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mercoledì 6 marzo 2024

Attraverso il deserto alla libertà [3]


Riprendo la lettura del Messaggio di papa Francesco per questa Quaresima.
Nella nostra situazione in cui facciamo esperienza della nostra "schiavitù", del nostro essere condizionati dai nostri limiti, dai nostri peccati, dalla nostra resistenza all'azione dello Spirito, Dio non ci abbandona!
"Dio non si à stancato di noi". La sua Parola ci viene incontro e ci è presente, sempre. E ci ricorda: "«Io sono il Signore tuom Dio, che ti ha fatto uscire dall'Egitto, dalla condizione servile»".
Il tempo "opportuno" che ci viene concesso è un "tempo di conversione, tempo di libertà". Sull'esempio di Gesù, che "è stato sospinto dalla Spirito nel deserto per essere provato nella libertà", anche noi siamo invitati a seguire Colui che ci ha preceduto, Lui che sta "davanti a noi e con noi", quale "Figlio incarnato". Anche per noi "il deserto è lo spazio in cui la nostra libertà può maturare in una personale decisione di non ricadere schiava". E "questo comporta una lotta". Una lotta contro "le menzogne del nemico". Menzogne di ogni genere: "potere tutto, essere riconosciuti da tutti, avere la meglio su tutti". Tutti condizionamenti che ci incatenano: attaccamenti "al denaro, a certi progetti, idee, obiettivi, alla nostra posizione, a una tradizione, persino ad alcune persone".
Tutte situazioni che "ci paralizzano". "Esiste però una nuova umanità", una umanità che è "il popolo dei piccoli e degli umili che non hanno ceduto al fascino della menzogna". È la presenza di "una silenziosa forza di bene che cura e sostiene il mondo".
La Quaresima è il tempo per prendere decisioni serie. Occorre "agire", fermandosi "in preghiera, per accogliere la Parola di Dio, e fermarsi, come il Samaritano, in presenza del fratello ferito".
"Non avere altri dèi è fermarsi alla presenza di Dio, presso la carne del prossimo". È un esercizio, serio, che potrà sgretolare le nostre presunte certezze, perché l'incontro con Gesù nel prossimo, mio fratello, mi farà uscire da me stesso, mettendo in moto un processo, sempre continuo, di libertà. "Allora il cuore atrofizzato e isolato si risveglierà".
"Alla presenza di Dio diventiamo sorelle e fratelli, sentiamo gli altri con intensità nuova… compagne e compagni di viaggio". È il viaggio che ci conduce verso "la terra promessa" che è il "sogno di Dio": "la terra promessa verso cui tendiamo, quando usciamo dalla schiavitù".

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