Home

           Chi sono

           Per Oggi (vai al commento)
          

           Parola che si fa vita

           Omelie

           Sito personale di testi
           e documenti


           Etichette Argomenti

           Archivio del Blog



Questo Blog è la nuova versione di
essere sempre famiglia
(clicca qui per entrare)


Archivio blog

venerdì 30 ottobre 2020

Un popolo in cammino verso la pienezza della vita


Solennità di Tutti i Santi
Apocalisse 7,2-4.9-14 • Salmo 23 • 1 Giovanni 3,1-3 • Matteo 5,1-12a
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

Celebriamo oggi una festa che riguarda soprattutto noi cristiani, discepoli di Gesù, ma non solo. Sia che siamo ancora viventi, sulla terra, sia che siamo passati attraverso l'esodo della morte e siamo dunque "in cielo", nel regno di Dio, tutti noi siamo partecipi della beatitudine, della felicità. L'essere umano cerca la felicità, la vita piena e senza fine, e Gesù vuole dare una risposta a questa sete profonda presente nel cuore di ogni persona.

La santità si manifesta esteriormente in modi diversi, viene realizzata da uomini e donne secondo le doti della natura, i tempi e le circostanze della vita. Alla base però della santità vi è un'unica cosa: l'amore, il comandamento nuovo lasciato da Gesù. Oggi, la Chiesa contempla con gli occhi di Giovanni apostolo «una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo e lingua; tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello» (Ap 7,9) ed esulta con grande gioia. Contempla la Città santa, la Gerusalemme celeste dove un gran numero dei nostri fratelli vede nella gloria il volto del Padre. E la Chiesa manifesta ai suoi figli ancora pellegrinanti sulla terra il loro esempio di vita, chiedendo a questi nostri fratelli, già arrivati alla patria celeste, aiuto e sostegno per noi che siamo ancora pellegrini su questa terra.

La lettura evangelica nella festa di oggi non è un sogno sganciato dalla realtà della nostra esistenza, ma la celebrazione di ciò verso cui noi stessi ci stiamo incamminando. Perché quella di oggi è anche la festa del santo in potenza che ciascuno porta dentro di sé. «Quelli che sono vestiti di bianco, chi sono e donde vengono? … Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione…» (Ap 7,13.14). È importante rispondere correttamente a questa domanda, riguardo ai santi appunto. Il primo errore di prospettiva è quello di immaginarli soltanto nella loro condizione finale, con un'aureola sopra la testa, collocati su un altare o nella gloria della loro canonizzazione. In realtà, i santi sono in mezzo a noi, anche se «ciò che saremo non è stato ancora rivelato» (1Gv 3,2). Essi appartengono in primo luogo alla terra, a quel popolo in cammino che viene dalla grande prova della vita e sale, in corteo ininterrotto, verso la città definitiva.
Spesso rischiamo anche di considerare i santi come dei superuomini, che si elevano al di sopra dei comuni mortali con i loro miracoli e con un'eccezionale forza d'animo, dimenticando forse in loro i difetti del carattere: anch'essi sono soggetti alle passioni umane, ma le mettono al servizio della santità. Perché la stessa santità non è che una passione convertita. Adeguandosi alla nostra vocazione divina, essa diventa capace di operare in noi profonde trasformazioni, frutto della grazia e della libertà.

«Gesù ha spiegato con tutta semplicità che cos’è essere santi, e lo ha fatto quando ci ha lasciato le Beatitudini. In esse si delinea il volto del Maestro, che siamo chiamati a far trasparire nella quotidianità della nostra vita» (GE 63).
Il termine usato nei Vangeli, makários, che viene tradotto con "beato" è un vocabolo molto forte che non indica una semplice felicità o una condizione di soddisfazione. Nel nostro linguaggio corrente, infatti, usando la parola beato pensiamo normalmente ai beati che sono in cielo e quindi fuori dalla nostra vita concreta, oppure la utilizziamo con una valenza proverbiale o ironica, come "beato lei che è riuscito ad andare in pensione…; beato te che non ti lamenti mai…". In verità, quando Gesù parla di beatitudine non parla di una felicità o una soddisfazione passeggera, ma della realizzazione piena e profonda della persona: beato è colui che è "salvato", colui che è toccato dalla salvezza che viene da Dio nella pienezza del suo Regno, che partecipa qui ora, anche se non compiutamente, dell'unione con Dio.

Beati sono quelli che sono poveri davanti a Dio, perché nella loro vita hanno imparato a contare solo su Dio; di quelli che si lasciano fare poveri del tutto, economicamente e moralmente, ma da Dio.
Beati sono gli afflitti, coloro cioè che soffrono per gli ostacoli posti dal mondo all'adempimento della volontà di Dio, coloro che soffrono per le miserande condizioni del mondo che vive senza Dio.
Beati sono quelli che hanno fame e sete della giustizia; che sono misericordiosi, ad imitazione del Padre; che sono portatori di pace, non amanti del quieto vivere ma attivi operatori di pace che agiscono come Dio stesso, il Dio della pace. L'uomo di pace per molti (ieri come oggi) è solo chi non fa la guerra. E dobbiamo constatare purtroppo che anche nella civile Europa si chiamano ipocritamente "operatori di pace" i soldati che combattono vere guerre.
Ma la Scrittura loda l'uomo pacificato dentro!

Il cristiano, vero seguace di Gesù, vede in Lui il modello da seguire. Lui è il povero di spirito, il sofferente, il mite; Lui ha avuto fame e sete, è misericordioso, puro di cuore, pacifico; Lui ha sopportato la persecuzione, la maledizione e la calunnia. Il Signore Gesù si pone come unico modello delle beatitudini e ci mostra che è possibile la loro realizzazione.
Esistono quelli che accettano simili beatitudini?

-------------
Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Beati i poveri in spirito (Mt 5,3)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Vedi anche analoghe Parola-sintesi a suo tempo pubblicate:
 Rallegratevi ed esultate perché grande è la vostra ricompensa nei cieli (Mt 5,12) (1° novembre 2019)
(vai al testo)
 Beati i poveri in spirito (Mt 5,3) (1° novembre 2018) (vai al testo)
 Gesù si mise a parlare e insegnava loro (Mt 5,2) (1° novembre 2017) (vai al testo)
 Beati i misericordiosi (Mt 5,7) (1° novembre 2016) (vai al testo)
 Beati i poveri in spirito ( Mt 5,3) (1° novembre 2015) (vai al testo…)
 Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia ( Mt 5,7) (1° novembre 2014) (vai al testo…)
 Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio ( Mt 5,8) (1° novembre 2013) (vai al testo…)
 Rallegratevi ed esultate, grande è la vostra ricompensa nei cieli (Mt 5,12) - (31/10/2008)
(vai al post "La promessa della gioia piena")

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
 I santi della porta accanto (30/10/2019)
 Felicità, meta irraggiungibile? (31/10/2018)
  Le Beatitudini, il cuore del Vangelo: il desiderio prepotente di un mondo totalmente diverso (31/10/2017)
  Come farsi santi? (31/10/2016)
  Nelle Beatitudini la regola della santità (30/10/2015)
  La santità è innamorata dell'oggi (30/10/2014)
  Ciò che sta più a cuore a Dio: la nostra felicità! (31/10/2013)
  La gioia del Cielo (31/10/2012)

Commenti alla Parola:
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 10.2020)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 10.2019)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 10.2018)
  di Cettina Militello (VP 10.2017)
  di Cettina Militello (VP 9.2016)
  di Luigi Vari (VP 9.2015)
  di Marinella Perroni (VP 9.2013)
  di Marinella Perroni (VP 9.2012)
  di Marinella Perroni (VP 9.2011)
  di Giovanni Cavagnoli (VP 9.2014)
  di Claudio Arletti (VP 9.2010)
  di Claudio Arletti (VP 9.2009)
  di Enzo Bianchi (vol. Anno A)
  di Enzo Bianchi (vol. Anno B)
  di Enzo Bianchi (vol. Anno C)
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano

----------

COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI
Visualizza i brani delle Letture

Commenti alla Parola:
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 10.2020)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 10.2019)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 10.2018)
  di Cettina Militello (VP 2017)
  di Cettina Militello (VP 2016)
  di Luigi Vari (VP 2015)
  di Giovanni Cavagnoli (VP 2014)
  di Enzo Bianchi (vol. Anno A)
  di Enzo Bianchi (vol. Anno B)
  di Enzo Bianchi (vol. Anno C)


Nessun commento:

Posta un commento

Visitati di recente