La pace, prima di tutto, parola ripetuta dieci volte, una pace dono del Cristo Risorto, una pace "disarmata" e "disarmante", "umile e perseverante": il diacono invita tutti a scambiarsi il dono della pace e, alla fine della celebrazione, ad andare "in pace", quella pace da portare e far vivere nella nostra vita quotidiana.
Costruire ponti. "Aiutateci anche voi, poi gli uni gli altri a costruire ponti, con il dialogo, con l’incontro, unendoci tutti per essere un solo popolo sempre in pace".
Spesso si è definito il diacono quale ponte che unisce non che innalza muri, per essere animatore e fattore di comunione e unità, uomo del dialogo.
Chiesa missionaria."Dobbiamo cercare insieme come essere una Chiesa missionaria, una Chiesa che costruisce i ponti, il dialogo, sempre aperta a ricevere come questa piazza con le braccia aperte. Tutti, tutti coloro che hanno bisogno della nostra carità, la nostra presenza, il dialogo e l’amore".
È tutto un programma. Seguire questo papa con la gioia di testimoniare la ricchezza e la fantasia con cui lo Spirito Santo ci sospinge.
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