2a domenica del Tempo ordinario (C)
Isaia 62,1-5 • Salmo 95 • 1 Corinzi 12,4-11 • Giovanni 2,1-11
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Appunti per l'omelia
Il racconto di uno sposalizio sta appunto ad indicare l'intimo rapporto tra Dio e l'umanità, tra Gesù e la comunità dei cedenti. È la gioia di questa ritrovata "alleanza" nello Spirito che fa della Chiesa la vera testimone del Signore risorto. È proprio questo rapporto con Dio che lo Sposo Gesù viene a rinnovare, stravolgendo le nostre abitudini che ingessano la nostra vita religiosa.
"Non hanno vino", dice Maria al Figlio. Manca a questa comunità lo slancio di un amore che genera vita. Non è sufficiente vivere di soli doveri senza gustare la gioia e il sussulto dell'incontro con il Signore.
Le giare vuote di pietra stanno ad indicarla quella Legge che impone un dovere, che è diventata un peso; un dovere spesso vuoto di significato e compiuto con gesti automatici.
La madre di Gesù non denuncia solo una mancanza materiale del momento. Essa intuisce che occorre entrare nella logica dell'«ora» del Figlio. "Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora" (Gv 2,4). Ma con l'intervento di Maria, ora Gesù entra in quell'«ora» e da quel momento tutto è in funzione dell'evento pasquale.
Maria sa vivere per prima il cambiamento dell'acqua in vino. Vive, come vera discepola, nella fede che è abbandono fiducioso ai piani di Dio.
"Qualsiasi cosa vi dica, fatela" (Gv 2,5). Anche i servi obbediscono e non sanno che l'acqua diventerà vino.
Entrare nell'«ora» di Gesù non è accettare il contenuto delle parole di Gesù perché le abbiamo ritenute ragionevoli. È credere in Lui, oltre le sue parole. Allora sì che gusteremo la gioia delle nozze con lo Sposo, perché Lui ha riempito le nostre anfore non con l'acqua della purificazione rituale, ma col vino nuovo, segno del suo sangue, col calice della salvezza, preludio alla felicità del giorno di Pasqua.
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Vedi anche:
Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui (Gv 2,11)
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PDF formato A4, stampa f/r per A5:
Parola-sintesi proposta a suo tempo pubblicata:
• Qualsiasi cosa vi dica, fatela (Gv 2,5) – (16/01/2022)
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• Qualsiasi cosa vi dica, fatela (Gv 2,5) – (20/01/2019)
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• Qualsiasi cosa vi dica, fatela (Gv 2,5) - (17/01/2016)
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• I suoi discepoli credettero in Lui (Gv 2,11) - (20/01/2013)
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• Qualsiasi cosa vi dica, fatela (Gv 2,5) - (17/01/2010)
(vai al post "Guardare al figlio…")
Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
• Introdotti alla vera festa di nozze (14/01/2022)
• Lo Sposo che offre il vino nuovo (18/01/2019)
• Colui che riempie le anfore vuote del cuore (15/01/2016)
• Gesù, lo Sposo (18/01/2013)
Commenti alla Parola:
• di Goffredo Boselli (VP 1.2025)
• di Antonio Savone (VP 1.2022)
• di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 1.2019)
• di Luigi Vari (VP 11.2015)
• di Marinella Perroni (VP 11.2012)
• di Claudio Arletti (VP 11.2009)
• di Enzo Bianchi
• di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano
• di Letture Patristiche della Domenica
(Immagine: Le nozze di Cana, acquarello di Maria Cavazzini Fortini, gennaio 2019)
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