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venerdì 5 aprile 2024

Le piaghe del Risorto


2a domenica di Pasqua (B)
Atti 4,32-35 • Salmo 117 • 1Giovanni 5,1-6 • Giovanni 20,19-31
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

Il giorno di Pasqua e otto giorni dopo, "venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: Pace a voi! Detto questo mostrò loro le manie e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore" (cf. Gv 20,19-20.26).
Sono le piaghe impresse nel corpo del Risorto a permettere ai discepoli di gioire al vederlo. E sono quelle piaghe che lo identificano.
È davvero consolante vedere e sapere che il Signore, ora alla destra del Padre, porta in sé le tracce di tutta la vita vissuta in mezzo a noi, fino alla morte. Nulla delle nostre piccole o grandi sofferenze, intime o palesi, sono estranee al corpo e alla persona del Figlio di Dio. Quelle piaghe non sono il segno tangibile di un destino infame vissuto in terra, ma il trionfo dell'amore che tutto dona. Nella carne del Signore risorto resta impresso il segno del suo amore per noi, dell'amore incondizionato del Padre che nel Figlio Gesù ha dato tutto se stesso.
In quelle piaghe sono impresse e presenti nel cuore del Padre tutte le nostre piaghe, non più segno di un dolore senza senso, ma di un amore che dà senso a tutto il nostro esistere.
In quelle piaghe noi vediamo impresso il nostro futuro pieno di vita e di senso, il perché noi siamo fatti per una Vita altra, per una Vita piena, per una Vita nuova.
In Tommaso noi possiamo scorgere il nostro desiderio profondo di capire e dare un senso alla nostra vita. Il nostro desiderio di toccare con mano, di avere delle prove, esprime quella percezione che Dio ci sta chiedendo o donando qualcosa di grande per noi. Davvero il Crocifisso è risorto? Davvero quel derelitto umano, reso a brandelli e appeso al legno della croce come un malfattore è pienamente gradito a Dio?
Nella piena umanità di Gesù la nostra umanità, misera e vulnerabile, trova nel segno delle piaghe la risposta ad ogni nostro perché. Allora la nostra fede nel Signore risorto è l'accoglienza dell'amore infinito di Dio.
Tommaso, alla fine, rinuncia a toccare le piaghe del Signore. Le ha viste. Ha visto Colui che le porta impresse e non gli serve altro. Ha visto il segno tangibile dell'amore, un segno che rimane per sempre impresso nella carne del Figlio di Dio.
Conferma che anche le nostre piaghe, unite alle sue, portano impresso il segno tangibile dell'amore Dio.
Se quelle piaghe quaggiù hanno il sapore del dolore, viste da lassù sono solo ed esclusivamente amore.
Credere allora è accogliere l'amore di Dio così come Gesù ce lo ha mostrato, in vita e in morte.
La vittoria che vince il mondo è questa nostra fede (cf. 1Gv 5,4; II lettura), che ha occhi e cuore che sconvolge le presunte sicurezze di questo mondo.

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati (Gv 20,23)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Parola-sintesi proposta a suo tempo pubblicata:
 Abbiamo visto il Signore! (Gv 20,25) - (16/04/2023)
(vai al testo…)
 Pace a voi! (Gv 20,19) - (24/04/2022)
(vai al testo…)
 Mio Signore e mio Dio! (Gv 20,28) - (11/04/2021)
(vai al testo…)
 I discepoli gioirono al vedere il Signore (Gv 20,20) - (19/04/2020)
(vai al testo…)
Mio Signore e mio Dio (Gv 20,28) - (28/04/2019)
(vai al testo)
Otto giorni dopo venne Gesù (Gv 20,26) - (08/04/2018)
(vai al testo)
I discepoli gioirono al vedere il Signore (Gv 20,20) - (23/04/2017)
(vai al testo)
Ricevete lo Spirito Santo (Gv 20,22) - (03/04/2016)
(vai al testo)
Abbiamo visto il Signore! ( Gv 20,25) - (12/04/2015)
(vai al testo)
Mio Signore e mio Dio (Gv 20,28) - (27/04/2014)
(vai al testo)
Abbiamo visto il Signore (Gv 20,25) - (07/04/2013)
(vai al testo)
Beati quelli che hanno visto e hanno creduto (Gv 20,29) - (15/04/2012)
(vai al testo)
Tutti i credenti stavano insieme (At 2,44) - (01/05/2011)
(vai al testo)
Mio Signore e mio Dio (Gv 20,28) - (09/04/2010)
(vai al post "Turbati dall'incredulità")
Gesù venne e si presentò in mezzo a loro, e disse: "Pace a voi" (Gv 20,19) - (17/04/2009)
(vai al post "La nostra pace")

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
  Nelle sue piaghe le nostre (14/04/2023 - Anno A)
  Abbiamo visto il Signore! (22/04/2022 - Anno C)
  Da questo crederanno… (09/04/2021 - Anno B)
  Incontrare il Risorto (17/04/2020 - Anno A)
  Il "Primo" giorno della settimana (26/04/2019 - Anno C)
  La fede che vince il mondo (06/04/2018 - Anno B)
  Dalle piaghe aperte, non sangue ma luce e misericordia (21/04/2017 - Anno A)
  Tommaso, il nostro compagno di viaggio (01/04/2016 - Anno C)
  Quelle ferite, il punto più alto dell'amore (11/04/2015 - Anno B)
  Misericordia, secondo nome dell'amore (25/04/2014 - Anno A)
  La comunità vivificata dal Risorto (05/04/2013 - Anno C)
  La nostra vita con il Risorto (13/04/2012 - Anno B)

Commenti alla Parola:

Anno A:
  di Antonio Savone (VP 4.2023)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 4.2020)
  di Cettina Militello (VP 3.2017)
  di Gianni Cavagnoli (VP 3.2014)
  di Marinella Perroni (VP 4.2011)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano

Anno B:
  di Goffredo Boselli (VP 4.2024)
  di Antonio Savone (VP 4.2021)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 4.2018)
  di Luigi Vari (VP 3.2015)
  di Marinella Perroni (VP 3.2012)
  di Claudio Arletti (VP 3.2009)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano
  di Letture Patristiche della Domenica

Anno C:
  di Antonio Savone (VP 4.2022)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 4.2019)
  di Luigi Vari (VP 3.2016)
  di Marinella Perroni (VP 3.2013)
  di Claudio Arletti (VP 3.2010)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano
  di Letture Patristiche della Domenica

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