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venerdì 20 maggio 2022

La pace che ci è data


6a domenica di Pasqua (C)
Atti 15,1-2.22-29 • Salmo 66 • Apocalisse 21,10-14.22-23 • Giovanni 14,23-29
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

Siamo nel Cenacolo, Gesù nel suo discorso di addio rincuora i discepoli la cui fede nel Maestro è ancora fragile e regna turbamento per quanto sta per accadere: "Non sia turbato il vostro cuore e non abbiate timore" (Gv 14,27). I discepoli, infatti, - come d'altronde noi stessi oggi e come la comunità a cui sono rivolte le parole dell'evangelista Giovanni – devono fare esperienza della presenza invisibile del Maestro. Presenza che è possibile percepire solo se la nostra esistenza è vissuta nell'accoglienza della sua Parola.
Il Risorto, Parola-Vita del Padre, prenderà dimora col Padre presso di noi a questa condizione: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui" (Gv 14,23). E sarà una dimora stabile, un fermarsi a vivere con noi, parte della nostra vita, della nostra famiglia.
Il "Dio con noi" diventa realtà che porta a compimento la promessa antica. La chiave di tutto è l'amore. Se ami, sei un tutt'uno con la persona amata, sei la realizzazione concreta dei suoi desideri, tanto che la persona amata vive nella persona amante. È l'esperienza di chi ama Cristo! Chi non ama il Figlio, non osserva la Parola e si esclude dall'esperienza dell'inabitazione della Trinità in lui e, per riflesso, nella comunità.
La promessa dello Spirito Santo, che il Padre invierà nel nome del Figlio e che ci farà tornare alla mente facendoci comprendere appieno quanto dettoci da Gesù, è la garanzia per una testimonianza credibile di una comunità cristiana che potrà sperimentare una pace vera, non inquinata come il mondo la dà. Una pace che nasce dalla vittoria sul peccato e sulle sue conseguenze. Non è un quieto vivere, ma è una pace che allarga cuore, anima e mente, un dono che viene dall'alto; una pace non augurata ma data (cf. Gv 14,27). Una pace legata alla presenza di Gesù! E questa pace è l'unico vero tempio, dimora definitiva di Dio tra gli uomini, una città illuminata, non da una luce di quaggiù, ma dalla gloria di Dio la cui lampada è l'Agnello (cf. Ap 21,22-23; II lettura).

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore (Gv 14,27)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata
 Se uno mi ama, osserverà la mia parola (Gv 14,23) - (26/05/2019)
(vai al testo)
 Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto (Gv 14,26) - (1°/05/2016)
(vai al testo)
 Non sia turbato il vostro cuore (Gv 14,27) - (5/05/2013)
( vai al testo…)
 Se uno mi ama, osserverà la mia parola (Gv 14,23) - (7/05/2010)
(vai al post "L'amore, risposta alla Parola")

Vedi anche il post Appunti per l'omelia:
  La pace di Gesù (24/05/2019)
  Dio non si merita, si accoglie (29/04/2016)
  La realtà più vera che anima la Chiesa, l'amore (3/05/2013)

Commenti alla Parola:
  di Antonio Savone (VP 5.2022)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 5.2019)
  di Luigi Vari (VP 3.2016)
  di Marinella Perroni (VP 3.2013)
  di Claudio Arletti (VP 4.2010)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano
  di Letture Patristiche della Domenica

(Illustrazione di A. Brasioli, "La Domenica" 22 maggio 2022)

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