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venerdì 11 marzo 2022

Vedere il volto di Dio nel volto del Figlio


2a domenica di Quaresima (C)
Genesi 15,5-12.17-18 • Salmo 26 • Filippesi 3,17-4,1 • Luca 9,28b-36
(Visualizza i brani delle Letture)

Appunti per l'omelia

La liturgia della seconda domenica di Quaresima, in tutti i tre cicli domenicali, ci presenta l'episodio della trasfigurazione di Gesù sul monte. Questo evento si inserisce nel cammino verso Gerusalemme dove si compiranno per Gesù i giorni della passione e morte, culmine delle "tentazioni".
È una pausa speciale, particolare, prima dell'epilogo doloroso, un vedere il volto "altro", luminoso, di Gesù prima di vederlo sfigurato, dove ogni parvenza di divino (e di umano) è offuscata.
Vedere il volto di Dio è il desiderio profondo di ogni uomo: "Il mio cuore ripete il tuo invito: «Cercate il mio volto"». Il tuo volto, Signore, io cerco. Non nascondermi il tuo volto" (cf. Sal 26; Salmo responsoriale). Anche Mosè ed Elia desiderarono vedere il volto di Dio, ma non lo videro, perché non si può vedere Dio e restare in vita (cf. Es 33,20): Mosè solo di spalle ed Elia nel "rumore di silenzio sottile". Il vero volto di Dio si rivela nel Figlio, anzi nella morte del Figlio, nel suo "svuotarsi", nel mistero del suo abbandono. In questo mistero di dolore e di luce trovano compimento la Legge e i Profeti, Mosè ed Elia, nel loro parlare riguardo "all'esodo che Gesù deve compiere a Gerusalemme" (cf. Lc 9,31).
Contemplare il volto "trasfigurato" di Gesù è sostegno alla fede dei discepoli prima della tragedia del Calvario, ed è la manifestazione della sua "gloria". Di quella gloria a cui tutti siamo chiamati, quando il nostro misero corpo verrà trasfigurato e conformato a quello glorioso di Gesù (cf. Fil 3,21; II lettura).
Poter cogliere questo mistero non è opera umana, ma dello Spirito. È nella nostra unione con Dio, nello Spirito, che possiamo partecipare alla gloria del Figlio. Lui stesso, cambiò aspetto mentre pregava, sul monte, luogo dell'incontro con Dio, dove anche noi siamo chiamati in compagnia dei tre discepoli, nonostante la nostra incapacità a restare svegli (come è successo anche al Getsemani!). Non riusciamo a comprendere quello che sta accadendo, quello che Gesù sta compiendo per noi.
Ma Dio è presente! La nube che scende lo attesta. "E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'eletto; ascoltatelo!»" (Lc 9,36).
È il cuore della trasfigurazione dove alla visione si collega l'ascolto, ossia l'obbedienza a Gesù. Nell'ascolto di Gesù, il perfetto ascoltatore del Padre, anche noi possiamo diventare come lui.
Ascoltare Gesù! Lui è la Parola definitiva del Padre.
Rimane Gesù "solo", scrive l'evangelista (cf Lc 9,36). Mosè ed Elia non ci sono più, anzi sono compresi, contenuti, in Gesù, Lui sintesi di ogni rivelazione di Dio, compimento di ogni manifestazione del Padre. Rimane "solo", come "solo" sarà sulla croce, dove si manifesterà veramente quale "Figlio di Dio", secondo la testimonianza del centurione, pagano, che assistette alla sua morte (cf. Mt 37,54).
La risurrezione di Gesù sarà la trasfigurazione resa permanete, eterna, nella quale tutti siamo chiamati.

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Vedi anche:

Parola-sintesi proposta (breve commento e una testimonianza):
Salì sul monte a pregare (Lc 9,28)
(vai al testo…)

PDF formato A4, stampa f/r per A5:


Vedi anche analoga Parola-sintesi a suo tempo pubblicata
 Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo (Lc 9,35) - (17/03/2019)
(vai al testo…)
 Maestro, è bello per noi essere qui (Lc 9,33) - (21/02/2016)
(vai al testo)
 Mentre Gesù pregava il suo volto cambiò di aspetto (Lc 9,29) - (24/02/2013)
( vai al testo…)
 È il Figlio mio, ascoltatelo! (Lc 4,8) - (26/02/2010)
(vai al post "Ascoltarlo e seguirlo")

Vedi anche i post Appunti per l'omelia:
  L'esperienza fondamentale della preghiera (15/03/2019)
  Ascoltare e scoprirci "figli" (19/02/2016)
  Una fede consolidata (22/02/2013)

Commenti alla Parola:
  di Antonio Savone (VP 3.2022)
  di L'Amicizia presbiterale "Santi Basilio e Gregorio" (VP 3.2019)
  di Luigi Vari (VP 1.2016)
  di Marinella Perroni (VP 1.2013)
  di Claudio Arletti (VP 1.2010)
  di Enzo Bianchi
  di Lectio divina: Abbazia Santa Maria di Pulsano

(Immagine: Trasfigurazione del Signore, Icona greca serigrafata)

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