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venerdì 24 maggio 2024

"Immersi" nell'intimità della Trinità


Santissima Trinità (B)
Deuteronomio 4,32-34.39-40 • Salmo 33 • Romani 8,14-17 • Matteo 28,16-20
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

La solennità della Santissima Trinità ci introduce nel mistero intimo di Dio. Un Dio che si presenta a noi come una pluralità di persone, un Dio in eterna e inimmaginabile relazione. In sé e, perché "relazione", con noi e con tutto il creato.
Gesù ce lo ha rivelato! Ci ha detto che abbiamo un Padre, che Lui è il Figlio, manifestazione di Dio - "Io sono nel Padre e il Padre è in me" (Gv 14,10) - ; ci ha inviato lo Spirito Santo, l'unico Spirito che è del Padre e del Figlio.
Dio è Amore, ci ha rivelato Giovanni (cf. 1Gv 4,16) e per amore ha mandato nel mondo il Figlio che ha assunto la nostra natura umana.
Il Dio che si è rivelato a noi non è un Dio separato o solitario. Ha posto la sua dimora in mezzo agli uomini. Gesù stesso, prima di ritornare al Padre ha promesso di essere con noi "fino alla fine del mondo" (Mt 28,20). E in Lui è presente il Padre e lo Spirito Santo che ci introduce nell'intimo di Dio.
Prima di lasciare questa terra Gesù ha comandato di andare e fare discepoli tutti i popoli "immergendoli" nella realtà intima di Dio: "nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo" (cf. Mt 28,19). Questo è il Battesimo: "immersione" nell'oceano d'Amore di un Dio che ha dato la sua vita per noi.
Il mistero è grande, come è grande e immenso l'amore che è Dio. "Si udì mai cosa simile a questa", di un Dio così vicino a noi? disse Mosè di fronte al mistero di un Dio che parla a noi, pur non percependo la sua dimensione trinitaria (cf. Dt 4,32; I lettura). È comprensibile allora anche il "dubbio" che prendeva i discepoli dopo la tragica esperienza della passione e morte del Maestro, del sepolcro vuoto, dell'incontro col Signore risorto.
E noi potremo comprendere il dono di grazia che per mezzo dello Spirito siamo resi "figli adottivi", per cui possiamo chiamare Dio col nome di "Abbà" (cf. Rm 8,15; II lettura)? Ma Gesù si avvicina agli Undici, e a noi, e ci rassicura perché a Lui è stato dato ogni potere in cielo e in terra (cf. Mt 28,17-18).
Allora il problema non è tanto intuire la grandezza della Trinità, quanto di comprendere la sua presenza nella storia dell'umanità, affinché la comunione delle Divine Persone sia il criterio del nostro vivere qui su questa terra, nei nostri rapporti ecclesiali ed in quelli sociali, nel rispetto e nell'accoglienza di ogni diversità quale dono reciproco.

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo (Mt 28,20)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Parola-sintesi proposta a suo tempo pubblicata:
 Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli (Mt 28,19) - (30/05/2021)
(vai al testo…)
 Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo (Mt 28,20) - (27/05/2018)
(vai al testo…)
 Ecco, io sono con voi tutti i giorni (Mt 28,20) - (31/05/2015)
(vai al testo…)
 Io sono con voi tutti i giorni (Mt 28,20) - (03/06/2012)
(vai al testo…)
 Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell'età presente (Mt 28,20) - (07/06/2009)
(vai al post "Abbraccio di eternità")

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
  Il volto di Dio (25/05/2018)
  L'umanità "specchio" della Trinità (29/05/2015)
  Nati dal cuore di Dio (01/06/2012)

Commenti alla Parola:
  di Goffredo Boselli (VP 5.2024)
  di Antonio Savone" (VP 5.2021)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 5.2018)
  di Luigi Vari (VP 5.2015)
  di Marinella Perroni (VP 5.2012)
  di Claudio Arletti (VP 5.2009)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano

(Immagine: Sarò con voi tutti i giorni…, Bernadette Lopez, 2015)

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