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venerdì 29 ottobre 2021

L'amore perfetto


31a domenica del Tempo Ordinario (B)
Deuteronomio 6,2-6 • Salmo 117 • Ebrei 7,23-28 • Marco 12,28-34
(Visualizza i brani delle Letture)


Appunti per l'omelia

Alla fine delle dispute intercorse tra Gesù e i farisei e i sadducei, si inserisce nella scena uno scriba, che sembra ben disposto verso Gesù avendo ascoltate le sue risposte, per porgli una domanda circa il comandamento più importante per l'ambiente giudaico del tempo. E Gesù accetta di essere interrogato… La questione posta dallo scriba era di massima attualità, data la reale difficoltà (o impossibilità) di adempiere a tutti i precetti (ben 613!).
La risposta di Gesù, che trova consenso compiaciuto da parte dello scriba, di individuare al primo posto l'amore verso Dio, come "l'unico Signore", da amare "con tutto il cuore, con tutta l'anima, con tutta la mente e con tutte le forze" e al secondo di "amare il prossimo come se stessi", chiarisce che questo amore è unico: "Non c'è altro comandamento più grande di questi" (cf. Mc 12,29-13). L'amore verso Dio e l'amore verso il prossimo: due facce della stessa medaglia! L'amore verso Dio si esprime e si applica amando il prossimo - e questo "vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici" (cf. Mc 12,33), respingendo così ogni vuoto ritualismo - perché, come scrive l'evangelista Giovanni, "non si può amare Dio che non si vede se non si ama il prossimo che si vede"; e se uno dice: «Io amo Dio» e odia suo fratello è un bugiardo" (cf. 1Gv 4,20).
Allo stesso modo, se da credente uno escludesse Dio dall'amore verso il prossimo, il suo rapporto con gli altri sarebbe idolatria e l'amore non genuino.
È inconcepibile per il credente essere interiormente diviso fra i doveri verso Dio e il modo di comportarsi nei confronti dei nostri simili (e del creato), nel contesto familiare e in quello sociale.
A questo proposito, dopo aver sperimentato l'amore di Dio nei nostri confronti, sono chiare le parole di Giovanni come nostra risposta a questo amore: "Se Dio ci ha amati così (mandando il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati), anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri" (cf. 1Gv 410-11). Questo è l'unico modo per ricambiare questo amore. Infatti, "nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l'amore di lui è perfetto in noi" (1Gv 4,12).
Il comandamento del'amore di Dio e del prossimo non è più una sintesi morale, ma è la nuova possibilità offerta all'uomo qui e ora nell'incontro con Gesù, l'unico che rende visibile e accettabile l'amore di Dio.


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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Non sei lontano dal regno di Dio (Mc 12,34)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:



Parola-sintesi proposta a suo tempo pubblicata:
 Amerai il Signore tuo Dio. Amerai il prossimo tuo (Mc 12,30.31) - (04/11/2018)
(vai al testo…)
 Amerai il tuo prossimo come te stesso (Mc 12,31) - (04/11/2012)
(vai al testo…)

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
  Che cosa conta di più? (02/11/2018)
  Il culto più vero e gradito a Dio (02/11/2012)

Commenti alla Parola:
  di Antonio Savone (VP 9.2021)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 10.2018)
  di Marinella Perroni (VP 9.2012)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano


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