SS. Corpo e Sangue di Cristo (B)
Esodo 24,3-8 • Salmo 115 • Ebrei 9,11-15 • Marco 14,12-16.22-26
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Appunti per l'omelia
Nella liturgia della Parola di questa solennità del Santissimo Corpo e Sangue del Signore colgo alcune parole chiave che, in qualche modo, mi fanno entrare nel grande mistero che celebriamo. Sono: Alleanza, Sangue, Corpo.
Parlare dell'Eucaristia è pressoché impossibile. Il Mistero è grande; di fronte al quale si può solo rimanere in profonda contemplazione e adorazione. L'amore sterminato di un Dio che si fa cibo per noi, affinché la nostra vita sia assimilata alla Sua!
Questa è l'Alleanza eterna, il Patto che Dio fa con l'umanità perché possa ritrovare l'innocenza perduta. Ed è un'alleanza sancita col sangue. Non un sangue di agnelli o di capri, ma il Sangue del Figlio di Dio. Allora sì è un'Alleanza eterna!
In questo contesto si comprendono meglio le parole di Gesù: "Rimanete nel mio amore" (Gv 15,9). L'amore di Colui che ha dato la vita per i suoi amici. Di noi, che da servi ci ha chiamati amici e fatti entrare nell'intimità della comunione con il Padre (cf. Gv 15,15).
Ogni volta che celebriamo l'Eucaristia facciamo memoria di questo grande mistero, l'amore di Dio. Quell'amore che esige che anche noi entriamo nella stessa dinamica. Come celebrare l'Eucaristia, che ci fa un solo Corpo col Signore Gesù, senza essere noi stessi amore per gli altri, quale segno concreto del nostro amore per Lui?
Gesù, prima di pronunciare le parole: "Questo è il mio corpo", ha "spezzato" il pane e poi lo ha distribuito.
Occorre "spezzare" il pane, cioè condividere la nostra vita con i fratelli e le sorelle per poter entrare nell'unità dell'unico Corpo di Cristo, per essere uno con Lui e uno tra di noi. E questo "spezzare il pane" è frutto del dono di sé; è un sangue versato, segno concreto dell'amore che tutto dona. È la manifestazione del nostro Dio, che in seno alla Uni-Trinità, è un continuo presente "svuotarsi" (annullamento d'amore), delle Divine Persone per "essere" il Dio della Vita, Dio Amore.
Nel cammino della nostra vita il "cibo degli angeli" diventa l'insostituibile nutrimento che ci "inia", garanzia della nostra immortalità.
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Vedi anche:
Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro (Mc 14,22)
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PDF formato A4, stampa f/r per A5:
Parola-sintesi proposta a suo tempo pubblicata:
• Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua? (Mc 14,12) - (06/06/2021)
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• Prendete, questo è il mio corpo (Mc 14,22) - (03/06/2018)
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• Prendete: questo è il mio corpo (Mc 14,22) - (07/06/2015)
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• Prese in pane, lo spezzò e lo diede loro (Mc 14,22) - (10/06/2012)
(vai al testo…)
• Prendete: questo è il mio corpo (Mc 14,22) - (14/06/2009)
(vai al post "Trasformarci in Gesù")
Vedi anche il Post: Quel "mangiare" (14/06/2009)
Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
• La "cena" di Gesù (02/06/2018)
• È tutta l'umanità la «carene» di Dio (05/06/2015)
• Il dono più grande (08/06/2012)
Commenti alla Parola:
• di Goffredo Boselli (VP 6.2024)
• di Antonio Savone" (VP 6.2021)
• di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 6.2018)
• di Luigi Vari (VP 5.2015)
• di Marinella Perroni (VP 5.2012)
• di Claudio Arletti (VP 5.2009)
• di Enzo Bianchi
• di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano
(Immagine: Pane spezzato, Bernadette Lopez, 2017)
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