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venerdì 18 agosto 2023

La fede che ribalta gli schemi


20a domenica del Tempo ordinario (A)
Isaia 56,1.6-7 • Salmo 66 • Romani 11,13-15.29-32 • Matteo 15,21-28
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

"La mia casa si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli" (cf. Is 56,7; I lettura). Il Signore è il Dio di tutti; il Figlio ha dato la vita per l'umanità intera. Questo dice il nostro credo, questa è la nostra fede. Ed è la verità, perché "Dio ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti" (cf. Rm 11,32; II lettura).
Tuttavia il comportamento di Gesù, come ci viene descritto dal vangelo proposto per questa domenica (cf. Mt 15,21-28), sembra dire il contrario. Questo è il mistero racchiuso nell'incarnazione del Verbo di Dio! Noi ci saremmo aspettati, secondo i nostri schemi, che Gesù si comportasse benevolo verso tutti, anche verso chi non appartiene al suo popolo. E facciamo difficoltà a comprendere. Ma, d'altro canto, sappiamo bene che il Figlio di Dio ha assunto la nostra natura umana, è entrato nella storia, ed in particolare nella storia di un popolo con la sua cultura, le sue credenze religiose, i suoi usi. Gesù non si sottrae alla condizione umana, ma sperimenta nella sua carne il limite umano. E questo limite Lui stesso lo ha superato e ci ha indicato il modo per superarlo: amando.
L'episodio della donna cananea è esemplare. Il dolore di questa donna, l'insistenza della sua richiesta di aiuto per la "figlia molto tormentata dal demonio", la fede di questa donna che non frequenta il tempio e prega dei stranieri, commuove il cuore di Gesù. Non il fastidio che i discepoli provano nel vederla corrergli dietro gridando, ma la fede "grande" di questa madre. Questa fa rompere gli schemi allo stesso Gesù, nonostante avesse dichiarato apertamente di essere "mandato se non alle pecore perdute della casa di Israele".
Il cammino umano del Figlio di Dio è il cammino stesso che la comunità dei credenti è chiamata a percorrere, sapendo scoprire nel dolore del prossimo la porta spalancata per andare oltre i nostri schemi. Schemi consolidati di persone che pretendono di possedere la verità… Questo cammino di "con-passione", di accoglienza del dolore altrui, ci fa fare l'esperienza di quella fraternità universale a cui siamo chiamati e per la quale Gesù ha dato la vita, affinché "tutti siano una cosa sola".

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Donna, grande è la tua fede! (Mt 15,28)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata
 Donna, grande è la tua fede! (Mt 15,20) - (16/08/2020)
(vai al testo)
 Pietà di me,Signore, figlio di Davide (Mt 15,22) - (20/08/2017)
(vai al testo)
 Donna, grande è la tua fede! (Mt 15,20) - (17/08/2014)
(vai al testo)
 Donna, grande è la tua fede! (Mt 15,28) - (16/08/2008)
(vai al post "Fidarsi e affidarsi a Dio")

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
  Un dono senza barriere (14/08/2020)
  La grande fede della donna cananea che "cambia" Gesù (18/08/2017)
  L'appartenenza a Cristo si fonda unicamente sulla fede (16/08/2014)

Commenti alla Parola:
  di Antonio Savone (VP 8.2023)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 8-9.2020)
  di Cettina Militello (VP 7.2017)
  di Gianni Cavagnoli (VP 7.2014)
  di Marinella Perroni (VP 7.2011)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano

(Immagine: Il grido della cananea, acquarello di Maria Cavazzini Fortini, luglio 2011)

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