesco (92)
- Parola di Vita (86)
- Quaresima (96)
- Rocco racconta (22)
- sacerdozio (29)
- San Lorenzo (4)
- San Luigi (12)
- sinodalità (12)
- solidarietà (9)
- spiritualità (1278)
- testimoni (62)
- unità (29)
sabato 29 febbraio 2020
Cenere e vita
Mi hai fatto dono della vita e dell'amore,
mi hai affidato la pace e il perdono,
hai messo nelle mie mani la passione per la giustizia,
mi hai reso responsabile della gioia e del futuro del mondo.
Ho deciso di fare a modo mio, di testa mia
e tutto è partito in fumo
a causa della mia indifferenza, della mia scarsa volontà.
É quello che io riconosco
come il "mio peccato".
Ecco, Signore, quello che resta,
le ceneri della bellezza passata,
le ceneri del tuo progetto irrealizzato,
le ceneri di una fraternità che era possibile,
le ceneri della tua immagine che avevi posto dentro di me.
Ma per te niente è irrimediabile:
tu puoi rendere anche alle ceneri
la forza di germogliare
e di far spuntare la vita.
Ecco perché oggi vengo a te come un povero:
le mie mani sono vuote di risultati e di frutti.
Ecco perché oggi vengo a te come un pellegrino:
la polvere della strada si è attaccata ai vestiti
ma soprattutto al mio cuore.
Ed ecco perché oggi vengo a te con fiducia:
anche dalle mie ceneri tu puoi far rinascere la vita.
E allora prenderò le ceneri
le spargerò sulla mia terra
perché possa un giorno donare frutto.
Le prenderò sulla fronte o nelle mani
così come si accoglie una promessa di vita.
Se tutti vedono le ceneri del fallimento,
io penserò all'inizio di una vita nuova.
(T.G.)
---------
La poesia, dono di un amico
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Visitati di recente
-
Pentecoste (B) Atti 1,1-11 • Salmo 46 • Efesini 4,1-13 • Marco 16,15-20 ( Visualizza i brani delle Letture ) Appunti per l'omelia ...
-
Comunità del Diaconato in Italia XXIX Convegno Nazionale Assisi, 5-8 Agosto 2024 Diaconi profeti e seminatori di speranza Poveri - Pro...
-
Solennità di Tutti Santi Appunti per l'omelia La solennità di Tutti i Santi ci introduce nella contemplazione della pienezza del nostro ...
-
4 ottobre 2009 – 27 a domenica del Tempo ordinario (B) Parola da vivere Lascerà suo padre e sua madre, e i due diventeranno una carne sola...
-
Pentecoste (B) Atti 2,1-11 • Sal 103 • Galati 5,16-25 • Giovanni 15,26-27; 16,12-15 (Visualizza i brani delle Letture) (Vedi anche i brani d...
Nessun commento:
Posta un commento