Primo frutto è sentir sgorgare dal nostro cuore l'unica fondamentale preghiera di Gesù e la nostra, di figli prodighi: "Padre!".
Nella dolcezza di questo incontro, le opere della carne che il mondo continua a presentarci in modo attraente e razionale si rivelano come paglia che brucia al fuoco del buono e del bello che solo può esistere in Dio. I frutti dello Spirito: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé, ci invadono e ci fanno vivere come realtà il sogno che contiene le aspirazioni profonde di ogni essere umano. Il passo, una volta provato il dono dell'amore, non è più difficile: diventa una gioiosa pazzia crocifiggere la nostra carne con le sue passioni e desideri. È uscire dal fango che ci soffoca e ci opprime e entrare in un bagno di freschezza e di luce che ci penetra fin nell'intimo e trasforma il cuore di pietra nel cuore di Gesù, fatto della carne di Dio.
Testimonianza di Parola vissuta
Due famiglie, i cui bambini aiutiamo col sostegno a distanza, vivevano in una povertà estrema. In una la madre era morta e il padre era infermo a letto; nell'altra, molto numerosa, il padre aveva bisogno di un'urgente operazione ma non aveva i soldi.
Sono tornata a casa triste e impotente davanti a tanta miseria. Subito però ho cercato di fare qualcosa: con delle amiche siamo andate a pulire la casa del ragazzo solo col padre. Era molto sporca, i vestiti maleodoranti. Abbiamo cominciato a lavarli e a pulire per terra, il bagno, la cucina… I vicini erano stupiti, ma la sorpresa e la gioia del padre e del ragazzo erano indescrivibili.
Per l'atra famiglia abbiamo tutte versato una piccola somma e abbiamo coinvolto nella raccolta anche i colleghi di lavoro. Alla fine, raggiunto il necessario, ho portato l'infermo all'ospedale pagando l'importo dell'operazione e delle medicine. L'intervento è andato bene. Non so se la loro gioia era più grande della nostra. Tornando a casa, ci siamo dette che forse anche così si poteva iniziare a costruire la pace.