Home

           Chi sono

           Per Oggi (vai al commento)
          

           Parola che si fa vita

           Omelie

           Sito personale di testi
           e documenti


           Etichette Argomenti

           Archivio del Blog



Questo Blog è la nuova versione di
essere sempre famiglia
(clicca qui per entrare)


Archivio blog

venerdì 26 novembre 2021

Il compimento della storia


1a domenica di Avvento (C)
Geremia 33,14-16 • Salmo 24 • 1 Tessalonicesi 3,12-4,2 • Luca 21,25-28.34-36
(Visualizza i brani delle Letture)


Appunti per l'omelia

Il nuovo anno liturgico inizia con un brano evangelico (cf. Lc 21,25-28.34-36) dal carattere apocalittico, che potrebbe sembrare catastrofico; ma non è così. Vuole sì parlarci della fine dei tempi, ma vuole innanzitutto dare un significato alle tragedie umane; farci capire che la fine della storia non la fine di tutto, ma il compimento della storia stessa che è sempre misteriosamente condotta dalla mano provvidente Dio, pur nel rispetto della libertà della creatura umana. Ci rammenta che la visione della nostra vita, se non è sorretta dalla speranza, barcolla nel buio; quando invece l'invito a "vegliare" ci fa desiderare di appartenere, già fin d'ora, alla gloria del Cielo. La speranza, sorretta dalla Parola di Dio che è più duratura del cielo e della terra, ci introduce nella visione di un mondo totalmente trasformato, dove potremo contemplare il volto di Dio e guatare la sua presenza.
Le parole dei Gesù, molto concretamente, ci interpellano nell'oggi della nostra vita: io, ora, mi sento sveglio o addormentato e vivo il tempo presente lasciandolo passare senza pensare?
L'invito, allora, è a "stare attenti", a "non appesantirci" in "crapule", in quell'eccesso nel mangiare e nel bere che altera la coscienza: stile di una vita dissipata. Le stesse preoccupazioni e gli affanni della vita, quando riponiamo la nostra sicurezza nelle cose materiali, offuscano il nostro rapporto di fede in Dio. Gesù ha sempre insistito nell'avere fiducia nella cura provvidenziale del Padre, ricordandoci che le preoccupazioni mondane possono offuscare la forza della Parola (cf. Lc 8,14). Pressante è quindi l'invito: "State attenti a voi stessi… Vegliate in ogni momento pregando", pronti a "comparire davanti al Figlio dell'uomo" (cf. Lc 21,34-36).
"Vegliate pregando". Non si tratta di "dire le preghiere". Si tratta invece di aprire "in ogni momento" il nostro cuore e tutto noi stessi lasciando lo spazio necessario affinché il Signore stesso possa intrattenersi con noi. La preghiera diventa così uno stile di vita, dove ognuno pone ogni sforzo per "essere", nel momento presente, la volontà di Dio su di lui, per far sì che il Signore ci faccia "crescere e sovrabbondare nell'amore vicendevole e verso tutti" (cf, 1Ts 3,12; II lettura), perché dove c'è l'amore lì c'è Dio (cf. 1Gv 4,7seg).


-------------
Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Vegliate in ogni momento pregando… (Lc 21,36)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:



Parola-sintesi proposta a suo tempo pubblicata:
 La vostra liberazione è vicina (Lc 21,28) - (02/12/2018)
(vai al testo…)
 State attenti... che i vostri cuori non si appesantiscano (Lc 21,34) - (29/11/2015)
(vai al testo…)
 Vegliate in ogni momento (Lc 21,36) - (02/12/2012)
(vai al testo…)
 Fammi conoscere, Signore, le tue vie (Sal 24,4) - (29/11/2009)
(vai al post "L'attesa…")

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
  Un momento che si rinnova sempre (30/11/2018)
  Il tempo in cui Dio viene… ed è vicino come il respiro (27/11/2015)
  Nell'attesa di quel Giorno (30/11/2012)

Commenti alla Parola:
  di Antonio Savone (VP 10.2021)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 11.2018)
  di Luigi Vari (VP 10.2015)
  di Marinella Perroni (VP 9.2012)
  di Claudio Arletti (VP 9.2009)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano
  di Letture Patristiche della Domenica

(Immagine: La seconda venuta, di Bernadette Lopez, 2012)

Nessun commento:

Posta un commento

Visitati di recente