Home

           Chi sono

           Per Oggi (vai al commento)
          

           Parola che si fa vita

           Omelie

           Sito personale di testi
           e documenti


           Etichette Argomenti

           Archivio del Blog



Questo Blog è la nuova versione di
essere sempre famiglia
(clicca qui per entrare)


Archivio blog

venerdì 26 febbraio 2021

Accogliere la Parola è farsi servi


2a domenica di Quaresima (B)
Genesi 22, 1-2.9a.1 0-13.15-18 • Salmo 115 • Romani 8,31b-34 • Marco 9,2-10
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia


"Questi è il Figio mio, l'amato: ascoltatelo!" (Mc 9,7). Il Padre per la seconda volta e ultima (la prima al battesimo nel Giordano), fa udire la sua voce nei riguardi del Figlio amato. Ed è l'invito, la sua volontà, ad accogliere la Parola, quella Parola che è da sempre nel seno del Padre; anzi, la Parola stessa del Padre partecipata a noi nel Figlio (cf. Gv 1,18).
Accogliere con tutto il nostro essere il Figlio, compimento della Legge e dei Profeti (cf. Mc 9,4), è avere in noi gli stessi suoi sentimenti, il suo modo di essere e di sentire; di Lui che "svuotò se stesso, assumendo una condizione di servo, facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce" (cf. Fil 2, 5-8).

Gesù sta preparando i suoi discepoli all'esperienza tragica della croce: uno scandalo, una cosa inaccettabile per il suo essere Messia. Ad alcuni però, a Pietro, Giacomo e Giavanni che Gesù conduce su un alto monte, in disparte, per alleviare il loro smarrimento, si manifesta trasfigurato: anticipo della sua gloria dopo la risurrezione dai morti (cf. Mc 8,2-9).
La vita non finisce con la morte. La risurrezione invece è la misura della nostra esistenza: la Vita vera, piena, perfetta, cioè "eterna". Vita che ci viene donata dal Figlio, con l'offerta della sua stessa vita: segno dell'amore del Padre che per primo ci ha amato offrendo il proprio Figlio per amore della sua creatura (cf. 1Gv 4,9-10).
Amore, che chiede anche a noi di posporre tutto, persino la propria vita, per essere partecipi della Vita della Trinità. Come è stato per Abramo, che sacrifica il proprio figlio, segno dell'amore del Padre che offre il Figlio unigenito, promessa di ogni benedizione per una generazione nuova di persone rigenerate, di una umanità redenta, "più numerosa delle stelle del cielo e della sabbia che è sul lido del mare", in cui "tutte le nazioni della terra" saranno fatte partecipi (cf. Gen 22,17-18; II lettura).
Ma questo "perdere", questa "offerta" di sé, non è di immadiata accettazione. Pensare al Maestro come a un fallito non è accettabile… Tuttavia, sapere che "dopo" ci sarà la Vita, ci dà la forza per superare la prova, anche se non ne comnprendiamo appieno il significato, come è stato per i tre discepoli che si chiedevano "che cosa volesse dire risorgere dai morti" (Mc 9,10).
La fede in Colui che ci ha chiamati è più forte di ogni oscurità. Anzi, è la certezza che Paolo testimonia: "Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli, che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerà forse ogni cosa insieme a lui?". È la fede in quel Gesù che "è morto, anzi è risorto e sta alla destra di Dio e intercede per noi!" (Rm 8,31-34; II lettura), confortati dalla speranza che "seguendo in tutto le sue orme, siamo con lui trasfigurati nello splendore della luce del Padre" (cf. Colletta II).

-------------
Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Questi è il figlio mio, l'amato: ascoltatelo (Mc 9,7)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Parola-sintesi proposta a suo tempo pubblicata:
 Questi è il figlio mio, l'amato: ascoltatelo (Mc 9,7) - (25/02/2018)
(vai al testo…)
 Rabbì, è bello per noi essere qui (Mc 9,5) - (01/03/2015)
(vai al testo…)
 Fu trasfigurato davanti a loro (Mc 9,2) - (04/03/2012)
( vai al testo…)
 Dio ha dato il proprio Figlio per noi tutti (Rm 8,32) - (08/03/2009)
(vai al post "Dalla morte, la vita")

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
  L'amore di Dio nel dono del Figlio (23/02/2018)
  Nell'ascolto ci si scopre "figli" e "fratelli" (28/02/2015)
  Il dolore trasformato in amore (02/03/2012)

Commenti alla Parola:
  di Antonio Savone (VP 2.2021)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 2.2018)
  di Luigi Vari (VP 2.2015)
  di Marinella Perroni (VP 2.2012)
  di Claudio Arletti (VP 2.2009)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano
  di Letture Patristiche della Domenica

(Immagine: Trasfigurazione, Icona del XII sec., Santa Caterina nel Sinai)

Nessun commento:

Posta un commento

Visitati di recente