Battesimo del Signore (B)
Appunti per l'omelia
Immersi anche noi in quell'acqua che tutto rigenera, in quella Parola che discende da Cielo come pioggia che non vi ritorna "senza aver irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia: Parola che opera secondo il desiderio per cui è stata mandata" (Cfr. Is 55,10-11).
E la Parola venne a noi, nello Spirito, con l'acqua e con il sangue (Cfr. 1Gv 5,6), in quell'acqua in cui siamo stati lavati, in quel sangue in cui siamo stati rigenerati.
Mistero grande di un Dio che si manifesta a noi nel suo annullarsi in una condizione di servo (cfr. Fil 2,7). Dio, infatti, per manifestarsi, può soltanto "discendere": modello per il nostro vivere su questa terra da veri suoi figli.
Immerso Gesù nelle acque del Giordano, nel suo uscire dall'acqua, in questo aprirsi delle acque che ce lo riconsegnano, quasi in un effetto speculare, contempliamo lo squarciarsi dei cieli: il discendere dello Spirito e il venire della Voce di compiacimento per il Figlio amato (Cfr. Mc 1,10-11).
In quel Figlio, anche noi siamo diventati "figli": anche per noi sono rivolte le parole del Padre: "In te ho posto il mio compiacimento", se veramente abbiamo accolto lo Spirito che ci è stato donato.
Vivere il nostro Battesimo è uscire dall'acqua con impresso il Volto del Figlio, e passare per questo mondo sanando tutti, come ha fatto Lui.
Sono capitato in questo blog per caso e mi e' piaciuto molto.
RispondiEliminaTornerò a trovarti presto.
Ciao.
Sarai sempre il benvenuto!
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