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venerdì 23 luglio 2021

L'abbondanza che viene dal nostro poco condiviso


17a domenica del Tempo Ordinario (B)
2Re 4,42-44 • Salmo 144 • Efesini 4,1-6 • Giovanni 6,1-15
(Visualizza i brani delle Letture)


Appunti per l'omelia

Domenica scorsa il brano del vangelo proposto si concludeva con il racconto di Gesù, che, sceso dalla barca e vedendo la grande folla, si mosse a compassione perché "erano come pecore che non hanno pastore, e si mise ad insegnare loro molte cose" (cf. Mc 6,34). E il racconto di Marco continua con la moltiplicazione dei pani. Già prima era descritto che "erano molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare" (Mc 6,31). Sembra quasi sequenziale che Gesù pensi poi a sfamare tutta quella gente.
A questo punto, però, la liturgia di questa domenica non propone l'episodio della moltiplicazione dei pani riportato da Marco, ma continua, sapientemente, con il racconto dello stesso evento raccontarto da Giovanni al capitolo 6 del suo vangelo: il capitolo sul "pane della vita" (Gv 6,35). L'evangelista Giovanni, infatti, continuerà ad accompagnarci anche per le prossime quattro domeniche.
La scena è analoga a quella di Marco, anche se in ambiente diverso: Gesù era seguito "da una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi" (Gv 6,2). E Gesù si preoccupa per come sfamare tutta quella gente. Certo, materialmente, darà da mangiare a tutti e in abbondanza, ma in cuor suo "sapeva quello che stava per compiere" (Gv 6,5): un "segno" che rimandi ad una realtà ben più importante del semplice mangiare, a sé come a colui che è "il pane di Dio che discende dal cielo e dà la vita per il mondo" (Gv 6,33).
Tuttavia Gesù, in quello che sta per compiere, interpella i suoi, facendoli entrare nella dinamica di una relazione in cui l'abbondanza di Dio sposa il poco che noi abbiamo, ma che siamo in grado di mettere in comune, di condividere.
Gesù sa arrivare a tutti, sa prendere il nostro niente e farlo diventare il tutto che dà senso e che ci viene offerto in abbondanza.
La nostra adesione a Lui ha bisogno di sincerità e non può essere strumentalizzata, col rischio di vedere che Gesù si allontani da noi per rimanere solo (cf. Gv 6,15).
E questo vale anche per le nostre comunità cristiane, per le nostre attività pastorali, per il nostro servizio agli innumerevoli bisogni del territorio; servizio sempre insufficiente e non adeguato. Tuttavia la risposta a questi bisogni non sta nella ricerca di mezzi più potenti. La risposta sta nello stile evangelico del discepolo, dove solo la condivisione è in grado di portare la speranza del Vangelo: una chiesa che condivide, non che eroga semplicemente servizi o risolve problemi, una chiesa che sa accettare anche la solitudine o l'essere in minoranza, sull'esempio di Gesù.
Gesù (e noi con Lui mandati a continuare la sua missione nel mondo) non ha bisogno di riconoscimenti umani né di poteri mondani (cf. Gv 6,15).
Saremo credibili testimoni del Vangelo, se la nostra sincera condivisione con i bisogni e le necessità dei fratelli avrà come frutto l'unità nella fratellanza umana, dove sperimenteremo "un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti" (Ef 4,6; II lettura).

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo! (Gv 6,14)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:



Parola-sintesi proposta a suo tempo pubblicata:
 Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede… (Gv 6,11) - (29/07/2018)
(vai al testo…)
 C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo (Gv 6,9) - (26/07/2015)
(vai al testo…)
 Prese i pani e li diede (Gv 6,11) - (29/07/2012)
(vai al testo…)
 Gesù prese i pani e li diede a quelli che erano seduti (Gv 6,11) - (26/07/2009)
(vai al post "La soluzione della solidarietà")

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
  Condividere per moltiplicare (27/07/2018)
  Il "vero pane" sta nella condivisione (24/07/2015)
  Il pane condiviso (27/07/2012)

Commenti alla Parola:
  di Antonio Savone (VP 7.2021)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 7.2018)
  di Luigi Vari (VP 6.2015)
  di Marinella Perroni (VP 6.2012)
  di Claudio Arletti (VP 6.2009)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano

(Immagine: La moltiplicazione dei pani e dei pesci, acquarello di Maria Cavazzini Fortini, giugno 2012)

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