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venerdì 22 gennaio 2021

Chiamati a generare Vita


3a domenica del Tempo Ordinario (B)
Giona 3,1-5.10 • Salmo 24 • 1 Corinzi 7,29-31 • Marco 1,14-20
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

"Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino, convertitevi e credete nel Vangelo" (Mc 1,15). È l'inizio della missione pubblica di Gesù, l'annuncio della "novità" di Dio, del suo Vangelo: Lui, Gesù, Parola del Padre che si rivela.
Giovanni è stato arrestato. Gesù, che seguiva Giovanni e che si era fatto battezzare da lui nel Giordano, inizia da quell'evento la sua missione. Finisce il Battista, inizia il Rabbì di Nazaret: la Voce lascia il posto alla Parola. Ed è una Parola definitiva, perché "il tempo è compiuto" e l'invito a "credere al Vangelo" è essenziale.
Occorre, quindi, un cambiamento di vita, una conversione radicale, un modo "nuovo" di vedere le cose, la vita, la storia, gli avvenimenti che condizionano il nostro vivere quotidiano. Gesù inizia la sua opera in Galilea, nella"Galilea delle Genti", lontano dalla città santa Gerusalemme, in periferia, in una regione che oggi potremmo definire "secolarizzata", lontano dall'ortodossia religiosa. E da lì l'invito alla conversione.
Anche Giona fu mandato a una "città molto grande", Ninive, nota per la "condotta malvagia" dei suoi abitanti. "E i cittadini di Ninive - alla predicazione di Giona - credettero in Dio" e fecero opere di conversione (cf. Gio 3,1-5; I lettuta).
Il Signore ci incontra dove noi siamo, nella nostra quotidianità. Lì Dio si "fa vicino" (cf. Mc 1,5). Grazie alla persona di Gesù è possibile per ciascuno di noi lasciare che la Parola del Padre prenda corpo nella nostra esistenza, come una linfa nuova nel grigiore di una esistenza senza speranza.
Si tratta di fare spazio a un dono che ci viene offerto gratuitamente. Non si tratta tanto del nostro sforzo per andare incontro a Dio, quanto piuttosto di fare spazio a Lui che desidera prendere dimora nella nostra vita, farsi vicino a noi, prendersi carico di tutto noi.
La conversione non è tanto, o non solo, cercare con i nostri sforsi di scardinare i vizi o di impegnarsi a fare sempre meglio le cose buone che già pensiamo di fare. Convertirsi è piuttosto un cambio di mentalità, non un semplice sforzarsi… È lasciare che la Parola di Vita abiti la nostra vita, che Gesù ci attiri a sé; è accoglierlo… ogni giorno, in ogni occasione lieta o triste, in ogni prossimo che incontriamo. È lasciarsi stupire da Lui!
Non ci è estranea l'esperienza dei primi discepoli, chiamati a seguire il Maestro di Nazaret nel loro vivere quotidiano, quando sono al lavoro, in ogni momento: all'inizio, quando si gettano le reti per la pesca o alla fine, quando si rassettano o si riparano le reti dopo la pesca (cf. Mc 1,16-20). E l'incontro è decisivo! Si lascia tutto, lavoro, parenti, cose… Alcuni anche materialmente, ma tutti spiritualmente, perché il cuore non può essere attaccato se non a Dio, e non può essere spartito con cose o persone.

Sì, tutti siamo chiamati a diventare "pescatori di uomini". In una vita cambiata e illuminata dal Vangelo le prospettive si capovolgono. I pesci si pescano e muoiono (e servono per essere il nostro alimento), ma gli uomini si "pescano" per essere salvati. Diventare "pescatori di uomini" significa anche per noi essere uomini e donne per la vita, chiamati a generare vita, una vita piena.
Non possiamo lasciarci ingannare dal fatto che si "pesca" solo per mangiare. Si vive per qualcosa di grande. Allora il monito di san Paolo è quanto mai attuale, soprattutto in questo tempo di pandemia: "Il tempo si è fatto breve", il nostro piccolo mondo non è il tutto della nostra vita, "passa infatti la figura di questo mondo" (cf. 1Cor 7,29-31; II lettura).
Allarghiamo il cuore e l'anima alle cose grandi che il Signore ci offre, pur nella precarietà della nostra esistenza.

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini (Mc 1,17)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Parola-sintesi proposta a suo tempo pubblicata:
 Convertitevi e credete nel Vangelo (Mc 1,15) - (21/01/2018)
(vai al testo…)
 Convertitevi e credete nel Vangelo (Mc 1,15) - (25/01/2015)
(vai al testo…)
 Venite dietro a me (Mc 1,17) - (22/01/2012)
( vai al testo…)
 Seguitemi, e io farò di voi dei pescatori di uomini (Mc 1,17) - (23/01/2009)
(vai al post "L'impegno dell'evangelizzazione")

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
  Seguire Gesù con tutto noi stessi (19/01/2018)
  Il fascino dell'incontro (24/01/2015)
  Seguire Gesù! (20/01/2012)

Commenti alla Parola:
  di Antonio Savone (VP 1.2021)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 1.2018)
  di Luigi Vari (VP 1.2015)
  di Marinella Perroni (VP 1.2012)
  di Claudio Arletti (VP 1.2009)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano
  di Letture Patristiche della Domenica

(Immagine: La chiamata dei primi discepoli, acquarello di Maria Cavazzini Fortini, aprile 2015)

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