24a domenica del Tempo Ordinario (B)
Isaia 50,5-9a • Salmo 114 • Giacomo 2,14-18 • Marco 8,27-35
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Appunti per l'omelia
La risposta alla domanda che Gesù pone su cosa pensi la gente di lui è una risposta senza speranza, è un ripensare al passato, a qualcosa di già conosciuto. Nulla di nuovo!
Dov'è allora la novità di Dio? Non è possibile cogliere un barlume di novità e applicarla a qualcosa del passato: "Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per attaccarlo a un vestito vecchio… E nessuno mette vino nuovo in otri vecchi…" (cf. Lc 5,35-37). La novità di Gesù tiene conto di una relazione ed esige una vita spesa insieme.
La risposta di Pietro non è solo una risposta esatta, ma è anche una risposta piena di attesa, dell'attesa messianica. Chi è allora Colui che tutti attendono e che è tra noi?
Allora Gesù "cominciò a insegnare" chi è questo "Cristo" tanto atteso. È un istruire i discepoli nel cammino verso Gerusalemme; un camminare fino alla rivelazione definitiva sulla croce.
Non è quello che si aspettano Pietro e gli altri! Non è questo il pensiero di Dio; è solo un modo di pensare umano. Il messia atteso non è un trionfatore, ma è l'uomo dei dolori di cui parla Isaia. È il Servo di Jahvè che non pone resistenza e presta il dorso ai flagellatori e non sottrae la sua faccia agli sputi e agli insulti (cf. Is 50,5-9; I lettura).
Dio ribalta le cose e il modo di vedere. Occorre "seguire" Gesù, andare "dietro" a lui e prendere con lui la propria croce. È saper posporre tutto, persino la propria vita, "perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà" (Mc 8,35). A questo proposito San Gregorio Magno scrive: "È come se si dicesse al contadino: Se tu serbi il tuo grano lo perdi; se invece lo semini, lo rinnovi. Chi ignora, infatti, che il grano, una volta seminato sparisce alla vista e muore sotto terra? Ma proprio perché marcisce nella polvere, vigoreggia poi rinnovato!".
Queste sono le opere che dimostrano che la nostra fede è vera, soprattutto quando sappiamo posporre noi stessi nell'accoglienza del povero e del bisognoso (cf. Gc 2,14-18; II lettura).
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Vedi anche:
Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Va dietro a me satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini (Mc 8,33)
(vai al testo…)
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Parola-sintesi proposta a suo tempo pubblicata:
• Tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini (Mc 8,33) - (12/09/2021)
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• Pietro gli rispose: Tu sei il Cristo (Mc 8,28) - (16/09/2018)
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• Pietro gli rispose: Tu sei il Cristo (Mc 8,29) - (13/09/2015)
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• Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso (Mc 8,34) - (16/09/2012)
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• Io camminerò alla presenza del Signore (Sal 114,9) - (30/08/2009)
(vai al post "Gesù, il centro e il cuore")
Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
• Scoprire la vera identità di Gesù (10/09/2021)
• Salvare la vita perdendola (14/09/2018)
• Chi sono io per te? (11/09/2015)
• Perdere per ritrovare, non essere per essere (14/09/2012)
Commenti alla Parola:
• di Goffredo Boselli (VP 8.2024)
• di Antonio Savone (VP 8.2021)
• di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 8.2018)
• di Luigi Vari (VP 7.2015)
• di Marinella Perroni (VP 7.2012)
• di Claudio Arletti (VP 8.2009)
• di Enzo Bianchi
• di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano
• di Letture Patristiche della Domenica
(Immagine: Va' dietro a me, di Bernadette Lopez)
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