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venerdì 2 settembre 2022

La scelta esclusiva di Dio


23a domenica del Tempo ordinario (C)
Sapienza 9,13-18 • Salmo 89 • Filemone 9b-10.12-17 • Luca 14,25-33
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

Le esigenze della sequela di Gesù sono serie. Gesù ha "una folla numerosa" che lo segue e a questa folla di seguaci dà le sue condizioni per seguirlo, per "essere suo discepolo" (cf. Lc 14,25-33; vangelo). Non ci sono scappatoie. Le due brevi parabole, quella della torre e quella dell'esercito che parte per la guerra, sono un severo avvertimento contro qualsiasi impegni superficiale. Occorre fare bene i propri calcoli prima di intraprendere un'impresa così importante, prepararsi affinché l'esito sia positivo, pena la sconfitta o la derisione.
Seguire Gesù significa avere un amore privilegiato, esclusivo per lui, superiore a qualsiasi amore umano, pur bello come quello della famiglia. Dio va messo al primo posto, costi quel che costi! E questa scelta è causa di sofferenza, ma è la condizione per una sequela in cui la croce da portare dietro a Gesù ne è la garanzia.
L'amore esclusivo per Dio nasce da una grazia che ci fa fare un salto di qualità. È frutto della sapienza che ci salva per mezzo della quale possiamo conoscere la volontà di Dio, dato che i nostri ragionamenti sono timidi e le nostre riflessioni incerte (cf. Sap 9,13-18; I lettura).
La scelta esclusiva di Dio comporta rimuovere tutti quegli ostacoli che si possono frapporre framezzo. Occorre aver il cuore libero. Se per decidere di seguire Gesù occorre prepararsi, a maggior ragione chi ha preso seriamente questa decisione sa che deve abbandonare tutto; e preso il coraggio dei tagli da fare non desidera altro che possedere il Tutto, il Tutto che è il Signore e il suo Regno.
Allora potremo sperimentare che, superate ogni differenza imposte dal vivere sociale, siamo in Gesù tutti fratelli e come tale dobbiamo trattarci (cf. Fm 9b-10.12-17; II lettura).

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Chi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo (Lc 14,33)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata
 Chi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo (Lc 14,33) - (08/09/2019)
(vai al testo)
 Se uno viene a me e non mi ama più della propria vita… (Lc 14,26) - (04/09/2016)
(vai al testo)
 Se uno viene a me e non mi ama più della propria vita… (Lc 14,26) - (08/09/2013)
( vai al testo…)
 Chi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo (Lc 14,33) - (03/09/2010)
(vai al post "Scelta radicale")

Vedi anche il post Appunti per l'omelia:
  Tre condizioni per essere discepolo (06/09/2019)
  Per seguirlo Gesù chiede di amarlo di più (02/09/2016)
  Le condizioni per seguire Gesù (06/09/2013)

Commenti alla Parola:
  di Antonio Savone (VP 8.2022)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 8.2019)
  di Luigi Vari (VP 7.2016)
  di Marinella Perroni (VP 7.2013)
  di Claudio Arletti (VP 8.2010)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano

(Illustrazione: "Sequela", Bernadette Lopez)

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