Raccolgo dal settimanale cattolico "Settegiorni dagli Erei al Golfo", della diocesi di Piazza Armerina, di cui fa parte anche la città di Gela, città dell'amico diacono Rocco, recentemente scomparso e di cui ho parlato in questo blog, il seguente articolo, a firma di Tatò Sauna.
Si parla della cappella costruita presso la sede dei Vigili urbani di Gela, di cui Rocco era Ispettore oltre che assistente spirituale.
«La nuova sede della polizia municipale di Gela avrà una cappella. Sarà, forse la prima e l'unica in tutto il territorio nazionale. Lo ha previsto con una apposita delibera l'amministrazione comunale di Gela, venendo così incontro ad una specifica richiesta di alcuni componenti del corpo di polizia municipale. In particolare modo dall'assistente spirituale dei vigili, il diacono Rocco Goldini, ispettore dei vigili di Gela. "Voglio ringraziare l'amministrazione, in particolare l'assessore Nuara, che è stata molto sensibile alla nostra richiesta - ci dice l'ispettore Goldini. È la prima volta che una struttura di questo genere viene costruita in una sede dei vigili. Una vera svolta culturale. Vi è necessità nell'uomo moderno frastornato, pieno di tante cose da fare, sempre di corsa, di fermarsi, di guadarsi dentro, di resettarsi. Invece la vita è un correre continuo, spasmodico, che non porta a nulla, se non ad essere nervosi, depressi, irascibili; allora quale migliore occasione di trovare già nel posto di lavoro un'oasi, un luogo dove trovi sempre qualcuno che ti ascolta, che ti sta accanto, pronto sempre ad una parola di pace e di amore. La necessità della creatura di ritrovarsi in colloquio con il suo Creatore. Allora, vai a casa più tranquillo pronto ad amare e vivere meglio la tua famiglia, i tuoi amici". Perchè proprio nei vigili? "Facciamo un lavoro bello e stressante nello stesso tempo. Traffico, venditori ambulanti, case abusive. Finisci il tuo turno di lavoro che a volte sei distrutto. Hai bisogno di riposarti. Un momento di pace. Hai la necessità di fare vuoto dentro di te. Di fare deserto. Per ripartire. Per ritornare in te stesso pronto per abbracciare i tuoi cari. Vorrei dire che in ogni posto di lavoro è necessario creare questo angolo. Si avrebbe meno consumo di alcool e di psicofarmaci. Lo dice Papa Benedetto XVI che bisogna superare l'attuale fase di relativismo pratico, con una più diffusa evangelizzazione, che deve essere capillare. Questa si realizza partendo dal luogo di lavoro con la presenza della cappella. Una svolta quindi coraggiosa, che avrà risvolti positivi per la vita di ciascun vigile"».
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mercoledì 6 maggio 2009
Rocco racconta (Una cappella per i Vigili urbani)
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