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venerdì 11 febbraio 2022

La vita piena alla sequela di Gesù


6a domenica del Tempo ordinario (C)
Geremia 17,5-8 • Salmo 1 • 1 Corinzi 15,12.16-20 • Luca 6,17.20-26
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

"Al popolo numeroso di discepoli", a coloro che hanno già fatto una prima scelta nella sequela del Maestro, Gesù rivolge il suo discorso (cf. Lc 6,17.20-26; Vangelo). "Alza gli occhi" verso di loro per richiamare l'attenzione dei discepoli che stanno davanti a lui come in un anfiteatro. Sono i primi destinatari della sua Parola. Una Parola rivolta anche a noi oggi che ci diciamo cristiani, come poteva essere per la prima comunità a cui Luca si rivolgeva.
Abbiamo accolto Gesù nella nostra vita. E Lui ora ci ricorda cosa comporti questa scelta. Seguirlo comporta essere "poveri", non ponendo le nostre sicurezze nei beni di questo mondo, sapendo che se anche dobbiamo soffrire e piangere per ciò che ci accade - persecuzioni comprese "a causa del Figlio dell'uomo" -, saremo consolati dalla tenerezza di Dio, perché parte della sua famiglia, suoi commensali a casa sua, nel suo Regno. Beati noi se vivremo così! Realizzeremo veramente le aspettative più profonde e vere della nostra vita, resi salvi dalla grazia dell'annuncio. Saremo "come un albero piantato lungo un corso d'acqua, non temendo né caldo, né siccità, ricchi di frutti" (cf. Ger 17,7-8; I lettura).
Ma sarà "un guaio per noi" se la ricchezza avrà il sopravvento e l'abbondanza chiuderà il nostro cuore nei confronti di chi soffre la fame, gaudenti in mezzo ad una società che soffre e fa fatica a sopravvivere. La vita vissuta così, sazi degli applausi della gente, non ha sbocchi, non ha speranza; e con la morte tutto finisce. "Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" - ci ricorda la Parola di Dio -, "sarà come un tamarisco nella steppa e la sua vita si svolgerà come in una terra di salsedine, in luoghi aridi nel deserto" (cf. Ger 17,5-6M; I lettura).
Chi segue Gesù e pone in Lui la sua speranza, ha la pienezza della vita, unito alla sua risurrezione, dove la morte non ha l'ultima parola. Ma se abbiamo "avuto speranza in Cristo soltanto per questa vita", come coloro che si fidano delle loro ricchezze e del loro prestigio, "saremo da commiserare più di tutti gli uomini" (cf. 1Cor 15,12.16-20; II lettura).

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Beati voi… ma guai a voi… (Lc 6,20.26)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Parola-sintesi proposta a suo tempo pubblicata:
 Beati voi, poveri. Guai a voi, ricchi (Lc 6,20.24) - (17/02/2019)
(vai al testo…)
 La vostra ricompensa è grande nel cielo (Lc 6,23) - (14/02/2010)
(vai al post "Il paradiso, la gioia di vivere")

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
  Promessa di felicità (15/02/2019)

Commenti alla Parola:
  di Antonio Savone (VP 2.2022)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 2.2019)
  di Claudio Arletti (VP 1.2010)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano
  di Letture Patristiche della Domenica

(Immagine: Gesù insegna ai suoi discepoli, acquarello di Maria Cavazzini Fortini, marzo 2015)

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