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venerdì 17 marzo 2023

Vedere alla maniera di Cristo


4a domenica di Quaresima (A)
1 Samuele 16,1b.4.6-7.10-13 • Salmo 22 • Efesini 5,8-14 • Giovanni 9,1-41
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

Il brano evangelico di questa quarta domenica di Quaresima (anno A) ci introduce ulteriormente nell'incontro col Signore Gesù, illuminando la realtà del nostro battesimo. Domenica scorso il tema dell'acqua, oggi il tema della luce: la guarigione dell'uomo cieco dalla nascita (cf. Gv 9,1-41). L'evangelista ci presenta un cammino, dell'uomo cieco, ma anche un cammino di Gesù. Una catechesi per noi, un'occasione cioè per crescere nella conoscenza di Gesù e, attraverso di lui, nella conoscenza di Dio, nella conoscenza degli altri e di noi stessi. Ascoltando questo brano possiamo dire che il battesimo è la luce che Cristo ci porta; Cristo ci apre gli occhi e ci fa vedere: la luce di Dio, la luce degli altri e la luce di noi stessi. Il battesimo è "illuminazione", come dicono i padri della Chiesa orientale, è la luce. Vedere alla maniera di Cristo, di lui che ha detto "io sono la luce del mondo".
Il brano di oggi non è tanto per raccontarci una guarigione, anche questo, ma perché alla fine quest'uomo possa vedere il Cristo. La scena è bellissima: "E chi è il Figlio dell'uomo, perché io creda in lui?". "Colui che parla con te". E allora quell'uomo dice, prostrandosi dinnanzi a Gesù: "Credo, Signore!".
Il brano ci richiama al nostro battesimo: siamo chiamati attraverso l'ingresso nella Chiesa, l'accoglienza della fede, a vedere alla maniera di Cristo, perché è lui che ci apre gli occhi, lui che ci apre il cuore, lui che dispone la nostra vita perché possiamo comportarci "come figli della luce", ed il "frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità" (cf. Ef 5,8-9; II lettura).
È importante vedere come quest'uomo faccia un suo cammino, nel riconoscere prima che un uomo gli ha aperto gli occhi, poi, messo alle strette dai farisei che considerano Gesù un peccatore, nel riconoscerlo come un profeta. Alla fine lo riconoscerà come il Signore. Ma Gesù in questo brano ci insegna anche il cammino verso gli altri. Se il cieco guarito ha visto un uomo, i discepoli e i farisei non hanno visto un malato, hanno visto un problema: "Chi ha peccato? Di chi è la colpa?".
Quante volte anche noi, in una particolare situazione, prima di vedere una persona, cerchiamo il colpevole; non uno che è nel bisogno, che è lì che chiede l'elemosina, o forse qualcuno che chiede asilo, ma vediamo un problema. Allora occorre aprire gli occhi nei confronti dei fratelli, saper vedere la persona prima ancora che la malattia, il problema, le situazioni, astenendosi sempre e comunque dal giudicare.
Quest'uomo è stato cacciato dalla Sinagoga, ma lui continua a credere in colui che ha visto in lui un uomo, che gli si è fatto vicino e l'lo ha reso nuovo. È come quando nasce un bambino e noi diciamo: "è venuto alla luce". La nascita è venire alla luce. Quest'uomo è venuto alla luce, e il racconto utilizza la simbologia della creazione descritta nel libro della Genesi: il fango, l'alito di Dio, lo sputo… Gesù lo fa nuovo.
Anche noi col nostro battesimo siamo ricreati e messi nella condizione di vedere alla maniera di Gesù. Ecco allora l'invito di san Paolo: "Svegliati, tu che dormi, risorgi dai morti e Cristo ti illuminerà" (cf. Ef 5,14; II lettura).
Non basta vederci, bisogna vedere alla maniera di Cristo, bisogna saper vedere le azioni di Dio nella nostra vita, bisogna vedere negli altri dei fratelli. E in noi, nella nostra debolezza, la possibilità di vivere come figli e come fratelli tra di noi.

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Credo, Signore! (Gv 9,8)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata:
 Sono la luce del mondo (Gv 9,5) - (22/03/2020)
(vai al testo…)
 Finché sono nel mondo, sono la luce del mondo (Gv 9,5) - (26/03/2017)
(vai al testo…)
 Io sono la luce del mondo (Gv 9,5) - (30/03/2014)
(vai al testo…)
 Io sono la luce del mondo (Gv 9,5) - (03/02/2011)
(vai al testo…)

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
  La luce che dà senso alla vita (20/03/2020)
  Noi siamo fatti per la luce! (24/03/2017)
  L'incontro che "illumina" l'esistenza (28/03/2014)

Commenti alla Parola:
  di Antonio Savone (VP 3.2023)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 3.2020)
  di Cettina Militello (VP 2.2017)
  di Gianni Cavagnoli (VP 2.2014)
  di Marinella Perroni (VP 3.2011)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano

(Immagine: Tornò che ci vedeva, acquarello di Maria Cavazzini Fortini, aprile 2014)

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