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venerdì 12 dicembre 2025

La gioia dell'attesa



3a domenica di Avvento (A)
Isaia 35,1-6a.8a.10 • Salmo 145 • Giacomo 5,7-10 • Matteo 11,2-11
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

"Rallegratevi sempre nel Signore, ve lo ripeto: rallegratevi. Il Signore è vicino" (cf. Fil 4,4.5; Antifona d'ingresso). Siamo invitati non alla tristezza per la nostra solitudine, ma alla gioia per l'attesa di Colui che sta per venire, anzi che viene. Sì, Lui, il Veniente. Noi lo attendiamo con gioia perché le promesse fatte ai nostri padri si realizzano oggi. Tutto il creato è in esultanza perché "Egli viene a salvarci" (cf. Is35,1-6a.8a.10; I lettura). Per questo occorre avere occhi nuovi e orecchi che sappiano ascoltare la voce, foriera della Parola di vita.
Il Signore viene. Noi lo attendiamo. Attendere è diverso da aspettare: chi aspetta un'occasione, una opportunità rischia spesso di rimanere deluso perché sfugge all'attenzione del presente. Perché aspettare è sedersi, accomodarsi. Ed in questa situazione non è possibile gioire. L'attesa invece è fatta di domande, si decentra. Chi attende domanda sinceramente, non pretende di avere ragione.
Anche Giovanni, che è in carcere, chiede, fa domande, nonostante fosse un uomo tenace, testimone della verità. Ed ha dubbi: "Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro? (Mt 11,3). Il Messia preannunciato da Giovanni, colui che ha il mano la scure per tagliare alla radice e la pala per pulire l'aia, che ristabilisce la giustizia con la forza, non è secondo le sue attese.
La risposta di Gesù è la realizzazione delle promesse fatte ai padri (cf. Mt 11,4-5), cioè un Dio che salva non attraverso segni di potenza, ma attraverso il coraggio di una piena solidarietà con gli ultimi e un servizio instancabile alla povertà dell'uomo.
Anche per noi questo è il Messia che attendiamo? Perché il dubbio che ci sia un Dio che permette tutto ciò che sta accadendo nel mondo ci tormenta. Tuttavia è accogliendo questo mistero di un Dio che si prende cura di noi in modo del tutto originale, soffrendo con noi, è l'unica via sulla quale possiamo incontrare il Signore che viene nel nostro mondo. Un mondo segnato dalla sconfitta e dalla sofferenza.
Allora ecco l'invito dell'apostolo Giacomo ad essere costanti nell'attesa, come l'agricoltore attende il frutto della terra, rinfrancando i nostri cuori, senza lamentarci gli uni degli altri (cf. Gc 5,7-10; II lettura).
Chi è allora quel Giovanni che ha dubbi? Una canna sbattuta da vento? Un uomo vestito con abiti di lusso? Un profeta? Lui è più che un profeta, il più grande nato da donna. Tuttavia, dice Gesù, "il più piccolo del regno dei cieli è più grande di lui" (cf. Mt 11,2-11).
Giovanni è grande perché è piccolo. Allora la via indicataci per incontrare il Signore è quella dell'umiltà, dell'umiltà di colui che sa di dover diminuire perché Lui abbia a crescere (cf. Gv 3,30), dove non ci stanno coloro che possiedono la verità, ma quanti ad essa si affidano, disarmati e pieni di fiducia.

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui (Mt 11,11)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata
 Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero (Mt 11,10) - (11/12/2022)
(vai al testo)
 Sei tu colui che deve venire? (Mt 11,3) - (15/12/2019)
(vai al testo)
 Sei tu colui che deve venire? (Mt 11,3) - (11/12/2016)
(vai al testo)
 Beato è colui che non trova in me motivo di scandalo! (Mt 11,6) - (15/12/2013)
( vai al testo…)
 Siate costanti fino alla venuta del Signore (Gc 5,7) - (12/12/2010)
( vai al testo…)

Vedi anche il post Appunti per l'omelia:
  La perseveranza nell'attesa (09/12/2022)
  Piccoli, ma protagonisti nel Regno (13/12/2019)
  Lo scandalo della misericordia (9/12/2016)
  Il tempo della misericordia (13/12/2013)

Commenti alla Parola:
  di Goffredo Boselli (VP 11.2025)
  di Antonio Savone (VP 11.2022)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 11.2019)
  di Cettina Militello (VP 10.2016)
  di Gianni Cavagnoli (VP 10.2013)
  di Marinella Perroni (VP 9.2010)
  di Enzo Bianchi

(Illustrazione: "Andate e riferite a Giovanni…", G. Trevisan, La Domenica 14 dicembre 2025)

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