4a domenica di Avvento (B)
2Samuele 7,1-5.8-12.14.16 • Salmo 88 • Romani 16,25-27 • Luca 1,26-3 (Visualizza i brani delle Letture)
Appunti per l'omelia
Pur conoscendo la bontà dei propositi, il Signore ha progetti molto più grandi. Non noi costruiremo una casa per Lui, segno peraltro della sua presenza in mezzo al suo popolo, ma Dio stesso da sempre ha pensato di porre la sua dimora in mezzo a noi, Lui, l'Emanuele, il Dio-con-noi.
Con noi, che siamo nati dalla sua Parola che tutto crea, Dio ha stretto non un'alleanza formale, ma è entrato di persona nella nostra storia. Non poteva fare diversamente, se il nostro esistere è il frutto del suo amore di Padre verso il Figlio nel quale tutto sussiste (cf. Col 1,17). È la realizzazione della promessa fatta a Davide di un figlio il cui regno sarà saldo per sempre (cf. 2Sam 7,12.14.16): "Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine" (Lc 1,32-33), secondo le parole dell'angelo alla vergine di Nazaret.
Ora questo mistero, "avvolto nel silenzio per secoli eterni, ma ora manifestato mediante le scritture dei profeti" (cf. Rm 16,25-26), si realizza attraverso il docile assenso di Maria.
Dio non è altrove, né tantomeno disinteressato alla nostra realtà umana. Maria di Nazaret è il punto più alto di congiunzione e di relazione tra il divino e l'umano. Dio, ponendo la sua dimora tra noi, fa di Maria la sua casa.
È unico il ruolo di Maria che genera il Salvatore e rilancia in ogni credente, che accoglie Dio nella propria vita, la forza e la gioia di dare al mondo il Salvatore. Tutto ciò invita a prendere sul serio e ad accettare pienamente la nostra natura umana, luogo nel quale Dio continua ad operare salvezza. La nostra natura umana, luogo abitato da Dio, vivificato dallo Spirito, dove noi veniamo trasformati in creature nuove, chiamati ad essere e vivere da figli.
Di fronte al mistero, Maria esclama: "come avverrà questo?". La risposta è come per i Patriarchi e i Profeti: "Non temere!". Fidati pienamente di Dio. Insieme a Lui farai cose grandi. E giorno dopo giorno vedrai che il Signore abbatte i potenti dai troni e innalza gli umili; ricolma di beni gli affamati e rimanda i ricchi a mani vuote; stende la sua misericordia su quelli che lo temono (cf. Lc 1,46-55).
Con timore e gioia grande ogni credente, come Maria, di fronte alla salvezza che il Signore opera lungo la storia, non può che esclamare: "Eccomi! Sono la serva del Signore, avvenga per me secondo la tua parola" (Lc 1,36).
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Vedi anche:
Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Ecco la serva del Signore (Lc 1,38)
(vai al testo…)
PDF formato A4, stampa f/r per A5:
Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata:
• Concepirai un figlio e lo darai alla luce (Lc 1,31) - (24/12/2017)
(vai al testo…)
• Avvenga per me secondo la tua parola (Lc 1,38) - (21/12/2014)
(vai al testo…)
• Avvenga per me secondo la tua parola (Lc 1,38) - (18/12/2011)
(vai al testo…)
• Io gli sarò padre ed egli mi sarà figlio (2Sam 7,14) - (19/12/2008)
(vai al post "Una sola famiglia")
Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
• «Ecco la serva del Signore»: il progetto di Maria "perso" nel progetto di Dio (22/12/2017)
• Si compia la sua Parola (19/12/2014)
• Essere un'altra Maria (16/12/2011)
Commenti alla Parola:
• di Antonio Savone (VP 11.2020)
• di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 11.2017)
• di Luigi Vari (VP 10.2014)
• di Marinella Perroni (VP 11.2011)
• di Claudio Arletti (VP 11.2008)
• di Enzo Bianchi
• di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano
• di Letture Patristiche della Domenica
(Immagine: Annunciazione, Bernadette-Lopez)
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