Home

           Chi sono

           Per Oggi (vai al commento)
          

           Parola che si fa vita

           Omelie

           Sito personale di testi
           e documenti


           Etichette Argomenti

           Archivio del Blog



Questo Blog è la nuova versione di
essere sempre famiglia
(clicca qui per entrare)


Archivio blog

venerdì 12 marzo 2021

Venire alla luce


4a domenica di Quaresima (B)
2Cronache 36,14-16.19-23 • Salmo 136 • Efesini 2,4-10 • Giovanni 3,14-21
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

Luce e tenebra, morte e vita. Due relatà contrapposte che esprimono il nostro rapporto con la Verità, che è Gesù stesso.
"La luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvage" (Gv 3,19). Di contro, per avere la vita, il Signore ci chiede di credere in Lui che, innalzato da terra come il serpente di Mosè, non è venuto "per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui", manifestando così l'amore del Padre per l'umanità bisognosa di salvezza (crf. Gv 3,16-18).
Siamo nel contesto del colloquio tra Gesù e Nicodemo, che di notte va dal Maestro per dissipare i suoi dubbi. È la notte non soltanto esterna, ma soprattutto interiore, quando facciamo fatica, come Nicoldemo, ad uscire dai nostri schemi per accogliere il dono di Dio, del Figlio, e poter rinascere nuovamente. Questa volta, però, dall'alto, dallo Spirito, e non dal seno della propria madre. A quanti accolgono i Figlio, il Padre - scrive l'evagelista Gio9vanni - "ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati" (Gv 1,12-13).

"Venire alla luce" è sinonimo di rinascita, un "venire" che si realizza nel "fare la verità". Un "fare" che è "operare", un vivere in Dio, affinché si possa vedere che il nostro agire è fatto in Lui (cf. Gv 3,21).
Credere in Dio comporta credere all'amore del Padre che "ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito" (Gv 3,16). Un credere che significa accogliere in noi il dono del Figlio che "si consegna" perché noi avessimo la vita. "Per grazia, infatti, siamo salvati": dono del Padre che, "ricco di misericordia, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatti rivivere con Cristo" (cf. Ef 2,4-10; II lettura).

Dobbiamo ammeterlo, la nostra vita non è dissimile da quella dell'antico popolo di Israele che, deportato in Babilonia, ha sperimentato l'impossibilità di liberarsi da solo. Sarà l'intervento di Dio, per mezzo di Ciro re di Persia, a ridare dignità e libertà ai figli dell'antica allenza (cf. 2Cr 36,14-16.19-23; I lettuta).
È Dio che ama la sua creatura oltre ogni nostra comprensione. È Lui nel Figlio che per amore dà a sua vita! E Dio interviene attraverso le sue creature.
Sentire il bisogno di essere liberati da Dio comporta accogliere nella nostra vita la vita dei nostri fratelli, specialmente i più poveri, e sperimentare, usciti da noi stessi, la pienezza della vita che ritorna centuplicata. Ma occore, per amore, passare dalla morte (a noi stessi, al peccato…) alla vita, dalle tenebre, in cui si affanna la nostra vita, alla luce: nel "fare la verità" che è amarci "come" Gesù ci ha amato (cf. Gv 15,2).

-------------
Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Chi crede in lui non è condannato (Gv 3,18)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Parola-sintesi proposta a suo tempo pubblicata:
 Dio ha mandato il Figlio perché il mondo sia salvato per mezzo di lui (Gv 3,17) - (11/03/2018)
(vai al testo…)
 Chi fa la verità viene verso la luce (Gv 3,21) - (15/03/2015)
(vai al testo…)
 Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio (Gv 3,16) - (11/03/2012)
( vai al testo…)
 Bisogna che il Figlio dell'uomo sia innalzato, affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna (Gv 3,14-15) - (22/03/2009)
(vai al post "Il Crocifisso-Risorto, mistero di Dio")

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
  La luce è venuta nel mondo (09/03/2018)
  Il "Giudizio" di Dio (13/03/2015)
  La gioia di sentirsi ed essere amati (16/03/2012)

Commenti alla Parola:
  di Antonio Savone (VP 3.2021)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 3.2018)
  di Luigi Vari (VP 2.2015)
  di Marinella Perroni (VP 3.2012)
  di Claudio Arletti (VP 2.2009)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano
  di Letture Patristiche della Domenica


Nessun commento:

Posta un commento

Visitati di recente