31a domenica del Tempo ordinario (C)
Sapienza 11,22-12,2 • Salmo 144 • 2 Tessalonicesi 1,11-2,2 • Luca 19,1-10
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Appunti per l'omelia
L'episodio di Zaccheo esprime l'amore personale di Dio che in Gesù si rivolge al "pubblico peccatore" chiamandolo per nome. È una vera chiamata questa di Zaccheo, come lo è stata per altri chiamati per nome, come Simon Pietro, Marta, il fariseo Simone…, quale segno di amicizia. Ed è chiamato per nome solo chi è convinto della sua misericordia.
Anche qui Gesù, come per altre chiamate, "passa" attraversando la città di Gerico, "vede" alzando lo sguardo verso l'alto verso l'albero su cui si era arrampicato Zaccheo, "chiama": "Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua".
Questo è l'atteggiamento di Gesù. E Zaccheo risponde prontamente. Nel suo cuore era nata la voglia di vedere Gesù, un desiderio così profondo che non gli interessava il giudizio della gente che lo vedeva, lui uomo importante e ricco, salire su un sicomoro. E in questo giudizio generale è compresa la mormorazione di "tutti" (e non solo dei farisei o altri che di solito mormorano guardando il modo di comportarsi di Gesù) nei confronti di Gesù che entra in casa di un peccatore. Chi giudica si esclude da sé dall'incontro con la misericordia di Dio! Ma per Zaccheo la salvezza è entrata nella sua casa. L'incontro con Gesù è sconvolgente e Zaccheo mette in atto la sua conversione distribuendo i beni accumulati anche ingiustamente.
Chi incontra veramente Gesù "lascia tutto" per seguirlo, come lo è stato per gli altri chiamati. Si sperimenta la misericordia di Dio. Egli infatti "ha compassione di tutti, perché tutto può, chiude gli occhi sui peccati degli uomini, aspettando il loro pentimento. Egli infatti ama tutte le cose che esistono e non prova disgusto per nessuna delle cose che ha creato; se avesse odiato qualcosa, non l'avrebbe neppure formata" (cf. Sap 11,23-24; I lettura).
Il Padre della misericordia si è reso presente e visibile in Gesù: "Il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto" (Lc 19,10).
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Vedi anche:
Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Oggi per questa casa è venuta la salvezza (Lc 19,9)
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Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata
• Zaccheo, oggi devo fermarmi a casa tua (cf Lc 19,5) - (03/11/2019)
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• Zaccheo, oggi devo fermarmi a casa tua (cf Lc 19,5) - (30/10/2016)
(vai al testo)
• Oggi devo fermarmi a casa tua (Lc 19,5) - (03/11/2013)
( vai al testo…)
• Il Figlio è venuto a salvare ciò che era perduto (Lc 19,10) - (29/10/2010)
(vai al post "Vita che Dio non spegne")
Vedi anche il post Appunti per l'omelia:
• Gesù e il senso di noi stessi (02/11/2019)
• Quello sguardo di Gesù che ci dona libertà (28/10/2016)
• L'incontro sorprendente con Gesù (02/11/2013)
Commenti alla Parola:
• di Antonio Savone (VP 9.2022)
• di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 10.2019)
• di Cettina Militello (VP 9.2016)
• di Marinella Perroni (VP 9.2013)
• di Claudio Arletti (VP 8.2010)
• di Enzo Bianchi
• di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano
• di Letture Patristiche della Domenica
(Illustrazione: Zaccheo sul sicomoro, acquarello di Maria Cavazzini Fortini, ottobre 2016)
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