La "cenere" che viene posta sul nostro capo dà inizio ai "40 giorni" quale impegno di penitenza, e conferma a prendersi "cura" degli altri. Gesto che sarà reso visibile con la "lavanda dei piedi", il giovedì santo.
Nella nostra fragilità e debolezza umana, siamo chiamati a seguire Gesù, il Figlio, fattosi servo nostro, di noi fatti suoi fratelli, a partire da una operosa "prossimità" fino al dono di tutto noi stessi e della nostra vita.
Il Pentimento e il Servizio, indicati dalla Chiesa con questi due segni della cenere e dell'acqua, vanno accolti nella grazia dell'oggi per poi viverli lungo tutta la vita.
La cenere è accompagnata dalle parole: "Convertiti, e credi al Vangelo": abbandono del trascorso non evangelico e passaggio a una nuova fase di "ossigenazione" per respirare a pieni polmoni con "l'alito di vita", il soffio creatore dello Spirito di Dio.
Il giovedì santo, attraverso il racconto evangelico e il gesto della lavanda dei piedi, saremo immersi nella quotidianità del servizio e della cura degli altri.
Iniziamo la Quaresima, cammino di conversione e palestra di servizio fraterno, per giungere "rinnovati" alla Pasqua di resurrezione, la nuova vita indicataci da Cristo e donataci grazie al suo santo Spirito. Un viaggio sospeso tra "cenere e acqua".
La cenere bruci sul nostro capo perché possiamo prendere sempre più coscienza delle nostre miserie e delle nostre fragilità e aprirci alla grazia di una vera conversione.
Alla fine di questo cammino cercheremo l'acqua da versare con fraterno amore ai piedi dei nostri fratelli.
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