Al termine di questa giornata, il cui tema dominante della liturgia della Dedicazione della Basilica Lateranense è il "tempio", mi porto dentro questa convinzione profonda: è essenziale, oggi, nell'epoca in cui viviamo, fare l'esperienza della presenza di Dio nel suo tempio che siamo noi, la comunità dei credenti che sperimenta la presenza del Risorto vivo ed operante in mezzo ad essa.
La comunità è il nuovo tempio!
Sono tuttavia certo che questa realtà non può tradursi in visibilità luminosa, se noi, le singole persone che compongono la comunità, non siamo tempio dello Spirito Santo. Nel contempo però noi non lo saremo "pienamente" se il Santo non è in mezzo a noi.
In altre parole, Gesù è in mezzo a noi se noi siamo Gesù, ma non lo siamo "in pienezza" se Lui non è in mezzo a noi, per l'amore reciproco fino al dono della vita.
È vivere qui in terra secondo il modello della Santissima Trinità, nella dinamica del rapporto delle Divine Persone.
La comunità è il nuovo tempio!
Sono tuttavia certo che questa realtà non può tradursi in visibilità luminosa, se noi, le singole persone che compongono la comunità, non siamo tempio dello Spirito Santo. Nel contempo però noi non lo saremo "pienamente" se il Santo non è in mezzo a noi.
In altre parole, Gesù è in mezzo a noi se noi siamo Gesù, ma non lo siamo "in pienezza" se Lui non è in mezzo a noi, per l'amore reciproco fino al dono della vita.
È vivere qui in terra secondo il modello della Santissima Trinità, nella dinamica del rapporto delle Divine Persone.
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