Home

           Chi sono

           Per Oggi (vai al commento)
          

           Parola che si fa vita

           Omelie

           Sito personale di testi
           e documenti


           Etichette Argomenti

           Archivio del Blog




Questo Blog è la nuova versione di
essere sempre famiglia
(clicca qui per entrare)

Archivio blog

venerdì 10 ottobre 2025

Riconoscere la presenza di Dio nella nostra vita


28a domenica del Tempo ordinario (C)
2Re 5,14-17 • Salmo 97 • 2 Timoteo 2,8-13 • Luca 17,11-19
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

Il brano evangelico di questa domenica (cf. Lc 11,17-29) ci presenta Gesù che viene incontro nelle nostre lebbra, nelle nostre malattie, nel peccato che ci ferisce intimamente. Lui ci vuole guarire!
Il racconto evangelico descrive l'incontro di Gesù con dieci lebbrosi, che vengono tutti guariti, ma che solo uno, un samaritano, ritorna indietro a ringraziare Gesù, prostrandosi ai suoi piedi e lodando Dio.
È un racconto che esprime ancora una volta tutta la potenza che emana da Gesù, il Figlio di Dio, che guarisce e ridona vita a coloro che sono emarginati. I lebbrosi sono persone costrette a stare fuori dai villaggi per paura del contagio e dunque vivono nella solitudine, vivono fuori dalle relazioni umane. La lebbra: espressione di ciò che il male può fare all'uomo, lo mangia nella carne, lo ferisce nelle relazioni affettive, lo ferisce nello spirito, e di conseguenza queste persone si sentono abbandonate, escluse, trascurate.
Gesù guarisce questi dieci lebbrosi e li manda dai sacerdoti perché compiano i riti necessari per la conferma della guarigione e possano essere reinseriti nella comunità.
Abbiamo letto: uno ritorna da Gesù e lodando Dio si prostra ai suoi piedi. Gesù rimane certamente amareggiato, constatando che gli altri nove non sono tornati da lui; e lo metto in evidenza. Ma non è tanto la delusione dell'uomo Gesù, ma il messaggio importante è che quest'uomo, lo straniero, l'eretico, ha riconosciuto la presenza di Dio in ciò che gli è accaduto. Ed è questo ciò che conta. La salvezza più profonda, infatti, non è la guarigione da una malattia fisica, ma la scoperta della presenza di Dio nella nostra vita, un Dio che si prende cura di noi, che si fa presente, che è attivo nella nostra quotidianità. Ci scopriamo, dunque, non abbandonati, non più soli, raccolti fra le braccia di un Padre che ci ama.
Il samaritano, un uomo fuori dal popolo d'Israele, uno straniero, sa accogliere in profondità un qualcosa che va oltre l'apparenza o l'esteriorità e indica un desiderio di vita infinito. Sa che la vita terrena passa, ma questo segno, questa guarigione, gli parla di una vita che continua in una vita che è più forte di ogni ferita e di ogni morte.
Per noi oggi la domanda: siamo capaci di riconoscere Dio presente nella nostra quotidianità o in ciò che ci accade vediamo soltanto gli eventi esterni, magari anche positivi? Preghiamo per una guarigione fisica: ma poi siamo preoccupati di cogliere la presenza di Dio nello spirito che portiamo dentro, in quella vita che annuncia già la vita eterna?
Domande che ci provocano, domande che ci salvano, perché è la nostra fede che ci apre la porta alla salvezza.
"La tua fede ti ha salvato", dice Gesù al lebbroso guarito. Così è anche per noi: il cammino e la fiduciosa presenza accanto a quel Dio che non smette mai di essere presente nella nostra vita di tutti i giorni.

-------------
Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
… e gli altri nove dove sono? (Lc 17,17)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata
 … e gli altri nove dove sono? (Lc 17,17) - (09/10/2022)
(vai al testo)
 Si prostrò davanti a Gesù per ringraziarlo (Lc 17,16) - (13/10/2019)
(vai al testo)
 Uno tornò indietro lodando Dio! (Lc 17,15) - (09/10/2016)
(vai al testo)
 Gesù, Maestro, abbi pietà di noi (Lc 17,13) - (13/10/2013)
( vai al testo…)
 Si prostrò davanti a Gesù per ringraziarlo (Lc 17,16) - (08/10/2010)
(vai al post "Gratitudine")

Vedi anche il post Appunti per l'omelia:
  Gratitudine e null'altro (07/10/2022)
  Essere guariti nel "grazie" (11/10/2019)
  La fede: libera risposta all'amore di Dio (07/10/2016)
  La fede che salva (11/10/2013)

Commenti alla Parola:
  di Goffredo Boselli (VP 9.2025)
  di Antonio Savone (VP 9.2022)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 9.2019)
  di Cettina Militello (VP 8.2016)
  di Marinella Perroni (VP 8.2013)
  di Claudio Arletti (VP 8.2010)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano
  di Letture Patristiche della Domenica

(Illustrazione: Il ritorno del lebbroso guarito G. Trevisan, La Domenica 10 ottobre 2025))

Nessun commento:

Posta un commento

Visitati di recente