Home

           Chi sono

           Per Oggi (vai al commento)
          

           Parola che si fa vita

           Omelie

           Sito personale di testi
           e documenti


           Etichette Argomenti

           Archivio del Blog



Questo Blog è la nuova versione di
essere sempre famiglia
(clicca qui per entrare)


Archivio blog

venerdì 19 novembre 2021

Il dono della vita, la verità della regalità


34a domenica del Tempo Ordinario (B)
Daniele 7,13-14 • Salmo 92 • Apocalisse 1,5-8 • Giovanni 18,33-37
(Visualizza i brani delle Letture)


Appunti per l'omelia

"Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re» (Gv 18,37). Gesù è re! Ma di una regalità che non si misura con i parametri di questo mondo (cf. Gv 18,36), per cui risulta incomprensibile ogni paragone.
Gesù, infatti, mentre è in cammino verso Gerusalemme (luogo del dono totale della sua vita), secondo il racconto dell'evangelista Marco (cf. Mc 10,41-44), spiega ai suoi, che vorrebbero posizionarsi alla stregua dei potenti di questo mondo, come si devono comportare coloro che vogliono essere suoi discepoli: se i governanti opprimono i loro sudditi e li dominano, coloro che appartengono al "regno" dl rabbì di Nazaret, devono imitare il loro re, che "non è venuto per farsi servire, ma per servire a dare la propria vita in riscatto per molti" (cf. Mc 10,44).
Questa è la verità e la natura del regno di cui Gesù è re: servire e dare a vita.
Il vangelo secondo Giovanni proposto per questa domenica, ultima dell'anno liturgico nel ciclo B, ci riporta appunto nel pretorio di Pilato.
È una scena, quella nell'interrogatorio di Pilato, che lascia il fiato sospeso a chiunque voglia incasellare il comportamento di Dio con schemi umani. Gesù è nato ed è venuto nel mondo per dare testimonianza alla verità: chiunque è dalla verità ascolta la sua voce (cf. Gv 18,37). E la verità che Gesù porta è se stesso, la sua persona, la sua vita, il suo insegnamento: il dono totale di sé. Chi è dalla sua parte comprende che regnare è servire, fino al dono della vita.
L'essenza del regno di cui Gesù è re è contraddistinta dall'essere stesso di Dio, come il Figlio ce l'ha rivelato: "svuotarsi" del suo essere come Dio e assumere tutto di noi e renderci partecipi della sua divinità, della sua regalità (cf. Fil 2,6seg).
Cristo, infatti, ci ha amato a tal punto da liberarci dai nostri peccati per mezzo del suo sangue, facendo "di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre" (cf. Ap 1,5-6; II lettura).
Se vogliamo seguire Gesù, non possiamo sottrarci a questa sua verità, non possiamo essere come Pilato, non affrontandone le conseguenze (cf. Gv 18,38).


-------------
Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce (Gv 18,37)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:



Parola-sintesi proposta a suo tempo pubblicata:
 Tu lo dici: io sono re (Gv 18,37) - (25/11/2018)
(vai al testo…)
 Sono venuto… per dare testimonianza alla verità (Gv 18,37) - (22/11/2015)
(vai al testo…)
 Il mio regno non è di questo mondo (Gv 18,36) - (18/11/2012)
(vai al testo…)
 La santità si addice alla tua casa (Sal 92,5) - (22/11/2009)
(vai al post "Quale regno…")

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
  Un regno fuori del mondo che dà senso al mondo (23/11/2018)
  La regalità di Cristo, pienezza di umanità (20/11/2015)
  Il vero Re, colui che serve e muore per amore (23/11/2012)

Commenti alla Parola:
  di Antonio Savone (VP 10.2021)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 10.2018)
  di Luigi Vari (VP 9.2015)
  di Marinella Perroni (VP 9.2012)
  di Claudio Arletti (VP 9.2009)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano

(Immagine: Gesù di fronte a Pilato, di Bernadette Lopez, 2009)

Nessun commento:

Posta un commento

Visitati di recente