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venerdì 8 luglio 2022

La libertà dell'amare


15a domenica del Tempo ordinario (C)
Deuteronomio 30,10-14 • Salmo 18 • Colossesi 1,15-20 • Luca 10,25-37
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

Questa è la domenica così detta del "buon samaritano", dove tutto l'insegnamento di Gesù si concentra nel farci comprendere chi è il mio prossimo.
Il dottore della legge, nell'interrogare Gesù (come sempre per metterlo alla prova), pur "rileggendo" saggiamente quanto sta scritto sull'unità dei due precetti dell'amore di Dio e quello del prossimo, vuole "garanzie" sul secondo, quello più difficile da mettere in pratica. La risposta di Gesù è il racconto della parabola, dove diversi sono i personaggi. Qui ognuno può in qualche maniera identificarsi in tutto o in parte con qualcuno di essi. Ma quello che viene in evidenza è che "nell'amore quel che vale è amare" (come ebbe a dire Chiara Lubich in una sua meditazione). E amando si sperimenta la libertà.
Esemplare è l'esempio di quello straniero, samaritano, miscredente si può dire, che non è legato a schemi rituali o di casistica morale. È spinto unicamente dalla compassione, che è il vero sentire di Dio nei nostri confronti così come Gesù ce l'ha manifestato. Lui è il vero samaritano che si è fatto prossimo a noi.
Con la venuta di Gesù, infatti, il punto di riferimenti dell'amore al prossimo non sono io, ma colui che è nel bisogno. È la grande "inversione di marcia" nella quale ha inizio il cammino dell'uomo verso Dio. Gesù è venuto sulla terra e si è identificato con l'umanità ferita e ne ha avuto compassione, manifestando così il cuore del Padre.
Anche il dottore della legge alla fine riconosce che il suo prossimo è "colui che ha avuto compassione" del malcapitato, comprendendo non tanto sapere chi è il mio prossimo, ma come io possa farmi prossimo all'altro.
Anche a noi è rivolto l'invito di Gesù: "Va' e anche tu fa così", perché possiamo realmente diventare prossimi di chiunque ha bisogno di me, chiunque esso sia, sconosciuto o della mia cerchia, nella libertà che viene da chi vuole amare Dio che non vede, amando il prossimo che gli sta o passa accanto (cf. 1Gv 4,20).

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Hai risposto bene; fa' questo e vivrai (Lc 10,28)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata
 Vide e ne ebbe compassione (Lc 10,33) - (14/07/2019)
(vai al testo)
 Gli si fece vicino (Lc 10,34) - (10/07/2016)
(vai al testo)
 Va' e anche tu fa' così (Lc 10,37) - (14/07/2013)
( vai al testo…)
 Chi è il mio prossimo? (Lc 10,29) - (09/07/2010)
(vai al post "Farsi prossimo")

Vedi anche il post Appunti per l'omelia:
  Il "prossimo": io o tu? (12/07/2019)
  Chiamati a diventare samaritani (08/07/2016)
  Come farsi prossimo (12/07/2013)

Commenti alla Parola:
  di Antonio Savone (VP 7.2022)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 6.2019)
  di Luigi Vari (VP 5.2016)
  di Marinella Perroni (VP 5.2013)
  di Claudio Arletti (VP 6.2010)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano
  di Letture Patristiche della Domenica

(Illustrazione: Il buon samaritano, Sr. Lara Sacco, Atelier Iconografico del Monastero di Bose, 2020 - da Caritas Andria)

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