Non è sempre facile scorgere nelle trame assurde di una umanità che sembra impazzita, la presenza amorevole del Padre. Tuttavia, sì, in questo anno ho sperimentato, come ho potuto, questa presenza portatrice di vita. Nel buio è sorta la luce che ci mostra un percorso possibile, per una ripresa, dono della grazia che ci è concessa.
L'esperienza del Sinodo ne è stata una prova: ci si può riprendere. Non è facile, eppure Dio ci chiama a questo.
Il peso delle nostre abitudini religiose, a volte standardizzate in una prassi che tarpa le ali, non ci spaventano. Occorre lavorare con pazienza, cercando di andare oltre l'incomprensione. E questa incomprensione accompagna anche il mio e nostro sevizio diaconale.
Eppure il Signore è presente, sempre!
Lo si percepisce nel profondo dell'anima, nella comunione fraterna alla luce della Parola, nell'incontro con le povertà più diverse. Sì, il Signore è lì, con la dolcezza del suo balsamo risanatore.
L'anelito alla pace e la costante ricerca di soluzioni per i conflitti inizia nel nostro cuore, nella nostra ordinaria convivenza e nelle nostre quotidiane relazioni in modo che la cultura della pace diventi una presenza costante.
Molti sono i momenti, belli e meno belli, vissuti in questo anno che sta per concludersi, che portano con sé speranze e interrogativi. Eppure la certezza che Dio ci ama, mi ama, ed è presente sempre nella mia vita, è forza che sostiene e dà pienezza di senso.
La Porta Santa che papa Francesco ha aperto nella notte di Natale è una porta spalancata dove non occorre bussare…
È una porta piena di speranza per ciascuno di noi e per il mondo intero.
Attraversare quella porta è credere che Dio mi ama così come sono…
Gesù si è definito: "Io sono la porta". Chi entra per questa porta troverà pascolo… Cioè vita!
L'augurio è che l'Anno Santo del Giubileo sia veramente per tutti noi, per le nostre famiglie e per l'umanità intera il dono di quella speranza che non delude, come ci dice la Parola di Dio. Perché "il Verbo si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi".
Ciò che finisce è anche il momento di ciò che inizia!
Perché la vita è Vita, sempre!
(Immagine: Natività, di William Congdon)