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venerdì 18 luglio 2025

La parte buona che rimane in eterno


16a domenica del Tempo ordinario (C)
Genesi 18,1-10 • Salmo 14 • Colossesi 1,24-28 • Luca 10,38-42
(Visualizza i brani delle Letture)


Appunti per l'omelia

Nel nostro essere al seguito di Gesù, nel desiderio di essere suoi discepoli secondo il suo cuore, è lecito chiederci se siamo sempre in grado di scegliere la parte "buona" oppure di "affannarci ed agitarci" per i nostri molti servizi in favore del Signore.
Il servizio è il distintivo del Figlio dell'uomo, "che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la vita…" (cf. Mt 20,28).
Gesù, nel brano evangelico di questa domenica (cf. Lc10,38,42) è ospite in casa di Marta e Maria. Interessante notare che "mentre erano in cammino", Gesù solo viene ospitato in casa di Marta: "lo ospitò", dice Luca.
È Gesù che viene ospitato. A questo proposito vengono alla mente le parole dell'Apocalisse: "Io sto alla posta e busso. Se uno mi apre, entrerò con lui e cenerò con lui" (cf. Ap 3,20). Gesù vuole essere "ospitato" in casa nostra, nella nostra vita. Ma Lui, l'Ospite deve essere al centro delle nostre attenzioni. Per Lui facciamo tutto, impegniamo ogni nostra energia per la diffusione del vangelo. Tuttavia, se il nostro "servizio" al vangelo non ha come centro il Signore, è lecito aspettarsi il rimprovero del Maestro, come è stato per Marta. Gesù ci chiama ad accoglierlo e l'affanno e l'agitazione di Marta non è determinata dai tanti servizi, ma dal fatto che questi ruotano attorno a lei ("dille che mi aiuti") e non a Gesù.
Accogliere Gesù allora è accogliere la Parola che è Lui stesso. Per questo Maria ha scelto la parte "buona" di questa sequela. Non tanto la parte "migliore", come è tradotto, come se si trattasse di scegliere tra il bene dell'azione e il meglio della contemplazione. La parte "buona" è migliore perché rimane buona in eterno. È buona perché "non sarà tolta".
Se nella nostra vita il fare sarà frutto dell'ascolto e dell'accoglienza della Parola, allora non sarà il nostro fare ad avere la meglio, ma il fare di Gesù in noi che porterà frutto.
Gusteremo così la beatitudine riservata a "coloro che custodiscono la parola di Dio con cuore integro e buono" e che produrranno "frutto con perseveranza" (cf. Lc 8,15; Canto al Vangelo).

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola (Lc 10,39)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata
 Signore, non ti importa nulla… Dille dunque che mi aiuti (Lc 10,40) - (17/07/2022)
(vai al testo)
 Maria ha scelto la parte migliore (Lc 10,42) - (21/07/2019)
(vai al testo)
 Marta lo ospitò (Lc 10,38) - (17/07/2016)
(vai al testo)
 Maria ha scelto la parte migliore (Lc 10,42) - (21/07/2013)
( vai al testo…)
 Tu ti affanni e ti agiti per molte cose (Lc 10,41) - (16/07/2010)
(vai al post "L'essenziale")

Vedi anche il post Appunti per l'omelia:
  Il servizio che nasce dalla parola ascoltata (15/07/2022)
  Far "casa" a Gesù (19/07/2019)
  Dio cerca amici che lo accolgano nel loro cuore (15/07/2016)
  L'anima del servizio (19/07/2013)

Commenti alla Parola:
  di Goffredo Boselli (VP 7.2025)
  di Antonio Savone (VP 7.2022)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 6.2019)
  di Luigi Vari (VP 6.2016)
  di Marinella Perroni (VP 6.2013)
  di Claudio Arletti (VP 6.2010)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano
  di Letture Patristiche della Domenica

(Illustrazione: Marta e Maria, di Bernadette Lopez)

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