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venerdì 29 luglio 2022

Nella condivisione la risposta


18a domenica del Tempo ordinario (C)
Qoèlet 1,2;2,21-23 • Salmo 89 • Colossesi 3,1-5.9-11 • Luca 12,13-21
(Visualizza i brani delle Letture)


Appunti per l'omelia

L'evangelista Luca, nella narrazione del cammino di Gesù verso Gerusalemme, continua nel riportare gli insegnamenti del Maestro. Questa domenica il brano evangelico (cf. Lc 12,13-21) mette l'accento sull'uso distorto della ricchezza. Sappiamo bene che l'uomo ha bisogno e cerca sicurezza. La ricchezza, la stabilità economica, dà sicurezza. Purtroppo però quando noi mettiamo al centro di tutto il denaro (sapendo che il denaro dà la possibilità di fare tutto) corriamo il rischio di diventare schiavi del denaro, spinti dal desiderio di aumentare la nostra ricchezza, convinti della conseguente maggior sicurezza. È davanti ai nostri occhi, purtroppo, la constatazione che una società costituita in base alla ricchezza posseduta crea ingiustizia. La sete di denaro porta divisione.
Il vangelo odierno inizia con la richiesta di un tale che si rivolge a Gesù perché sia arbitro nella divisione dell'eredità. È tipico anche oggi notare quanto questo argomento crei dissidio e divisioni nelle famiglie. Questo tale, probabilmente il fratello minore, rifiuta di mantenere il regime di proprietà indiviso, molto comune all'epoca, perché vuole essere indipendente. Gesù rifiuta di farsi coinvolgere in queste beghe familiari e invita tutti a fare attenzione e a tenersi lontani da ogni cupidigia, perché la vita non dipende dai beni che uno possiede, come viene spiegato nella parabola che segue, quella dell'uomo "stolto", privo di intelligenza. La nostra vita non dipende dalla ricchezza ma da Dio! Si vive qui su questa terra per prepararci a vivere in pienezza nel cuore di Dio. La ricchezza o prende il posto di Dio o serve per costruire il suo Regno già qui in terra nella condivisione come figli dell'unico Padre e fratelli nell'unico Figlio. Il resto è "vanità delle vanità" (cf. Qo 1,2; I lettura). La vita umana è sprecata se non poniamo Dio al primo posto, come lo stesso Qoèlet sottolinea alla fine del suo libro: "Ricordati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i giorni tristi… Temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché qui sta tutto l'uomo" (Qo 12,1.13).
Ecco allora l'invito di san Paolo: "Se siete risorti con Cristo cercate le cose di lassù… rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra… Vi siete svestiti dell'uomo vecchio con le sue azioni e avete rivestito il nuovo, che si rinnova per una piena conoscenza, ad immagine di Colui che lo ha creato" (cf. Col 3,1-5.9-11; II lettura).
La parabola di Gesù, pur mettendoci in guardia contro la cupidigia, ci riporta al senso stesso della vita. Niente può dare significato alla nostra esistenza se non Dio. Lontano da Lui la nostra vita è pura "scemaggine" e, di contro, con Dio la ricchezza prende il proprio posto che è quello che rende possibile la fratellanza universale nella condivisione dei beni materiali e non.

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
E quello che hai preparato, di chi sarà? (Lc 12,20)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata
 Tenetevi lontani da ogni cupidigia (Lc 12,15) - (04/08/2019)
(vai al testo)
 La vita non dipende da ciò che si possiede (Lc 12,15) - (31/07/2016)
(vai al testo)
 Arricchire presso Dio (Lc 12,21) - (04/08/2013)
( vai al testo…)
 La vita non dipende da ciò che possiedi (Lc 12,15) - (30/07/2010)
(vai al post "La libertà del dono")

Vedi anche il post Appunti per l'omelia:
  La vera "furbizia" (02/08/2019)
  La vita non dipende da ciò che possiedo (26/07/2016)
  L'unico mio bene (02/08/2013)

Commenti alla Parola:
  di Antonio Savone (VP 7.2022)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 8.2019)
  di Luigi Vari (VP 6.2016)
  di Marinella Perroni (VP 6.2013)
  di Claudio Arletti (VP 7.2010)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano

(Illustrazione: Il ricco stolto, acquarello di Maria Cavazzini Fortini, luglio 2016)

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