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venerdì 20 agosto 2021

Una fede più matura


21a domenica del Tempo Ordinario (B)
Giosuè 24,1-2a.15-17.18b • Salmo 33 • Efesini 5,21-32 • Giovanni 6,60-68
(Visualizza i brani delle Letture)


Appunti per l'omelia

Continua, nel vangelo di questa domenica, il grande discorso eucaristico sul "pane disceso dal cielo" (Gv 6,51), che pone gli ascoltatori di fronte ad una scelta, dopo aver ascoltato le parole di Gesù: "Se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita" (Gv 6,53). Sconcertati, i discepoli mormoravano e discutevano aspramente tra di loro: "Come può costui darci la sua carne da mangiare?" (Gv 6,52). "E molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato dissero: Questo parlare è duro! Chi può ascoltarlo?" (Gv 6,60).
Certo, le parole di Gesù sono sconcertanti. Ha costruito tutto il suo discorso sulla parola "carne", che bisogna mangiare la sua carne per avere la vita, ed ora afferma che "la carne non giova a nulla: è lo Spirito che dà vita" (cf. Gv 6,63). Occorre che la "carne" e il "sangue" acquistino il loro significato definitivo nella pasqua di Gesù. Sarà la sua risurrezione e "salita" al cielo che daranno luce e comprensione, con la forza dello Spirito, alle parole ad agli avvenimenti, di allora e di oggi.
Tuttavia, nessuno può esimersi dal porsi di fronte alle proprie libere scelte. Le parole di Gesù ci mettono in crisi. Nel cammino di fede si scoprono le asperità della strada, dove le scelte fatte sono messe alla prova, quando l'entusiasmo giovanile viene meno. Crisi personali e crisi comunitarie, con la tentazione di mollare tutto, come è successo dopo il discorso di Gesù: "Molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui" (Gv 6,66).
Sono passati duemila anni, ma Gesù ripete anche oggi le sue parole. Lui, sempre presente nella Parola proclamata e nel pane e nel vino consacrati nell'eucaristia che celebriamo, anche oggi offre se stesso. E l'invito è sempre attuale: "Scegliete oggi chi volete servire" (Gs, 24,15; I lettura), ripete a noi Giosuè come allora alle tribù di Israele convocate a Sichem; "Volete andarvene anche voi?" (Gv 6,67), dice Gesù ai Dodici ed anche a noi.
"Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna" (Gv 6,68), ripetiamo con Pietro.
Ognuno di noi ha la possibilità di scegliere, ma non perché non ci sono alternative.
Solo nella libertà si fanno e si rinnovano le proprie scelte: "Noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio" (Gv 6,69). Facciamo anche noi, con Pietro, la nostra professione di fede, con una fede forse meno entusiasta degli inizi del nostro incontro con Gesù, ma sicuramente più matura e più convinta.

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
…e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il santo di Dio (Gv 6,69)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:



Parola-sintesi proposta a suo tempo pubblicata:
 Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna (Gv 6,68) - (26/08/2018)
(vai al testo…)
 Signore, tu hai parole di vita eterna (Gv 6,68) - (23/08/2015)
(vai al testo…)
 Signore, da chi andremo? (Gv 6,68) - (26/08/2012)
(vai al testo…)
 Tu hai parole di vita eterna (Gv 6,68) - (23/08/2009)
(vai al post "Parole di Gesù, parole di vita")

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
  Il rischio della fede (24/08/2018)
  La Parole uniche che danno Vita (21/08/2015)
  rimanere con Lui (24/08/2012)

Commenti alla Parola:
  di Antonio Savone (VP 8.2021)
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  di Luigi Vari (VP 7.2015)
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  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano
  di Letture Patristiche della Domenica

(Immagine: Da chi andremo?, di Bernadette Lopez)

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