Aver posto la fiducia in Dio che mai delude, mi spinge ad un rapporto personale e intimo sempre più profondo e sincero con il Padre della misericordia. Occorre "pregare sempre, senza stancarsi mai", mantenere un costante riferimento con Dio.
Abbiamo bisogno di Lui: "abbiamo bisogno di pregare, perché abbiamo bisogno di Dio".
Fidarsi solo di noi stessi è pura illusione, credere di "bastare a noi stessi è una pericolosa illusione".
Abbiamo sperimentato, in questo periodo di pandemia, la "nostra fragilità personale e sociale". Ma ora è il momento che ci viene offerto, il momento per vivere in profondità questo periodo di Quaresima che ci permette di "sperimentare il conforto della fede in Dio, senza la quale non possiamo avere stabilità".
Abbiamo bisogno di Dio, abbiamo bisogno di sentirci fratelli, figli dello stesso Padre. "Nessuno si salva da solo, perché tutti siamo sulla stessa barca tra le tempeste della storia; ma soprattutto nessuno si salva senza Dio".
Il Padre ci è venuto e ci viene incontro nel Figlio Gesù. Solo nel mistero della sua morte e risurrezione sperimentiamo "la vittoria sulle oscure acque della morte". Certo, non siamo esentati, come non lo è stato per Gesù, dall'affrontare il dolore e la morte. "La fede non ci esime dalle tribolazioni della vita, ma permette di attraversarle uniti a Dio in Cristo".
È Lui - e noi uniti a Lui - che porta le nostre croci e ci dà la forza per superare ogni vento contrario ed ogni trabocchetto che il diavolo ci prepara. Da Lui, per mezzo del suo Spirito, ci viene "la grande speranza che non delude e il cui pegno è l'amore che Dio ha riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo".
È Lui che ci spinge a ci suggerisce in ogni momento: "Non stanchiamoci di pregare".
Nota: I virgolettati sono tratti dal testo del Messaggio.
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