
In questo contesto, dove tutti sono chiamati a fare la propria parte, mi piace riportare un passo della "Nota pastorale" della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, Le comunità cristiane educano al sociale e al politico, 1998.
«Le comunità cristiane non si propongono come detentrici di soluzioni per ogni problema, ma piuttosto, come compagne di viaggio, intendono sostenere e incoraggiare la ricerca di orientamento e di direzione. Comunità di cristiani adulti che nelle complessità imparano a confrontarsi senza fughe; a entrare nel vivo dei problemi… Cristiani che non si abbandonano al pessimismo sulla tragicità dell'oggi; ma cercano i segni dei tempi in cui sono stati chiamati a vivere… La capacità di discernimento aiuta a uscire dagli stereotipi di cristiani spauriti e angosciati, o che semplicemente stanno alla finestra, ed è il segno di una maturità che nel presente ha una verità da dire e delle proposte da sostenere, che non vive ai margini della realtà, ma con coraggio si assume la propria responsabilità delle situazioni...».
Auguri, Italia !
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