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venerdì 19 agosto 2022

Come entrare al banchetto del Regno


21a domenica del Tempo ordinario (C)
Isaia 66,18b-21 • Salmo 116 • Ebrei 12,5-7.11-13 • Luca 13,22-30
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

"Signore, sono pochi quelli che si salvano?" (Lc 13,23). È la domanda che un tale rivolge a Gesù mentre è in cammino verso Gerusalemme, come leggiamo nel vangelo proposto per questa domenica (cf. Lc 13,22-30).
Ma la salvezza è questione di numeri? Forse anche noi potremmo porci la domanda: sarò anch'io fra quelli che si salvano? Gesù non risponde direttamente al suo interlocutore, ma alla folla che lo segue, trasformando la domanda in un insegnamento.
Salvarsi è entrare e partecipare al banchetto preparato per la festa di nozze. La festa è predisposta per pochi e io sono fra questi? Gesù taglia corto e indica subito che per entrare al convito, dove tutti sono invitati, occorre passare per una "porta stretta", occorre sforzo, lotta, perseveranza. Occorre scegliere di seguire il Maestro nel cammino verso Gerusalemme, la "sua"porta stretta"; occorre "prendere ogni giorno la propria croce" (cf. Lc 9,23). Chi si crede già salvato perché è stato "scelto", come il popolo di Israele ma non ha saputo riconoscere il Signore che lo stava visitando, o anche noi che ci sentiamo a posto perché perseveranti nelle nostre tradizioni religiose, troverà la porta sbarrata e si sentirà rispondere: "Non so di dove siete" (Lc 13,25).
La salvezza non è questione di numeri né di appartenenza, ma è rivolta a tutti: il Signore "verrà a radunare tutte le genti e tutte le lingue" ( cf. Is 66,18; I lettura); "verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio" (Lc 13,29). L'invito al banchetto ha per tutti una sola risposta: donare la propria vita sull'esempio di Gesù che entrò nella gloria attraverso la porta stretta della croce.
Allora non perdiamoci d'animo, ma ricordiamo che la sofferenza è anche il modo con cui il Signore ci conduce alla Vita. Ci invita "a non disprezzare la sua correzione; perché il Signore corregge colui che egli ama", come un padre corregge il figlio (cf. Eb 12,5-7.11-13; II lettura).
La salvezza è un dono. Costa solo la fatica di aprire il cuore nell'accoglienza sincera della Parola e nell'impegno a metterla in pratica (cf. Lc 8,21), perché entrerà nel Regno non chi dice "Signore, Signore" o chi avrà profetato nel suo nome od operato miracoli, ma chi avrà fatto la volontà del Padre che è nei cieli (cf. Mt 7,21-22).

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Sforzatevi di entrare per la porta stretta (Lc 13,30)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata
 Sforzatevi di entrare per la porta stretta (Lc 13,30) - (25/08/2019)
(vai al testo)
 Vi sono ultimi che saranno primi (Lc 13,30) - (21/08/2016)
(vai al testo)
 Sforzatevi di entrare per la porta stretta (Lc 13,24) - (25/08/2013)
( vai al testo…)
 Sforzatevi di entrare per la porta stretta (Lc 13,24) - (20/08/2010)
(vai al post "Gesù è la porta")

Vedi anche il post Appunti per l'omelia:
  Uno sguardo universale (23/08/2019)
  Gesù ci riconosce da "suo odore" (19/08/2016)
  La porta della felicità (23/08/2013)

Commenti alla Parola:
  di Antonio Savone (VP 8.2022)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 8.2019)
  di Luigi Vari (VP 7.2016)
  di Marinella Perroni (VP 7.2013)
  di Claudio Arletti (VP 7.2010)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano

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