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venerdì 15 gennaio 2021

Dimorare dove Gesù dimora


2a domenica del Tempo Ordinario (B)
1Samuele 3,3-10.19 • Salmo 39 • 1 Corinzi 6,13-15.17-20 • Giovanni 1,35-42
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

"E i due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù" (Gv 1,35). Sono Andrea e Giovanni, che nel suo vangelo non si nomina mai e che in questo caso, con la nota dell'ora esatta dell'incontro con Gesù, induce a ritenere che descriva un'esperienza fatta in prima persona: alla testimonianza del loro maestro ("Ecco l'agnello di Dio!") seguono Gesù.
Nel colloquio che ne segue, con la richiesta di "stare" con Gesù, traspare la gioia di aver trovato il Messia (cf. Gv 1,41). "Andare e vedere" (cf. Gv 1,39) dove dimora il Maetro è mettersi senza indugio alla sua sequela, perché dove lui è, là sarà anche il suo discepolo, di chi vuol essere il suo servitore: la dimora di Gesù diventa la dimora del discepolo (cf. Gv 12,26). Ed è in quel "Rabbì, dove dimori?" (Gv 1,38) il significato profondo dello stare con il Maetro. Il verbo "dimorare" che Giovanni usa, è lo stesso utilizzato nel discorso della vite e dei tralci: "Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me" (Gv 15,4).
Gesù vuole che i suoi partecipino della sua stessa vita, quella Vita che lo unisce intimamente al Padre: "Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch'essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato" (Gv 17,24).

Ogni chiamata a seguire Gesù, lo sappiamo, passa attraverso la mediazione di qualcuno che ci indica il percorso e ci illumina nella scelta. Così è stato per Samuele (cf. 1Sam 3,10.19; I lettura) iniziato all'ascolto della Voce del Signore che chiama il ragazzo ancora inesperto; così è per ciascuno di noi che ha intrapreso il cammino al seguito di Gesù. L'incontro con Lui ha coinvolto a tal punto tutta la nostra vita che non è possibile tenere per noi il tesoro che abbiamo trovato. E nella gioia di poter condividere il frutto di questo incontro, portiamo ad altri la nostra "scoperta". Così è stato per Andrea che subito ha coinvolto il fratello Simone.
L'incontro con Gesù ci trasforma e ci fa comprendere il nostro posto alla sua sequela. Come per Pietro, anche a noi, in altro modo, è stato cambiato il nome, perché nel nostro stare con Gesù, tutta la nostra persona ha subito una trasformazione radicale.
Gesù ci ha preso con sé per fare di noi, tutti insieme, fratelli e sorelle, un sol Corpo con Lui.

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Venite e vedrete (Gv 1,39)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Parola-sintesi proposta a suo tempo pubblicata:
 Maestro, dove dimori? (Gv 1,38) - (14/01/2018)
(vai al testo…)
 Videro dove dimorava... e rimasero con lui (Gv 1,39) - (18/01/2015)
(vai al testo…)
 Abbiamo trovato il Messia (Gv 1,41) - (15/01/2012)
( vai al testo…)
 "Ecco l'Agnello di Dio!" E i due discepoli seguirono Gesù (Gv 1,36-37) - (17/01/2009)
(vai al post "Seguire Gesù")

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
  Il Signore "guarda", "passa", "chiama" (12/01/2018)
  Il dono di poter "incontrare" Gesù (16/01/2015)
  L'incontro! (13/01/2012)

Commenti alla Parola:
  di Antonio Savone (VP 1.2021)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 1.2018)
  di Luigi Vari (VP 1.2015)
  di Marinella Perroni (VP 1.2012)
  di Claudio Arletti (VP 1.2009)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano
  di Letture Patristiche della Domenica

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