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mercoledì 28 febbraio 2024

Attraverso il deserto alla libertà [2]


Riprendo la lettura del Messaggio di papa Francesco per questa Quaresima.

"Dio educa il suo popolo, perché esca dalle sue schiavitù e sperimenti il passaggio dalla morte alla vita".
"L'esodo dalla schiavitù alla libertà - scrive il papa - non è un cammino astratto". Occorre guardare alla realtà, ed in essa prendere le decisioni opportune: "voler vedere la realtà"! Come fa Dio. Lui si rivela come un Dio "che vede e soprattutto ascolta: «Ho osservato la miseria del mio popolo… ho udito il grido…"sono sceso a liberarlo»".
Sì, Dio è sceso a liberarci. Nel Figlio il Padre ha assunto la nostra carne, prendendo su di sé la totalità della nostra condizione di schiavitù, facendosi lui stesso servo di tutti.
Il Figlio di Dio svuotò se stesso, non considerando un tesoro geloso il suo essere come Dio (cf. Fil 2,6 seg.), per farci partecipi della figliolanza divina.
Dio ha visto e udito. "Anche oggi il grido di tanti fratelli e sorelle oppressi arriva al cielo". Allora è opportuno chiederci se "arriva anche a noi", se "ci scuote", se "ci commuove". Guardare alla realtà significa prendere sul serio il fatto di che cosa nega il nostro essere fratelli "allontanandoci gli uni dagli altri".
Il nostro cammino quaresimale sarà concreto se prenderemo coscienza di essere "sotto il dominio del Faraone", un dominio che "ci rende esausti e insensibili", attratti sempre da "una inspiegabile nostalgia della schiavitù", attratti verso "cose già vissute, a discapito della libertà".
Ma come al tempo dell'Esodo, è Dio "a vedere, a commuoversi e a liberare". È Lui che fa il primo passo, è Lui che ama per primo, invitandoci ad accogliere il suo dono. Eppure quanto sogniamo ancora le "cipolle dell'Egitto", in "un deficit di speranza"! Ci è difficile alzare il capo… E questa nostra incapacità a smuoverci, commuove il cuore di Dio.
È troppo importante che l'umanità riacquisti lo splendore dell'origine. Non è comprensibile che "un'umanità giunta alla soglia della fraternità universale… brancoli nel buio delle disuguaglianze e dei conflitti".
Dio ha visto la nostra incapacità a rialzarci e ha compassione di tutti i suoi figli. A noi l'invito, in questa Quaresima, a lasciarci condurre dalla misericordia di Dio verso quella terra dove "scorre latte e miele".
Lo potremo fare se, come Lui, impariamo a guardarci attorno, a scorgere nei fratelli che soffrono la possibilità di amare con lo stesso amore di Dio.

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