Home

           Chi sono

           Per Oggi (vai al commento)
          

           Parola che si fa vita

           Omelie

           Sito personale di testi
           e documenti


           Etichette Argomenti

           Archivio del Blog



Questo Blog è la nuova versione di
essere sempre famiglia
(clicca qui per entrare)


Archivio blog

venerdì 9 aprile 2021

Da questo crederanno…


2a domenica di Pasqua (B)
Atti 4,32-35 • Salmo 117 • 1Giovanni 5,1-6 • Giovanni 20,19-3
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

"Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!" (Gv 20,29).
Celebriamo l'ottava di Pasqua, la domenica così detta di Tommaso. Siamo la sera del primo giorno della settimana e Gesù appare ai discepoli, ma con loro non c'è Tomaso, che non crede alle parole degli altri (non crede alle parole dei suoi amici) che gli annunciano che Gesù è vivo.
È difficile ceredere, anche sulla parola di amici con i quali si è condiviso un'esperienza molto forte al seguito di Gesù.
Otto giorni dopo c'è anche Tommaso e Gesù appare nuovamente.
Il racconto del vangelo ci racconta della professione di fede di Tommaso (Mio Signore e mio Dio!), anche il rimprovero di Gesù… e la promessa della beatitudine rivolta a coloro che crederanno senza aver visto.

Credere… Il Vangelo interpella la nostra fede circa la risurrezione, che non è un evento del passato, ma è qualcosa che ha a che fare con me, oggi…
Allora è lecito chiederci: Cos'è credere… Credere in qualcosa, a un'idea o a qualcuno?
La fede non è tanto un credere a verità astratte, che poi non toccano la nostra vita quotidiana. Piuttosto la fede esprime la dinamica di una relazione con qualcuno a cui do credito, a cui io do la mia fiducia. E questo ha qualcosa da dire alla mia vita.
La fede nasce da un rapporto. Lo vediamo dal rapporto che il bambino ha con i propri genitori…
Incontrare il Signore Risorto non è portare alla mente o alla nostra devozione un avvenimento del passato, ma è sperimenatre oggi, qui e ora, la verità delle parole di Gesù: "Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" (Mt 20,20).
E Lui ci dona la sua pace e il suo Spirito che fa di noi una sola famiglia, perché siamo generati da Dio: "Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio… E chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede" (1Gv 5,1.5: II lettura).
Ma credere in Gesù significa, come dice Giovanni, "osservare i suoi comandamenti, che non sono gravosi" (1Gv 5,3).
Allora è lecito chiederci, soprattutto in questo periodo di pandemia, se le nostre comunità cristiane esprimono nella loro vita la presenza del Risorto in mezzo a loro. Oppure sono come quella dei discepoli che per paura se ne stanno chiusi in casa…
La paura è la paralisi della vita. Ciò che invece fa ripartire la vita sono gli incontri, che è il contrario di una comunità chiusa, ripiegata su se stessa, che fa fatica ad aprirsi, autoreferenziale, direbbe papa Francesco.
E Gesù lo sa, ci conosce… e viene … Viene come nel cenacolo… non al di sopra, non a dstanza, ma "viene in mezzo a loro" (cf. Gv 20,19).
Gesù ci visita… non soltanto nell'io o nel tu individualmente. Ma lo Spirito che il Risorto ci dona abita nel cuore delle relazioni. È come il collante che lega le persone tra loro: "Dove sono in più uniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro" (Mt 18,20).

Gesù Risorto entra a porte chiuse, non conosce barriere né ostacoli. Come ha spezzato i vincoli del sepolcro e della morte, penetra attraverso le sbarre delle nostre porte sbarrate, nei nostri cuori chiusi e induriti dall'incredulità, dall'egoismo, per spalancarli alla speranza e all'amore. E ci dona la possibilità del perdono reciproco, presupposto per una vera fraternità (cf. Gv 20,19-22).
La pace che noi sperimentiamo nell'incontro con Gesù è il segno che il suo Spirito è all'opera.
Allora credere significa lasciarsi coinvolgere dalla persona di Gesù, dalle parole che Lui rivolge a ciascuno di noi, personalmente e come comunità; significa lasciarsi coinvolgere dal suo comandamento: "Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli" (Gv 13,34-35).
Potremmo così testimoniare, come la prima comunità di Gerusalemme: "La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un'anima sola… Nessuno era nel bisogno perché fra loro era tutto in comune…" (cf. At 4,32-35; I lettura).

Coloro che stanno ai margini, i nostri vicini, i nostri colleghi… potranno incontrare il Signore Risorto, non se ascolteranno prediche, ma se lo incontreranno presente, vivo, in una comunità, in persone che lo sappiano testimoniare.
Perché dopo che Gesù è salito al Cielo, Lui si fa incontrare ed è presente nel suo Corpo, che è la comunità dei credenti.
E ciascuno, dopo averlo incontrato, toccato con mano nel fratello che mi passa accanto, potrà fare la sua professione di fede, come Tommaso: Mio Signore e mio Dio!… perché l'ha incontrato in una comunità che ama.

-------------
Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Mio Signore e mio Dio! (Gv 20,28)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Parola-sintesi proposta a suo tempo pubblicata:
 I discepoli gioirono al vedere il Signore (Gv 20,20) - (19/04/2020)
(vai al testo…)
Mio Signore e mio Dio (Gv 20,28) - (28/04/2019)
(vai al testo)
Otto giorni dopo venne Gesù (Gv 20,26) - (08/04/2018)
(vai al testo)
I discepoli gioirono al vedere il Signore (Gv 20,20) - (23/04/2017)
(vai al testo)
Ricevete lo Spirito Santo (Gv 20,22) - (03/04/2016)
(vai al testo)
Abbiamo visto il Signore! ( Gv 20,25) - (12/04/2015)
(vai al testo)
Mio Signore e mio Dio (Gv 20,28) - (27/04/2014)
(vai al testo)
Abbiamo visto il Signore (Gv 20,25) - (07/04/2013)
(vai al testo)
Beati quelli che hanno visto e hanno creduto (Gv 20,29) - (15/04/2012)
(vai al testo)
Tutti i credenti stavano insieme (At 2,44) - (01/05/2011)
(vai al testo)
Mio Signore e mio Dio (Gv 20,28) - (09/04/2010)
(vai al post "Turbati dall'incredulità")
Gesù venne e si presentò in mezzo a loro, e disse: "Pace a voi" (Gv 20,19) - (17/04/2009)
(vai al post "La nostra pace")

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
  Incontrare il Risorto (17/04/2020 - Anno A)
  Il "Primo" giorno della settimana (26/04/2019 - Anno C)
  La fede che vince il mondo (06/04/2018 - Anno B)
  Dalle piaghe aperte, non sangue ma luce e misericordia (21/04/2017 - Anno A)
  Tommaso, il nostro compagno di viaggio (01/04/2016 - Anno C)
  Quelle ferite, il punto più alto dell'amore (11/04/2015 - Anno B)
  Misericordia, secondo nome dell'amore (25/04/2014 - Anno A)
  La comunità vivificata dal Risorto (05/04/2013 - Anno C)
  La nostra vita con il Risorto (13/04/2012 - Anno B)

Commenti alla Parola:

Anno A:
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 4.2020)
  di Cettina Militello (VP 3.2017)
  di Gianni Cavagnoli (VP 3.2014)
  di Marinella Perroni (VP 4.2011)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano

Anno B:
  di Antonio Savone (VP 4.2021)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 4.2018)
  di Luigi Vari (VP 3.2015)
  di Marinella Perroni (VP 3.2012)
  di Claudio Arletti (VP 3.2009)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano
  di Letture Patristiche della Domenica

Anno C:
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 4.2019)
  di Luigi Vari (VP 3.2016)
  di Marinella Perroni (VP 3.2013)
  di Claudio Arletti (VP 3.2010)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano
  di Letture Patristiche della Domenica

(Immagine: Gesù e Tommaso, Bernadette Lopez, 2021)

Nessun commento:

Posta un commento

Visitati di recente