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sabato 2 aprile 2022

Protési verso una nuova vita


5a domenica di Quaresima (C)
Isaia 43,16-21 • Salmo 125 • Filippesi 3,8-14 • Giovanni 8,1-11
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

Anche in questa domenica, quinta di Quaresima, la Parola di Dio ci fa gustare l'abbraccio della misericordia di Dio. Se domenica scorsa Gesù ci ha presentato una parabola per svelarci il volto paterno-materno di Dio, oggi il brano evangelico proposto ci presenta Gesù nella concreta azione di dare possibilità per una vita nuova, un passare dalla morte alla vita.
Il cammino quaresimale non è soltanto un momento penitenziale, evocazione del peccato che ci umilia, ma è soprattutto sperimentare la gioia della liberazione, del perdono fonte di pace in una prospettiva futura positiva. Gesù ci mostra come è il volto del Padre che non vuole la morte del peccatore, ma desidera la sua conversione e che sperimenti la pienezza della vita (cf. Ez 33,11).
Di fronte all'adultera (cf. Gv 8,1-11; vangelo), Gesù non condanna: Lui è il Figlio dell'uomo venuto per salvare ciò che era perduto (cf. Lc 19,10). Ci ordina di riprendere la nostra vita con intenzioni nuove, a "non peccare più". L'evangelista Giovanni tace sui sentimenti della donna, mettendo in evidenza non soltanto la gratuità dell'assoluzione da parte del Signore, ma anche tutto lo spazio dell'azione salvatrice di Gesù.
La conversione a cui siamo chiamati è proprio questa: un taglio netto col passato per incamminarsi nella nuova via. L'incontro con il Signore è proprio un voltare pagina, non pensare più a ciò che è stato. Lui ha fatto di noi una cosa nuova: "proprio ora germoglia"; ci ha aperto nel deserto una strada (cf. Is 43,16-21; I lettura).
Sì, anche noi, nell'incontro col Signore Gesù, che ha preso su di sé i nostri peccati, dimenticando ciò che ci sta alle spalle siamo protési verso ciò che ci sta di fronte: "corro verso la meta, al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù" (cf. Fil 3,8-14; II lettura).
È la gioia dell'incontro, che si sperimenta già ora anche se non in maniera completa.

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Neanch'io ti condanno; va' e d'ora in poi non peccare più (Gv 8,11)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata
 Gesù disse: neanch'io ti condanno (Gv 8,11) - (07/04/2019)
(vai al testo)
 Va' e d'ora in poi non peccare più (Gv 8,11) - (13/03/2016)
(vai al testo)
 Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra (Gv 8,7) - (17/03/2013)
( vai al testo…)
 D'ora in poi non peccare più (Gv 8,11) - (19/03/2010)
(vai al post "Sentirsi veramente amati")

Vedi anche il post Appunti per l'omelia:
  Va'... riprenditi la tua vita (05/04/2019)
  Gesù apre le porte delle nostre prigioni (11/03/2016)
  Il perdono, riabilitazione e rinascita (15/03/2013)

Commenti alla Parola:
  di Antonio Savone (VP 4.2022)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 4.2019)
  di Luigi Vari (VP 2.2016)
  di Marinella Perroni (VP 2.2013)
  di Claudio Arletti (VP 2.2010)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano

(Immagine: Nemmeno io ti condanno, acquarello di Maria Cavazzini Fortini, marzo 2016)

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