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venerdì 9 settembre 2022

L'abisso del cuore di Dio


24a domenica del Tempo ordinario (C)
Esodo 32,7-11.13-14 • Salmo 50 • 1 Timoteo 1,12-17 • Luca 15,1-32
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

È la domenica della misericordia senza limiti di Dio! L'amore e la pazienza di Dio vanno ben oltre i nostri anche gravi tradimenti. Il suo cuore freme come "viscere di madre". Aspetta ed attende ciascuno, chiunque si sia allontanato, soprattutto col cuore, anche se fisicamente vicino alla casa paterna. Va oltre al nostro ottuso ragionamento di mormorazione, perché constatiamo che il Padre, in Gesù, "accoglie i peccatori e mangia con loro" (cf. Lc 15,2).
La gioia del Padre non si può misurare, perché in Cielo si fa festa "per un solo peccatore che si pente, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione". E l'invito è questo: "Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che si era perduta…; ho trovato la moneta che avevo perduto" (cf. Lc 15, 6-9).
La gioia per uno solo che ritorna è più grande che per tutti quelli che sono giusti… Ma chi può dirsi giusto? E chi non ha bisogno di conversione? Maria certamente è l'unica giusta! Eppure Gesù ci dice che la gioia del Padre è più grande! Il cuore di Dio è veramente un abisso! Certo in Cielo siamo giusti perché giustificati dal sangue di Cristo. Ed in Lui siamo tutti giustificati, predestinati ad essere santi e immacolati nella carità, secondo il disegno di amore della sua volontà (cf. Ef 1,4-6).
Il Padre ci ha dato tutto. Ha diviso le sue sostanze con noi, cioè ha dato tutto ciò che Lui è, nonostante la nostra libertà di sperperare il suo patrimonio fuori casa o di restare in casa a lavorare nei campi di famiglia ma senza aver compreso il cuore del Padre. E così ci troviamo sempre "fuori casa" (cf. Lc 15,11-32).
La nostra fortuna sarà riuscire ad "entrare in casa" o perché spinti dalla necessità o perché il nostro cuore si è convertito da una legalità spirituale che cozza col modo di pensare e di agire di Dio. Occorre in ogni caso prendere coscienza che siamo bisognosi di misericordia, sperimentando per grazia tutta la magnanimità che Gesù ha dimostrato per noi, come è stato per Paolo (cf. 1Tm 1,12-17; II lettura).

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte (Lc 15,10)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata
 Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora (Lc 15,6) - (15/09/2019)
(vai al testo)
 Mi alzerò e andrò da mio padre (Lc 15,18) - (11/09/2016)
(vai al testo)
 Rallegratevi con me perché ho trovato la mia pecora (Lc 15,6) - (15/09/2013)
( vai al testo…)
 Vi sarà gioia in cielo per un solo peccatore che si converte (Lc 15,7) - (10/09/2010)
(vai al post "La gioia della rinascita")

Vedi anche il post Appunti per l'omelia:
  Rallegrarsi con il Padre (13/09/2019)
  Dio è in cerca di me, l'amato perduto (09/09/2016)
  La gioia di Dio che perdona (06/09/2013)

Commenti alla Parola:
  di Antonio Savone (VP 8.2022)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 8.2019)
  di Luigi Vari (VP 7.2016)
  di Marinella Perroni (VP 7.2013)
  di Claudio Arletti (VP 8.2010)
  di Enzo Bianchi

(Illustrazione: Commosso gli corse incontro, acquarello di Maria Cavazzini Fortini, marzo 2014)

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